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Coloro cui sfugge completamente l'idea che è possibile aver torto non possono imparare nulla, tranne la tecnica. (Gregory Bateson)
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Inconscio e coscienza degli antichi greci: I misteri di Eleusi
TEORIE > CONCETTI > INCONSCIO e COSCIENZA
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I funghi magici furono di moda negli anni Sessanta diventando uno dei simboli della cultura Hippie. Ma, in realtà, i funghi avevano conquistato la cultura antica greca durante i riti che venivano svolti annualmente a Eleusi, un sito posto a una ventina di chilometri da Atene. Un evento che si è svolto per quasi duemila anni (dal 1400 a.C al 400 d.C.) prima di essere interrotto dall'affermazione cristiana nel mondo romano. Eleusi è stata la sede di un precursore di quelli che oggi chiamiamo "Festival" culturali e che hanno influenzato milioni di persone dell'epoca. L'etnomicologo Gordon Wasson scrive: "Quando l'uomo emerse dal suo passato brutale, migliaia di anni fa, ci fu una fase nell'evoluzione della sua consapevolezza che coincise con la scoperta di un fungo (o di una pianta superiore?) dalle proprietà miracolose: fu per lui una rivelazione, un vero e proprio detonatore per la sua anima, capace di suscitare i più elevati sentimenti di timore e riverenza, di gentilezza e amore che l'umanità possa raggiungere. Gli è concesso di vedere ciò che l'occhio mortale non può vedere. Quanto saggi furono i greci nel proteggere questo Mistero, e la somministrazione di quella pozione, con il segreto e la sorveglianza! Ciò che oggi è considerata una semplice droga, una triptamina o un derivato dell'acido lisergico, era per loro un miracolo prodigioso capace di ispirare poesia, filosofia e religione". Ciò che agli albori della cultura greca, ma anche di altre antiche civiltà come quella induista, non si sapeva era che la maggior parte delle colture mediterranee vengono parassitate da un fungo che contiene degli alcaloidi allucinogeni. Questi funghi hanno provocato in passato epidemie che hanno portato alla morte migliaia di persone. I greci impararono a estrarre dai funghi una pozione gradevole e non letale (è probabilmente questo il vero segreto!) che provocava effetti allucinogeni. Si era allora nella prime fasi di sviluppo dell'agricoltura ed essi avevano bisogno di creare un culto che ne favorisse l'adozione. Il culto venne costruito intorno alle figure della Dea Demetra (Cerere per i romani), madre della Terra, e della figlia Persefone (Proserpina per i romani), che essa aveva avuta da Zeus. Il mito venne costruito per simboleggiare l'alternanza delle stagioni, dalla morte invernale al risveglio primaverile che ridà inizio al ciclo vitale: nei quattro mesi invernali Persefone dimora sotto terra, richiamata nell'Ade, e insieme a lei dorme il mondo della natura; ma quando la dea risale alla luce del sole, nelle stagioni della primavera e dell'estate, avviene il passaggio dall'Oltretomba alla vita, che si rinnova ogni anno. I Misteri di Eleusi rappresentano probabilmente una chiave di accesso allo sviluppo della cultura greca, e quindi dell'intera cultura occidentale, perchè a Eleusi parteciparono i principali filosofi e drammaturghi del tempo (Platone, Socrate, Aristotele, Sofocle, Euripide, Eschilo, Aristofane e molti altri). Ciò che oggi si conosce dell'effetto degli alcaloidi presenti nei funghi enteogeni che venivano somministrati a Eleusi, è che essi provocano, nella mente umana, un'incredibile espansione dell' Io cosciente. Esperimenti neuroscientifici sono stati condotti negli ultimi vent'anni sugli effetti che LSD provoca nel cervello umano. L'LSD non provoca un'inondazione corticale indifferenziata come prima ipotizzato nel modello, ma porta piuttosto a un modello di aumento del flusso di informazioni verso particolari aree della corteccia mentre la connettività talamica con altre aree corticali è ridotta nello stato di riposo. Ciò potrebbe spiegare gli effetti soggettivi apparentemente paradossali spesso riportati negli stati alterati di coscienza