Diventare Cyborg: l'evoluzione tecnologica dell'essere umano?
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Riguardo al futuro che ci attende dice il fisico Alessandro Vespignani che la rivoluzione che ci attende riguarderà la possibilità di fare previsioni, sempre più accurate, sul nostro stato di salute. Egli scrive: "La rivoluzione dei microsensori. Un passaggio che porterà a scoprire un altro pezzo di noi: la nostra biologia. Nell’arco di quattro, cinque anni cominceremo a spiegare la biologia di ogni singolo individuo. Negli Stati Uniti ci sono già queste nuove generazioni di device, delle dimensioni di un anello, che oltre a contare i battiti cardiaci misurano anche il livello di zuccheri nel sangue e una serie di altri parametri. Ora questi dispositivi ci sembrano assurdi, ma li indosseremo tutti." I neuroscienziati Manfred E. Clynes e Nathan S. Kline, che lavoravano alla NASA, nel 1960 pubblicarono uno studio scientifico "Cyborgs and Space", nel quale sostenevano che, per soddisfare i requisiti di ambienti extraterrestri per le future esplorazioni spaziali, era necessario modificare biologicamente l'essere umano impiantandogli dei meccanismi cibernetici che gli fornissero nuove capacità in grado di adattarlo al nuovo ambiente. Essi si chiesero: "E' ora di domandarsi se un corpo da bipedi respiranti con una visione binoculare e un cervello da 1400cc sia una forma biologica adeguata." A tal fine, coniarono il termine "Cyborg", Dmitry Itskov, investitore e fondatore del progetto 2045, ha incontrato Sua Santità Tenzin Gyatso, il 14 ° Dalai Lama, nella sua residenza a Dharamsala, una piccola città di montagna nel nord dell'India. Hanno discusso le tre fasi principali del progetto Avatar 2045. (1) Innanzitutto, la creazione di un robot simile all'uomo soprannominato "Avatar A" e un sistema di interfaccia cervello-computer all'avanguardia per collegare la mente ad esso. (2) Successivamente, verrà creato un sistema di supporto vitale per il cervello umano, che si collega all'Avatar A, trasformandosi in "Avatar B", (3) Il terzo passo, chiamato "Avatar C", prevede lo sviluppo di un cervello artificiale in cui trasferire la propria coscienza individuale con l'obiettivo di raggiungere l'immortalità cibernetica. Creare "Avatar C" attraverso lo sviluppo di un cervello artificiale e la comprensione della natura della coscienza umana, afferma il Dalai Lama, potrebbe essere raggiungibile e sarebbe un grande beneficio per il futuro sviluppo della scienza.
I can't find my soul anymore.
I must have left it in the car.
I must have left it in the car.
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ESSERE UNA MACCHINA: Lo scrittore Mark O'Connell, nel libro "Essere una macchina", scrive (p.161): "Da un certo punto di vista, l'idea del cyborg non è altro che un modo particolare, e molto contemporaneo, di pensare l'essere umano come un meccanismo che elabora informazioni. Portate gli occhiali? Avete le scarpe ortopediche? Vi hanno impiantato un pacemaker? Se non potete usare lo smartphone per una ragione qualsiasi - perchè l'avete lasciato in un'altra giacca, o la batteria è scarica, o lo schermo si è rotto - cosa sentite? Lo strano formicolio di un arto fantasma? Non siamo, come si usa dire nel giro dei filosofi, già da sempre dei cyborg?"
