Taste.
- si è totalmente concentrati sul proprio compito/obiettivo
- ti dimentichi di te, degli altri, di chi e di cosa ti sta intorno
- perdi la cognizione del tempo
- ti senti felice, appagato, in uno stato di piena presenza e di non-stop energy
- diventi creativo e produttivo e ti trovi in uno stato di pieno coinvolgimento
- ti trovi in un delicato equilibrio tra capacità (skill) e sfida (challenge)
Quando guardiamo una pagina web occorrono alcune decine di secondi prima di riuscire a maturare un giudizio "conscio" sul nostro interesse per quello che vediamo. Ma la nostra mente ha già emesso (in 50 millesimi di secondo) un giudizio "inconscio" del nostro gradimento. (Gitte Landgaard)
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A supporto delle sue ricerche la Landgaard cita i risultati di alcuni studi neurofisiologici (Damasio 2000, LeDoux 1992, Ekman 1992), che hanno evidenziato come, in presenza di uno stimolo visivo il sistema limbico (cioè il nostro cervello emotivo), viene interessato prima che questo stimolo possa essere interpretato dalla neocorteccia (il nostro sistema cognitivo).
Quando una persona guarda la pagina di un website, il suo sguardo impiega alcune decine di secondi prima che egli possa maturare un'opinione conscia del suo interesse per quella pagina.
In un tempo molto più breve, la stessa persona ha però maturato un'opinione inconscia del suo gradimento estetico, indipendente dalla qualità e usabilità di quel website.
Un sito Web che promuove il flusso è come un pasto gourmet. Si inizia con gli antipasti, si passa alle insalate e ai primi e si passa al dessert.Sfortunatamente, la maggior parte dei siti è costruita come una caffetteria. Scegli quello che vuoi. All'inizio suona bene, ma presto non importa cosa scegli di fare. Tutto è blando e uguale. I progettisti di siti Web presumono che il visitatore sappia già cosa scegliere. Non è vero.Le persone accedono ai siti Web sperando di essere guidate da qualche parte, sperando in un guadagno.
Se non si ha molto tempo si consiglia una prima analisi rispondendo a queste cinque domande:c
Lo psicologo BJ Fogg ha categorizzato la credibilità che l'utente ricava dall'analisi di un sito web in quattro tipologie:
- Credibilità superficiale (surface): La prima valutazione di credibilità, sia che si tratti di un website che di una persona, è quella superficiale che si fonda sulla forma e qualità estetica che l'utente deriva dall'aspetto di un sito web o da un documento, dispositivo, persona, ecc
- Credibilità stimata (reputed): la seconda valutazione di credibilità che si attua è quella "stimata", che si fonda sui riconoscimenti e le segnalazioni che quel website, dispositivo, documento, ecc, ha già ricevuto da altri soggetti
- Credibilità esperita (earned): la terza valutazione di credibilità è quella "guadagnata" e si riferisce all'esperienza che l'utente ha avuto nella sua relazione con il website, dispositivo, documento, persona, ecc.
- Credibilità presunta (presumed): quando non si ha alcuna informazione e non si è avuta alcuna esperienza con un website, persona, documento, ecc si valuta la "credibilità presunta" che si fonda sulle conoscenze pregresse o sui pregiudizi/stereotipi già posseduti dall'utente
Un modo per esprimere graficamente la credibilità di diversi siti web, e compararne il giudizio che se ne dà, è quello di costruire una mappa a quattro quadranti.
La mappa ha nell'asse delle ordinate l'autorevolezza delle fonti (il cui giudizio viene tratto dalle risposte alle domande Chi e Perchè), e nell'asse delle ascisse la qualità dell'informazione (il cui giudizio viene tratto dalle risposte alle domande Cosa, Quando e Dove).
Per saperne di più sulla costruzione di una mappa della credibilità andate alla pagina Mappa Credibilità Siti Web.
Se nel corso della navigazione incontriamo un sito di nostro interesse, una valutazione flash può essere fatta rapidamente impiegando i criteri esposti nel box grigio, riservando l'analisi sistematica (che richiede la compilazione della checklist) a un momento successivo.
Talvolta ci chiediamo perchè facciamo così fatica a ottenere rapidamente delle buone risposte dalle nostre ricerche online. La risposta degli esperti (vedi bibliografia White) è che non teniamo conto dei pregiudizi che albergano nella nostra mente e di quelli che gli algoritmi dei motori di ricerca portano dentro di se.L'attenzione al proprio processo di ricerca online si rivela indispensabile se si vogliono evitare gli errori che la maggior parte delle persone fa durante le ricerche online. Per approfondire andare alla pagina: Bias nelle ricerche online.
Una heat map di eye tracking mostra quali sono le “aree calde” della pagina web, quelle dove la vista dell'utente tende a focalizzarsi più frequentemente. È interessante notare che gli annunci di Google AdWords posizionati nella barra laterale destra ricevono poca attenzione rispetto a quelli posizionati accanto ai risultati organici.
(Cliccare per approfondire)
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Luisa Mich, Mariangela Franch (2000), Un modello per la valutazione dei siti web (PDF) [7 citazioni]
Oana Ţugulea (2016), Different web Credibility Assessment as a result of ine year difference in education (PDF) - Differenza di valutazioni della credibilità che gli studenti assegnano a un website nel corso di un anno di studi e della loro maturazione
- Xin Liu et Al. (2015), Towards a highly effective and robust Web credibility evaluation system (PDF) - Descrive lo studio di un sistema automatico di valutazione della credibilità appartenente alla categoria di Web credibility evaluation systems (WCESs)
- James Moffett, C.R.A.P. Detection Lesson for educators (PDF)
- Mo Pelzel (2016), Crap Detection (and Correction) 101: Assessing the Credibility of Online Information
- Johan Jessen, Anker Helms Jørgensen (2010), Aggregated Trustworthiness: redefining online credibility through social validation - Studio sul ruolo dei social network nel valutare la credibilità online [51 citazioni]
- John Geirland (1996), Go With The Flow - Wired
Pagina aggiornata il 16 maggio 2023