indotti da psichedelico, che sono caratterizzati da un aumento dell'eccitazione nonché da un'esperienza onirica, cognizione alterata ma allo stesso tempo segnalata "chiarezza mentale" percepita ed effetti simil-psicotici combinati con esperienze felici" . Pare dunque che gli psichedelici provochino effetti sull'attività cosciente determinando una maggiore "chiarezza mentale". Nel 1953 questa chiarezza mentale venne sperimentata anche dallo scrittore Aldous Huxley, che fece delle esperienze con la mescalina, estratta dal peyote (un cactus messicano che produce lievi effetti allucinogeni), e scrisse in seguito il libro "Le porte della percezione", nel quale riportò le sue riflessioni sull'esperienza farmacologica e il suo significato per l'arte e la religione. Qual è il messaggio dei Misteri Eleusini per il mondo odierno? Albert Hofmann scrive nel libro "La strada per Eleusi" (pp.191-192): "La grande importanza e la lunga durata dei Misteri indicano che essi rispondevano a una profonda necessità, a un anelito dell'anima. Se adottiamo il punto di vista di Nietzsche, lo spirito greco era caratterizzato da una consapevolezza della realtà divisa dalla sua origine. La Grecia fu la culla di un'esperienza di realtà in cui l'Io si sentiva separato dal mondo esterno. Qui, la separazione cosciente dell'individuo dal suo dall'ambiente si sviluppò prima che in altre culture. Questa visione dualistica del mondo, che il medico e scrittore tedesco Gottfried Benn ha caratterizzato come "destino nevrotico europeo", ha avuto un ruolo decisivo nel corso della storia spirituale europea ed è ancora pienamente operativa nel mondo occidentale"
Bassorilievo di Farsalo: Demetra e Persefone si scambiano funghi allucinogeni
Il bassorilievo del V secolo aC proveniente da Farsalo (Tessaglia, Grecia), ora al Museo del Louvre, che compare in catalogo con il nome "L'esaltazione del fiore"). Sono rappresentate le due dee dei Misteri Eleusini, Demetra e Persefone, che si mostrano vari oggetti (solitamente interpretati come fiori). In realtà, l'oggetto che la figura a destra (Persefone) tiene in mano è più simile a un fungo e la forma suggerisce questo, piuttosto che un fiore.
Punto chiave di questa pagina
UNA DROGA ALL'ORIGINE DELLA CULTURA UMANA? Quale fu la causa della nascita delle principali culture mondiali? Quella greca, quella indiana, quella cinese? Alcuni studi recenti propongono l'uso di droghe allucinogene in qualità di innesco e rinforzo della coscienza nell'essere umano. In particolare l'acido lisergico ha un potente effetto sui neurotrasmettitori umani determinando, a detta di coloro che l'hanno provato, una 'chiarezza mentale' sconosciuta. L'etnomicologo Gordon Wasson scrive: "Quando l'uomo emerse dal suo passato brutale, migliaia di anni fa, ci fu una fase nell'evoluzione della sua consapevolezza che coincise con la scoperta di un fungo (o di una pianta superiore?) dalle proprietà miracolose: fu per lui una rivelazione, un vero e proprio detonatore per la sua anima, capace di suscitare i più elevati sentimenti di timore e riverenza, di gentilezza e amore che l'umanità possa raggiungere. Gli è concesso di vedere ciò che l'occhio mortale non può vedere. Quanto saggi furono i greci nel proteggere questo Mistero, e la somministrazione di quella pozione, con il segreto e la sorveglianza! Ciò che oggi è considerata una semplice droga, una triptamina o un derivato dell'acido lisergico, era per loro un miracolo prodigioso capace di ispirare poesia, filosofia e religione." A proposito degli studi attualmente in corso sull'effetto dell'LSD sui neurotrasmettitori la neuropsicologa Katrin Preller  (vedi bibliografia 2019), scrive: "Il blocco dei recettori NMDA, l'aumento della neurotrasmissione dopaminergica o l'eccessiva stimolazione dei recettori 2A della serotonina (5-HT) potrebbero portare a uno squilibrio dei neurotrasmettitori all'interno dei circuiti CSTC, che si traduce in un'apertura del filtro talamico. [il Talamo è la regione cerebrale deputata al filtro delle informazioni sensoriali provenienti dall'ambiente, prima del loro invio alla corteccia cerebrale].