Punti di riflessione
Da un certo punto di vista, l'idea del cyborg non è altro che un modo particolare, e molto contemporaneo, di pensare l'essere umano come un meccanismo che elabora informazioni. Portate gli occhiali? Avete le scarpe ortopediche? Vi hanno impiantato un pacemaker? Se non potete usare lo smartphone per una ragione qualsiasi - perchè l'avete lasciato in un'altra giacca, o la batteria è scarica, o lo schermo si è rotto - cosa sentite? Lo strano formicolio di un arto fantasma? Non siamo, come si usa dire nel giro dei filosofi, già da sempre dei cyborg? (Mark O'Connell)
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Una volta entrati nella Singolarità smetteremo di essere creature inermi e primitive, macchine di carne limitate nei pensieri e nell'azione dal corpo che costituisce il nostro attuale sostrato. La Singolarità ci permetterà di superare queste limitazioni dei nostri corpi e cervelli biologici. Acquisiremo potere sul nostro stesso destino. La nostra mortalità sarà nelle nostre mani. (Ray Kurzweil)
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Gli umani devono diventare cyborg se vogliono rimanere rilevanti in un futuro dominato dall'intelligenza artificiale. (Elon Musk)
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E' ora di domandarsi se un corpo da bipedi respiranti con una visione binoculare e un cervello da 1400cc sia una forma biologica adeguata. (Manfred E. Clynes, Nathan S. Kline)
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In passato le uniche cose certe erano morte e tasse. Presto saranno solo le tasse. E se riusciremo a vivere e prosperare per sempre, forse un giorno anche le tasse seguiranno la via del Dodo [un uccello estintosi]. (Philippe van Nedervelde)
L'epidemia di Covid-19 ha notevolmente accelerato l'uso della tecnologia senza umani e senza contatto, gli esseri umani sono rischi biologici, le macchine no
Gli esseri umani sono rischi biologici, le macchine no
L'epidemia di Covid-19 ha dato un'accelerazione all'uso della tecnologia nella vita umana. Questo concetto è stato esplicitato da Naomi Klein (vedi bibliografia) che fa dire ad Anuja Sonalker, CEO di Steer Tech, una società con sede nel Maryland che vende tecnologia di auto-parcheggio, le seguenti parole:
C'è stato un notevole interesse verso la tecnologia senza umani e senza contatto, gli esseri umani sono rischi biologici, le macchine no. È un futuro in cui le nostre case non saranno mai più spazi esclusivamente personali, ma lo sono anche, tramite la connettività digitale ad alta velocità, le nostre scuole, i nostri studi medici, le nostre palestre e, se determinate dallo stato, le nostre prigioni.
Naomi Klein ha chiarito il futuro che ci aspetta (vedi bibliografia):
Questo è un futuro in cui, per i privilegiati, quasi tutto viene consegnato a casa, virtualmente tramite streaming e tecnologia cloud, o fisicamente tramite veicolo senza conducente o drone, quindi lo schermo è "condiviso" su una piattaforma mediata. È un futuro che impiega molti meno insegnanti, medici e autisti. Non accetta contanti o carte di credito (con il pretesto del controllo dei virus) e ha un trasporto pubblico collettivo ridotto all'osso e molti meno spettacoli artistici dal vivo. È un futuro che sostiene di essere basato sull'intelligenza artificiale, ma in realtà è tenuto insieme da decine di milioni di lavoratori anonimi nascosti in magazzini, data center, uffici per la moderazione dei contenuti, fabbriche di rifiuti elettronici, miniere di litio, fattorie industriali, impianti di lavorazione delle carni e carceri, dove vengono lasciate le persone non protette da malattie e iper-sfruttate. È un futuro in cui ogni nostra mossa, ogni nostra parola, viene soppesata.
L'Automa che è in noi
Riguardo al futuro che ci attende dice il fisico Alessandro Vespignani (vedi bibliografia Damini) che la rivoluzione che ci attende riguarderà la possibilità di fare previsioni, sempre più accurate, sul nostro stato di salute:
La rivoluzione dei microsensori. Un passaggio che porterà a scoprire un altro pezzo di noi: la nostra biologia. Nell’arco di quattro, cinque anni cominceremo a spiegare la biologia di ogni singolo individuo. Negli Stati Uniti ci sono già queste nuove generazioni di device, delle dimensioni di un anello, che oltre a contare i battiti cardiaci misurano anche il livello di zuccheri nel sangue e una serie di altri parametri. Ora questi dispositivi ci sembrano assurdi, ma li indosseremo tutti. E questo aprirà nuove possibilità di previsione, sempre più precise. [...] Per tanti anni mi è stato chiesto se le mie previsioni sulla diffusione dell’influenza fossero valide per il singolo individuo. Io ho sempre risposto di no, che noi facciamo previsioni sull’impatto del virus su una popolazione e al massimo potevamo scendere fino al raggio di cinque km. Oggi se mi chiedi se sia possibile la previsione a livello di singolo individuo ti rispondo che tra quattro o cinque anni potremmo dire con assoluta certezza qual è il rischio di una persona, se per esempio va in un determinato cinema, di prendersi l’influenza o no.