Punti di riflessione
Se le porte della percezione fossero sgombrate, ogni cosa apparirebbe com’è, infinita. (William Blake)
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Questo esperimento dimostrò che l’LSD-25 era una sostanza psicoattiva con proprietà straordinarie. Non esisteva, che io sapessi, un altro farmaco che provocava effetti psichici così profondi a dosaggi così bassi, e in grado di determinare simili drammatici cambiamenti nella coscienza umana e nella nostra percezione della realtà esterna e interna. Quello che sembrava più ragguardevole era il fatto che potevo ricordare l’esperienza in ogni dettaglio. Questo poteva significare soltanto che l’attività cosciente di memorizzazione non si era interrotta, malgrado il profondo collasso della normale visione del mondo. (Albert Hofmann)
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Negli ultimi anni si sta diffondendo, specie tra gli ambienti della Silicon Valley, l'uso di "microdosi" di LSD o 1P-LSD (10-20 µg) che assunte regolarmente non hanno effetti psichedelici e non indurrebbero alterazioni percettibili della percezione ma sarebbero in grado di migliorare le capacità di problem solving, la creatività, il senso di benessere e in definitiva alcune prestazioni cognitive. Tuttavia non sono stati ancora condotti studi rigorosi volti a confermare tali osservazioni. (Wikipedia)
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I cervelli si sono evoluti non solo per ridurre al minimo i costi e non solo per diventare il più intelligenti possibile, ma per raggiungere un equilibrio tra queste cose. (Edward Bullmore)
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La mescalina agisce per sottrazione. Più specificatamente: se da un lato spalanca le porte della percezione consentendo di vedere ogni cosa per come la si dovrebbe vedere, dall’altro agisce come “restringente”, sbarra le porte alle relazioni umane e alle normali vicende della vita. “Questa partecipazione alla manifesta gloria delle cose non lasciava posto, per così dire, agli interessi ordinari e necessari dell’esistenza umana, soprattutto agli interessi relativi alle persone”. (Tommaso Primizio)
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L’LSD risultò essere un inibitore molto specifico e potente della serotonina in alcuni sistemi biologici. Poiche la serotonina svolge un ruolo importantissimo nella chimica delle funzioni neurofisiologiche del cervello, si ipotizzò che questo fosse il meccanismo alla base degli effetti psicologici dell’LSD. [...] L’LSD agisce anche su altri trasmettitori, come la dopamina e l’adrenalina e l’effetto è molto complesso. Per questo motivo, l’LSD era uno strumento molto utile e potente anche nella ricerca sull’attività cerebrale – e lo è tuttora. (Albert Hofmann)
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Il fatto che il rituale fosse praticato puntualmente da un gran numero di iniziati (un migliaio o anche di più negli ultimi anni) e per quasi due millenni, deve implicare che l'entità psicoattiva impiegata avesse caratteristiche di affidabilità costante e fosse disponibile in quantità sufficiente, indipendentemente dalle variabili; oltre a ciò, il metodo di preparazione doveva essere poco soggetto ai capricci dell'errore o al mutare delle contingenze. (Peter Webster- La strada per Eleusi p.202)
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Nel Medioevo il pane di segale contaminato con l'ergot provocò epidemie assolutamente bizzarre, che costarono la vita a migliaia di persone. (Albert Hofmann - La strada per Eleusi p.47)
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L'ergotismo, oltre a dare origine a manifestazioni fisiche, spesso e volentieri provocava anche sintomi psichici, come le allucinazioni. Per tale ragione, questa "malattia" - di cui non si conoscevano le cause scatenanti - era spesso associata alle forze maligne, alla stregoneria e al demonio. Fu solo centinaia di anni più tardi - più precisamente, nel 1853 - che il ciclo riproduttivo della Claviceps purpurea fu identificato e descritto dal botanico francese Louis René Tulasme, facendo luce in maniera definitiva sulle cause scatenanti l'ergotismo. (Ilaria Randi)