Dove stiamo andando?
E' in corso un'evoluzione che, lentamente, porterà dalla biologia alla tecnologia, da un essere umano biologico a un cyborg?
L'Automa che è in noi
I neuroscienziati Manfred E. Clynes e Nathan S. Kline, che lavoravano alla NASA, nel 1960 pubblicarono uno studio scientifico "Cyborgs and Space" (vedi bibliografia), nel quale sostenevano che, per soddisfare i requisiti di ambienti extraterrestri per le future esplorazioni spaziali, era necessario modificare biologicamente l'essere umano impiantandogli dei meccanismi cibernetici che gli fornissero nuove capacità in grado di adattarlo al nuovo ambiente. Essi si chiesero:
E' ora di domandarsi se un corpo da bipedi respiranti con una visione binoculare e un cervello da 1400cc sia una forma biologica adeguata.
A tal fine, coniarono il termine "Cyborg", la soluzione che essi proposero viene qui descritta dalla filosofa Serena Palumbo (vedi bibliografia):
I due scienziati provano a immaginare, quasi darwinianamente, di adattare il corpo umano all’ambiente spaziale, con una formula ben riassunta dal titolo dell’intervento presentato al simposio: droghe, spazio e cibernetica, appunto. Siamo nel 1960, e la chimica farmacologica sta facendo degli enormi passi avanti: solo tre anni prima lo stesso Kline riceve un prestigioso premio per aver scoperto gli effetti benefici della reserpina in casi di schizofrenia. Inoltre, la cibernetica è un recente e fecondo campo di studi che sta ampiamente influenzando l’intero spettro delle discipline scientifiche; i concetti di controllo, omeostasi e feedback negativo aprono la strada a una riformulazione dell’analisi del funzionamento dei sistemi, rimbalzando dalle macchine ai sistemi viventi. La proposta di Clynes e Kline è, in realtà, ingegnosa quanto semplice. Una capsula, in grado di essere impiantata sotto la pelle, funziona da pompa a pressione, permettendo l’iniezione costante e graduale di sostanze biochimiche attive. La capsula amministra, in maniera autonoma, il dosaggio di una data sostanza, a un ritmo costante, senza bisogno di operatività diretta. Combinare poi la “pompa osmotica” con comparti elettromeccanici tributati al controllo porterebbe perciò all’insediamento nel corpo stesso di un vero e proprio sistema artificiale esogeno, che lavora parallelamente ai processi omeostatici già presenti nell’organismo. I parametri possono essere modificati al variare dell’ambiente, in modo da garantire comunque l’omeostasi, e ciò rende il sistema estremamente flessibile.
Lo scrittore Mark O'Connell, nal libro "Essere una macchina", scrive (p.161):
Da un certo punto di vista, l'idea del cyborg non è altro che un modo particolare, e molto contemporaneo, di pensare l'essere umano come un meccanismo che elabora informazioni. Portate gli occhiali? Avete le scarpe ortopediche? Vi hanno impiantato un pacemaker? Se non potete usare lo smartphone per una ragione qualsiasi - perchè l'avete lasciato in un'altra giacca, o la batteria è scarica, o lo schermo si è rotto - cosa sentite? Lo strano formicolio di un arto fantasma? Non siamo, come si usa dire nel giro dei filosofi, già da sempre dei cyborg?
Obiettivi del progetto Iniziativa 2045
L'iniziativa 2045 ha obiettivi ambiziosi (forse troppo), che descrive così:
Il principale mega-progetto scientifico dell'Iniziativa 2045 mira a creare tecnologie che consentano il trasferimento della personalità di un individuo a un vettore non biologico più avanzato e l'estensione della vita, anche al punto di immortalità. Essi dicono di dedicare particolare attenzione a consentire il dialogo più completo possibile tra le principali tradizioni spirituali del mondo, la scienza e la società. Una trasformazione su larga scala dell'umanità, paragonabile ad alcune delle maggiori rivoluzioni spirituali e socio-tecnologiche della storia, richiederà una nuova strategia. Riteniamo che ciò sia necessario per superare le crisi esistenti, che minacciano il nostro habitat planetario e la continua esistenza dell'umanità come specie. Con l'iniziativa 2045, speriamo di realizzare una nuova strategia per lo sviluppo dell'umanità e, così facendo, creare un futuro più produttivo, appagante e soddisfacente. Il team "2045" sta lavorando alla creazione di un centro di ricerca internazionale in cui i principali scienziati saranno impegnati nella ricerca e sviluppo nei settori della robotica antropomorfa, della modellizzazione dei sistemi viventi e della modellizzazione del cervello e della coscienza con l'obiettivo di trasferire la propria coscienza individuale su un portatore artificiale e raggiungere l'immortalità cibernetica.