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Robin Carhart-Harris, un ricercatore dell'Imperial College che ha preso parte allo studio, ha affermato che l'improvviso aumento della casualità nell'attività cerebrale sembrava riflettere uno stato di coscienza più profondo e ricco. Carhart-Harris è stato tra i ricercatori che l'anno scorso hanno pubblicato un piccolo studio sull'uso della psilocibina per curare la depressione grave. I risultati sono stati promettenti, ma sono necessari ulteriori studi prima che il composto possa essere preso in considerazione per il trattamento e gli scienziati hanno avvertito le persone di non raccogliere funghi magici per curare la loro condizione. (Ian Sample)
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I risultati della nostra ricerca stanno aiutando a capire come le sostanze psichedeliche cambiano la coscienza e come queste informazioni possono essere utilizzate per trovare trattamenti rivoluzionari per molti degli esseri umani con i disturbi psichiatrici più intrattabili, come depressione, dipendenza e disturbo ossessivo compulsivo. (Sarah Boseley)
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La dietilamide dell'acido lisergico (LSD) è una droga psichedelica che induce in modo affidabile uno stato di coscienza alterato. L'interesse per i composti psichedelici sta crescendo a causa del loro notevole potenziale di comprensione degli stati neurali alterati e delle potenziali applicazioni cliniche. I nostri risultati forniscono prove che l'LSD altera la connettività diretta all'interno dei percorsi CSTC negli esseri umani, suggerendo che una disintegrazione dell'elaborazione delle informazioni all'interno di questi circuiti è alla base dello stato psichedelico. [...] Gli psichedelici inducono uno stato alterato di coscienza che, da un lato, imita i sintomi prevalentemente positivi della schizofrenia, ma dall'altro può avere effetti terapeutici benefici nei disturbi dell'umore e dell'ansia). La storia della ricerca sugli psichedelici si intreccia anche con l'indagine sul ruolo del sistema serotoninergico nella cognizione e nel comportamento nei disturbi della salute e psichiatrici. (Katrin H. Preller et al.)
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Lo stato psichedelico è considerato un esempio di uno stato di coscienza primitivo o primario che ha preceduto lo sviluppo della coscienza di veglia moderna, adulta, umana e normale. Sulla base dei dati di neuroimaging con la psilocibina, una classica droga psichedelica, si sostiene che la caratteristica distintiva degli "stati primari" sia l'elevata entropia in alcuni aspetti della funzione cerebrale, come il repertorio di motivi di connettività funzionale che si formano e si frammentano nel tempo. Infatti, poiché c'è un repertorio di motivi di connettività più ampio nello stato psichedelico rispetto alla normale coscienza di veglia, ciò implica che gli stati primari possono mostrare "criticità", cioè la proprietà di essere in bilico in un punto "critico" in una zona di transizione tra ordine e disordine in cui compaiono determinati fenomeni come il ridimensionamento della legge di potenza.
Inoltre, se gli stati primari sono critici, ciò suggerisce che l'entropia è soppressa nella normale coscienza di veglia, il che significa che il cervello opera appena al di sotto della criticità. Si sostiene che questa soppressione dell'entropia fornisca alla normale coscienza di veglia una qualità vincolata e funzioni metacognitive associate, tra cui la verifica della realtà e l'autoconsapevolezza. (Robin CarHart-Harris et al.)
Melograno, simbolo di fertilità
Simbolo di Persefone è il melograno, un rimando alla fertilità ed alle nozze.
Il chimico Albert Hoffman scrive nel libro "La strada per Eleusi" (p.56): "Per il mondo greco come per noi, i Misteri sono associati a Demetra e Kore, che con Trittolemo rappresentano i famosi progenitori mitici della coltivazione del grano e dell'orzo. [...] è probabile che gli antichi greci abbiano estratto un allucinogeno dall'ergot. Potrebbe essere quello del grano o dell'orzo, o mediante una via più semplice come quella di usare l'ergot che cresce sulla comune erba selvatica Paspalum."
Fungo Claviceps Purpurea
Immagine che rappresenta il fungo Claviceps purpurea che danneggia una coltura di grano, ingrandito al microscopio elettronico 13 volte. Claviceps purpurea è un ascomicete parassita delle graminacee, il cui nome comune è ergot. Detta specie, infatti, genera nelle piante infette degli sclerozi simili a speroni o spesso, come nel caso della segale, delle escrescenze a forma di corna, da cui anche il nome comune di segale cornuta per indicare il cereale affetto da ergotismo.
Il botanico Giorgio Samorini scrive: Nel Bacino del Mediterraneo l’ergot è reperibile approssimativamente da luglio a ottobre-novembre su differenti spighe di graminacee selvatiche, durante i loro differenti periodi di maturazione. In Italia chi scrive ha più volte osservato sclerozi di ergot sulle spighe di Cynodon dactylon  o di specie di Lolium  fiorite e maturate nel tardo autunno. L’ergot infetta spighe di graminacee che crescono dal livello del mare alle altitudini alpine dei 2000 metri. Per via dell’utilizzo degli anticrittogamici nelle culture agricole, oggigiorno l’ergot infetta raramente le spighe dei campi coltivati, ma su quelle delle graminacee selvatiche vi cresce con una certa frequenza e abbondanza. E’ più diffuso nelle annate piovose e umide che in quelle secche.
L'etnomicologo Gordon Wasson scrive: "Quando l'uomo emerse dal suo passato brutale, migliaia di anni fa, ci fu una fase nell'evoluzione della sua consapevolezza che coincise con la scoperta di un fungo (o di una pianta superiore?) dalle proprietà miracolose: fu per lui una rivelazione, un vero e proprio detonatore per la sua anima, capace di suscitare i più elevati sentimenti di timore e riverenza, di gentilezza e amore che l'umanità possa raggiungere. Gli è concesso di vedere ciò che l'occhio mortale non può vedere. Quanto saggi furono i greci nel proteggere questo Mistero, e la somministrazione di quella pozione, con il segreto e la sorveglianza! Ciò che oggi è considerata una semplice droga, una triptamina o un derivato dell'acido lisergico, era per loro un miracolo prodigioso capace di ispirare poesia, filosofia e religione"
Claviceps Purpurea (fungo parassita di segale, grano e orzo)
La Claviceps purpurea, conosciuta col nome comune francese ergot, è un fungo ascomicete fitopatogeno che attacca una vasta gamma di piante appartenenti soprattutto alla famiglia delle Poaceae (più di 400 specie ospiti), molte delle quali economicamente importanti come segale, triticale, avena, orzo. Viene classificato come biotrofo, in quanto mantiene in vita le cellule vegetali per un periodo di tempo prolungato, influenzando i meccanismi di difesa della pianta.
Un fungo pericoloso
Il botanico Giorgio Samorini scrive (su: Antropocene 2021): La Claviceps purpurea è la specie più studiata e conosciuta per i suoi rilevanti effetti nella contaminazione di alimenti confezionati con cereali da essa attaccati. Gli speroni della segale cornuta sono corpi fruttiferi del fungo stesso contenenti diversi alcaloidi velenosi o psicoattivi del gruppo delle ergotine (tra cui l’acido lisergico) che presentano vari tipi di effetti sui soggetti che li assumono. Tali alcaloidi, essendo vasocostrittori, compromettono la circolazione; inoltre interagiscono con il sistema nervoso centrale, agendo in particolare sui recettori della serotonina. Il fungo, come detto, si manifesta nella spiga con strutture chiamate sclerozi, che contengono alcaloidi. Questi sono tossici per i mammiferi (compreso l’uomo) e causano l’Ergot, malattia meglio conosciuta come Fuoco di S. Antonio. Da studi recenti è stato scoperto che questa malattia è dovuta ad un complesso di specie, composto da Claviceps purpurea, Claviceps arundinis, Claviceps humidiphila e Claviceps spartinae, e si ritiene che ve ne siano molte altre. Vista l’elevata tossicità, l’UE ha stabilito i livelli massimi di contenuto di sclerozi nei mangimi e negli alimenti per l’alimentazione umana: un livello massimo di 1.000 mg/kg di sclerozi nei mangimi contenenti cereali non macinati (Direttiva 2002/32/CE).