Un congresso annuale "The Global Future 2045" viene organizzato dall'Iniziativa per fornire una piattaforma per discutere la strategia evolutiva dell'umanità basata su tecnologie di immortalità cibernetica e sul possibile impatto di tali tecnologie sulla società globale, la politica e le economie del futuro.
L'iniziativa del 2045 ha ricevuto la benedizione e il sostegno del Dalai Lama
Le tre fasi principali dell'Initiative 2045
Dmitry Itskov, fondatore del 2045, ha incontrato Sua Santità Tenzin Gyatso, il 14 ° Dalai Lama, nella sua residenza a Dharamsala, una piccola città di montagna nel nord dell'India. Hanno discusso le tre fasi principali del progetto Avatar 2045.
- Innanzitutto, la creazione di un robot simile all'uomo soprannominato "Avatar A" e un sistema di interfaccia cervello-computer all'avanguardia per collegare la mente ad esso.
- Successivamente, verrà creato un sistema di supporto vitale per il cervello umano, che si collega all'Avatar A, trasformandosi in "Avatar B"
- Il terzo passo, chiamato "Avatar C", prevede lo sviluppo di un cervello artificiale in cui trasferire la propria coscienza individuale con l'obiettivo di raggiungere l'immortalità cibernetica.
Creare "Avatar C" attraverso lo sviluppo di un cervello artificiale e la comprensione della natura della coscienza umana, afferma il Dalai Lama, potrebbe essere raggiungibile e sarebbe un grande beneficio per il futuro sviluppo della scienza.
L'iniziativa 2045 è un progetto che mira a creare entro il 2045 un avatar in ologramma per ogni persona
2015-2020
L'emergere e l'uso diffuso di "avatar" Android accessibili controllati da un'interfaccia "cervello-computer". Insieme alle tecnologie correlate, gli "avatar" daranno alla gente una serie di nuove funzionalità: capacità di lavorare in ambienti pericolosi, eseguire operazioni di salvataggio, viaggiare in situazioni estreme, ecc. I componenti Avatar saranno usati in medicina per la riabilitazione di pazienti con disabilità totale o parziale loro arti protesici o recuperare i sensi persi.
2020-2025
La creazione di un sistema autonomo di supporto vitale per il cervello umano collegato a un robot, "avatar", salverà le persone il cui corpo è completamente consumato o danneggiato irreversibilmente. Qualsiasi paziente con un cervello intatto sarà in grado di tornare a una vita corporea perfettamente funzionante.
Tali tecnologie amplieranno notevolmente la possibilità di dispositivi ibridi bioelettronici, creando così una nuova rivoluzione IT e renderanno possibili tutti i tipi di sovrapposizioni di sistemi elettronici e biologici.
Cyborg: due braccia controllate dal cervello
La differenza tra cyborg e umanoide è che il cyborg ha intelligenza umana, ma si basa parzialmente sulla robotica, mentre l'umanoide include l'intelligenza artificiale in un corpo simile all'uomo.
2030-2035
Creazione di un modello al computer del cervello e della coscienza umana con il successivo sviluppo di mezzi per trasferire la coscienza individuale su un portatore artificiale. Questo sviluppo cambierà profondamente il mondo, non solo darà a tutti la possibilità dell'immortalità cibernetica, ma creerà anche un'intelligenza artificiale amichevole, espanderà le capacità umane e offrirà alle persone comuni l'opportunità di ripristinare o modificare il proprio cervello più volte.