Epidemie di ergotismo
A proposito delle epidemie dovute al consumo accidentale di alimenti parassitati da funghi Claviceps Purpurea (ergot) il botanico Dante Colella (vedi bibliografia 1969), scrive:

La segale cornuta, di cui Plinio parla in modo sprezzante, era annoverata dai popoli dell’antica età tra le male erbe, e il pane che si ricavava da essa si reputava di difficile digestione; solo nelle terre alpine si coltivava questo cereale che meglio tollera il freddo. La storia non ci riporta fatti epidemici relativi al periodo italo-romano e ai primi secoli dopo Cristo. Le prime notizie su vere e proprie epidemie di ergotismo sono piuttosto tarde. La malattia si manifestò per la prima volta in Francia (nazione preferita dalla malattia) intorno al 590 dell’era cristiana. Per due secoli non si fa menzione, finché riappare nell’anno 857, e da allora le intossicazioni a carattere epidemico si susseguirono numerosissime in Francia, in Germania, in Russia, in Inghilterra, ed in altri paesi del Nord Europa fino a tutto l’800: le ultime due gravi epidemie si ebbero in Russia nel 1926 e in Irlanda nel 1929. L’undicesimo secolo fu funestato da ben quattro terribili epidemie, rispettivamente nel 1042, nel 1066, nel 1089, nel 1094. La più terribile fu quella del 1089, quando, come riferisce il cronista Sigiberto di Genbloux, «a molti le carni cadevano a brani, come li bruciasse un fuoco sacro che divorava loro le viscere; le membra, a poco a poco rose dal male, diventavano nere come carbone. Morivano rapidamente tra atroci sofferenze oppure continuavano, privi dei piedi e delle mani, un’esistenza peggiore della morte; molti altri si contorcevano in convulsioni». Questi choc fisici si lasciavano dietro turbe mentali e sensoriali, quando queste non erano già manifestazioni primarie della stessa malattia.
La neurobiologa Katrin Preller e i suoi colleghi scrivono: "L'LSD non provoca un'inondazione corticale indifferenziata come prima ipotizzato nel modello, ma porta piuttosto a un modello di aumento del flusso di informazioni verso particolari aree della corteccia mentre la connettività talamica con altre aree corticali è ridotta nello stato di riposo. Ciò potrebbe spiegare gli effetti soggettivi apparentemente paradossali spesso riportati negli stati alterati di coscienza indotti da psichedelico che sono caratterizzati da un aumento dell'eccitazione nonché da un'esperienza onirica, cognizione alterata ma allo stesso tempo segnalata "chiarezza mentale" percepita ed effetti simil-psicotici combinati con esperienze felici"
Un'ipotesi sullo sviluppo culturale del mondo occidentale
Nuove ipotesi sull'effetto di droghe psichedeliche che sono state consumate per due millenni nel Santuario di Eleusi darebbero credito (questa è un'abduzione), a una nuova visione della nascita ed evoluzione della cultura greca antica, e dunque dell'intera cultura occidentale. Infatti parteciparono ai riti di Eleusi i principali filosofi e drammaturghi del tempo (Platone, Socrate, Aristotele, Sofocle, Euripide, Eschilo, Aristofane e molti altri). L'importanza della tragedia greca nel portare alla coscienza alcuni dei temi sociali più importanti è nota.
Ciò che oggi si conosce dell'effetto degli alcaloidi lisergici presenti nella pozione che veniva somministrata a Eleusi, è che essi provocano, nella mente umana, un'incredibile espansione dell' I
o cosciente.
Eleusi, sito archeologico
La cittadina di Eleusi, ad una ventina di chilometri da Atene, nell’antichità era il luogo di culto legato ai Misteri Eleusini, uno dei centri religiosi più famosi dell’Antica Grecia. Alcuni di quei monumenti sacri, che facevano parte del santuario dedicato a Demetra e Persefone sono sopravvissuti e si possono ammirare ancora oggi.
Gli iniziati accolti a Eleusi
La tavoletta di Niinnione ritrovata nel santuario di Eleusi (IV secolo a.C.), rappresenta un rito notturno con un gruppo di iniziati che viene accolto da Demetra nel santuario.
Telesterion a Eleusi
Cosa vedrebbe l'iniziato mentre si trova all'interno del Telesterion? Ricreando l'impianto interno di questo monumento religioso, anche se non un tempio, si può concettualmente essere trasferiti ad atti e processi in un intimo locus sacro del santuario di Eleusi. Quindi lo spettatore si trasforma teoricamente in un partecipante, semplicemente visualizzando se stesso seduto lì, in attesa di condividere un'apocalisse.