Il risultato finale in questa fase può essere una vera rivoluzione nella comprensione della natura umana che cambierà completamente le prospettive umane e tecniche per l'umanità.
Cyborg: ibridizzazione dell'essere umano
La differenza tra cyborg e umanoide è che il cyborg ha intelligenza umana, ma si basa parzialmente sulla robotica, mentre l'umanoide include l'intelligenza artificiale in un corpo simile all'uomo.
Umanoidi nel 2020
La differenza tra cyborg e umanoide è che il cyborg ha intelligenza umana, ma si basa parzialmente sulla robotica, mentre l'umanoide include l'intelligenza artificiale in un corpo simile all'uomo.
2045
Questo è il momento in cui le menti indipendenti dalla sostanza riceveranno nuovi corpi con capacità di gran lunga superiori a quelle degli umani comuni. I cambiamenti avverranno in tutte le sfere dell'attività umana - generazione di energia, trasporti, politica, medicina, psicologia, scienze e così via. Oggi è difficile immaginare un futuro in cui i corpi costituiti da nanorobot diventeranno accessibili e in grado di assumere qualsiasi forma. È anche difficile immaginare ologrammi corporei con materia controllata. Una cosa è chiara tuttavia: l'umanità, per la prima volta nella sua storia, effettuerà una transizione evolutiva completamente gestita e alla fine diventerà una nuova specie. Inoltre, verranno creati anche i prerequisiti per un'espansione su larga scala nello spazio.
Le persone verranno portate a individuare sempre più "significato" nella propria vita in alcune cyber-proiezioni ("avatar") di se stesse
L'iniziativa 2045 è un progetto che mira a creare entro il 2045 un avatar in ologramma per ogni persona.
Il filosofo Steve Fuller (vedi bibliografia) ha scritto:
Poiché i computer mediano gli aspetti sia lavorativi che non lavorativi della vita, molti dei marcatori fenomenologici che hanno creato la distanza tra i "mondi" del lavoro e del non lavoro stanno rapidamente scomparendo. Un esempio evidente è l'idea di "lavorare da casa". Le persone che operano in questo modo in genere si spostano avanti e indietro tra lo svolgimento di attività lavorative e non lavorative sullo schermo in una giornata aperta e relativamente non strutturata. Nel frattempo, tutti i dati registrati in queste attività vengono raccolti da fornitori di informazioni (ad esempio Google, Facebook, Amazon), che li analizzano e li consolidano per la rivendita a clienti del settore pubblico e privato. [...] I fornitori di informazioni offrono una piattaforma gratuita, che consente agli utenti di produrre e consumare dati a tempo indeterminato. Naturalmente, tali piattaforme sono la fonte sia di intensa frustrazione che di infinita soddisfazione per gli utenti, ma la fenomenologia di queste esperienze non è necessariamente quella che ci si potrebbe aspettare dalle persone in uno stato di "sfruttamento". Al contrario, c'è motivo di pensare che le persone individuino sempre più "significato" nella propria vita in alcune cyber-proiezioni ("avatar") di se stesse, nonostante la proprietà di terzi della piattaforma che ospita la cyber-proiezione. Il transumanesimo è fortemente implicato in questo cambiamento nella portata della propria "personalità". Lo stato dell'umanità in un tale stato di capitalismo transumanizzato - 'Capitalism 2.0', se vuoi - è uno di libertà morfologica (cioè il diritto di un individuo di modificare il proprio corpo e la propria mente nel modo preferito) , come affermano i transumanisti : è la libertà non solo di fare ciò che si vuole ma anche di essere ciò che si vuole. Vale la pena osservare che questo senso di libertà viola un presupposto metafisico condiviso da liberali e socialisti, vale a dire che gli esseri umani sono uguali in modo naturale, non nel senso che ognuno è naturalmente lo stesso, ma che ognuno ha all'incirca lo stesso mix di attività e passività, il che a sua volta giustifica un'armoniosa divisione del lavoro nella società. La violazione di questa ipotesi implica che qualunque problema di giustizia sociale relativo alla disuguaglianza materiale sia emerso nella storia del capitalismo è potenzialmente amplificato dal transumanesimo, poiché la prospettiva della libertà morfologica esplode intuizioni liberali ferme sulla "uguaglianza naturale" degli umani. Un corso di lettura su come potrebbe apparire il "significato della vita" in un mondo del genere farebbe bene a concentrarsi sul lavoro di Robert Nozick e Derek Parfit , entrambi i quali in modi alquanto diversi allungarono il pensiero filosofico sulle condizioni per l'identità personale catturare le prospettive transumaniste suggerite sopra.
Superare le carenze cognitive
L'imprenditore Elon Musk ha creato una società, Neuralink, che mira a fare un passo avanti tecnologico collegandoci a dispositivi elettronici, Internet e persino ad altri esseri umani. In sostanza, avremmo tutti a disposizione informazioni enciclopediche e saremmo in grado di comunicare con loro telepaticamente. Per rendere possibile questo notevole miglioramento, un'interfaccia cervello-macchina verrebbe iniettata nel nostro flusso sanguigno e viaggerebbe verso il cervello. Lì si autoassemblerebbe in una struttura a maglie all'esterno della corteccia cerebrale, intrecciando la tecnologia al centro della nostra intelligenza e sensibilità.
La Neuralink Corporation è una società statunitense di neurotecnologie, finanziata da Musk con un patrimonio di circa 100 milioni di Dollari, che sta sviluppando interfacce neurali impiantabili in un essere umano. L’imprenditore ne accennò la prima volta durante il World Government Summit di Dubai del Febbraio 2015. In Musk e nei suoi soci alberga lo spirito di un autentico biohacker, alla perenne ricerca di miglioramenti atti a ridefinire i limiti del corpo umano, in piena ottica transumanista. Nonostante l'invasività degli impianti di Neuralink, ci sono già una miriade di individui sani che sono desiderosi di tale potenziamento artificiale. Alcuni sono persino arrivati al punto di eseguire un intervento chirurgico su se stessi solo per installare un gadget di scarso valore nel mondo reale. Ma questo potrebbe essere solo l'inizio.
Elon Musk e la sua Neuralink
Elon Musk vuole creare un'interfaccia cervello-macchina che verrebbe iniettata nel nostro flusso sanguigno e viaggerebbe verso il cervello. Lì si autoassemblerebbe in una struttura a maglie all'esterno della corteccia cerebrale e ci connetterebbe, in cloud, con la rete internet.
C'è motivo di pensare che in futuro le persone individuino sempre più "significato" nella propria vita in alcune cyber-proiezioni ("avatar") di se stesse, nonostante la proprietà di terzi della piattaforma che ospita la cyber-proiezione? Il transumanesimo è fortemente implicato in questo cambiamento nella portata della propria "personalità"
Conclusioni (provvisorie): sono in corso progetti per soddisfare i requisiti di ambienti extraterrestri per le future esplorazioni spaziali, in cui verrà modificato biologicamente l'essere umano impiantandogli dei meccanismi cibernetici: gli forniranno nuove capacità per adattarlo ai nuovi ambienti?
I neuroscienziati Manfred E. Clynes e Nathan S. Kline, nel 1960 pubblicarono uno studio scientifico "Cyborgs and Space", nel quale sostenevano che, per soddisfare i requisiti di ambienti extraterrestri per le future esplorazioni spaziali, era necessario modificare biologicamente l'essere umano impiantandogli dei meccanismi cibernetici che gli fornissero nuove capacità in grado di adattarlo ai nuovi ambienti. La soluzione di Clynes e Kline era la realizzazione di una capsula, in grado di essere impiantata sotto la pelle, che funzionasse da pompa a pressione, permettendo l’iniezione costante e graduale di sostanze biochimiche attive. La capsula avrebbe amministrato, in maniera autonoma, il dosaggio di una data sostanza, a un ritmo costante, senza bisogno di operatività diretta. La combinazione poi della “pompa osmotica” con comparti elettromeccanici tributati al controllo avrebbe portato all’insediamento nel corpo stesso di un vero e proprio sistema artificiale esogeno, che avrebbe lavorato parallelamente ai processi omeostatici già presenti nell’organismo. I parametri avrebbero potuto essere modificati al variare dell’ambiente, in modo da garantire comunque l’omeostasi, e rendere il sistema estremamente flessibile. Oggi vi sono diverse iniziative per creare dei cyborg, tra le quali spicca il progetto dell'imprenditore Dmitry Itskov che ha avviato nel 2003 un mega-progetto scientifico "Iniziativa 2045" che mira a creare tecnologie che consentano il trasferimento della personalità di un individuo a un vettore non biologico più avanzato e l'estensione della vita, anche al punto di immortalità. L'iniziativa 2045 è un progetto che mira a creare entro il 2045 un avatar in ologramma per ogni persona. Il filosofo Steve Fuller ha scritto: "C'è motivo di pensare che le persone individuino sempre più "significato" nella propria vita in alcune cyber-proiezioni ("avatar") di se stesse, nonostante la proprietà di terzi della piattaforma che ospita la cyber-proiezione. Il transumanesimo è fortemente implicato in questo cambiamento nella portata della propria "personalità". Progetti avveniristici dal futuro incerto.
La razionalità richiede impegno personale!
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Bibliografia (chi fa delle buone letture è meno manipolabile)
- Max More (2013), The Philosophy of Transhumanism (PDF) [189 citazioni]
- Nick Bostrom (2005), A HISTORY OF TRANSHUMANIST THOUGHT (PDF) [894 citazioni]
- Christopher Coenen (2017), Transhumanism: A Progressive Vision of the Future or Liberal Capitalism’s Last Ideological Resort? (PDF)
- Mark Piesing (2018), Silicon Valley’s ‘suicide pill’ for mankind - UnHerd
- Luke Dormehl (2018), Startup can preserve your brain for future upload, but it’s ‘100 percent fatal’ - Digital Trends
- Crystal Ponti (2016), Can The Future Of Brain Preservation Help Us Live Forever? - Medium
- (2018), Preserving your brain might kill you, but it could help you live forever - Quirks & Quarks
- (2018), Nectome, la startup che fa il backup del tuo cervello in cambio della vita - DIREGIOVANI.it
- Miles Brundage (2015), Taking superintelligence seriously Superintelligence: Paths, dangers, strategies by Nick Bostrom (PDF)
- James Hughes (2010), Contradictions from the Enlightenment Roots of Transhumanism (PDF) [64 citazioni]
- Sandro Battisti (2017), La fine dell’invecchiamento (Recensione) - Fantascienza.com
- Steven Umbrello (2018), Safe-(for whom?)-by-Design: Adopting a Posthumanist Ethics for Technology Design - PhilPapers
- History of transhumanism - Wikipedia (nota: pensierocritico.eu di solito non inserisce riferimenti a voci wikipedia a causa della loro volatilità ma in questo caso fa un'eccezione a causa dell'estrema velocità dei cambiamenti sulla voce transumanismo)
- Olivia Solon (2016), All aboard the Immortality Bus: the man who says tech will help us live forever - The Guardian
- Aleksandra Przegalinska (2014), Design to Expand Human Potential - Interview with Natasha Vita-More - The CreativityPost
- Enrico Marro (2018), La nuova sfida della Silicon Valley: l’immortalità umana - Sole24 Ore
- Davide Patitucci (2014), Invecchiamento, nel sangue giovane elisir lunga vita: “Rigenera muscoli e cervello” - Il Fatto Quotidiano
- Manfred E. Clynes, Nathan S. Kline (1960), Cyborgs and space - Astronautics (PDF) [276 citazioni]
- Serena Palumbo (2014), IBRIDAZIONI CYBORG. SPAZIO, EVOLUZIONE E BIOTECNOLOGIE (PDF)
- Olivia Solon (2017), Elon Musk says humans must become cyborgs to stay relevant. Is he right? - The Guardian
- Egle Damini (2020), Conoscere in anticipo il futuro? E' solo una questione di dati. - Luz
- Charley Lanyon (2020), Brain hacks, implants, enhancers and nootropics: the Silicon Valley pioneers trying to live higher-performing lives - South China Morning Post
- James Horton, Nicholas Priest (2018), Silicon Valley’s quest for immortality – and its worrying sacrifices - The Conversation
- Antonio Caronia (1996), Il corpo virtuale - Franco Muzio editore
- Redazione ANSA (2022), Silicon Valley lavora all'elisir di lunga vita
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Pagina aggiornata il 25 luglio 2023