Scrive Enrico Piergiacomi (vedi bibliografia 2021):

Collocata a venti chilometri da Atene e collegata a questa da una via detta «sacra», Eleusi prende il nome, come ci informa Pausania nel libro I della sua Guida della Grecia, da un omonimo re mitico, generato dal dio Ermes e da Daira, figlia di Oceano. Una paraetimologia lega in realtà il toponimo al sostantivo ἔλευσις, che significa “avvento” e alluderebbe alla venuta della dea Demetra in città, quando era in cerca della figlia Persefone rapita dal dio Ade. L’affascinante ipotesi è smentita, però, proprio dall’Inno a Demetra, il più antico documento letterario a noi noto sulla città, che appunto riporta che la dea giunse in una comunità già allora denominata Eleusi.
Citazioni dal libro "La strada per Eleusi" di Gordon Wasson, Albert Hofmann e Carl Ruck
Il chimico Albert Hofmann ha detto (intervista in bibliografia): "Nella cerchia professionale degli studiosi di antichità greca, è assodato che gli antichi greci usassero una sostanza psicoattiva nel loro culto. Esistono molti riferimenti a una bevanda sacra, il kykeon [ciceone], che veniva somministrata agli iniziandi in seguito a preparativi che duravano una settimana. Dopo aver assunto la pozione, gli adepti avevano, tutti insieme, portentose esperienze mistiche di cui non erano autorizzati a parlare né fornire descrizioni precise"
Lo storico Carl Ruck scrive (p.63): "I greci erano fini intenditori di rappresentazioni drammatiche, ed è improbabile che venissero ingannati da un qualche trucco scenico, anche perché persone di grande intelligenza come il poeta Pindaro o il drammaturgo Sofocle avevano testimoniato dell'immenso valore di ciò che veniva visto ad Eleusi. C'erano anche dei sintomi fisici che precedevano la visione: paura e fremito degli arti, vertigini, nausea e sudore freddo. Poi arrivava la visione: un'immagine emergeva in mezzo a un'aura di luce brillante che balenava all'improvviso attraverso la sala oscura. [...] Queste sono reazioni sintomatiche non di un dramma o di un cerimoniale, ma di una visione mistica; e poiché una tale visione si offriva puntualmente, ogni anno e a migliaia di iniziati, appare evidente l'intervento di un allucinogeno.
La fecondazione dei semi rinnovava, ogni anno, la vita delle colture e della società
Lo storico Carl Ruck scrive (p.65): "Il ratto coniugale o di fanciulle intente a racccogliere fiori è un tema comune della mitologia greca; anche Platone riferisce una versione razionalizzata di storie simili, in cui il compagno della vergine rapita si chiama Pharmaceia, ossia "uso di droghe". Il particolare mito che Platone razionalizza ripercorre infatti la discendenza ierofantica eleusina. Non può esservi alcun dubbio che quello di Persefone sia un "rapimento" indotto da una droga. Questo fatto non è mai stato rilevato dai classicisti, nonostante la sua assoluta prevedibilità rispetto a ciò che sappiamo delle religioni dei popoli agricoltori che precedettero i greci. Questi culti religiosi erano incentrati sulla procreatività femminile e la ciclica morte e rinascita sia delle piante che degli uomini. Lei era la Grande Madre e il mondo intero suo Figlio. L'evento fondamentale di questi culti era il sacro Matrimonio, durante il quale, periodicamente, la sacerdotessa comunicava con il regno degli spiriti che dimoravano nella terra, al fine di rinnovarne l'annuale fecondità nonchè la vita comunitaria che prosperava in superficie"
Lo storico Carl Ruck scrive (p.71): "Il ratto di Persefone a Nisa rappresentava il prototipo di quel primo matrimonio tra i due regni, l'esperienza primigenia della morte. Nel luogo di caccia chiamato Agra, nel mese di febbraio, detto il tempo dei fiori, i candidati alla futura iniziazione a Eleusi sperimentavano in qualche modo la morte di Persefone attraverso la mimesi rituale di quegli eventi dionisiaci. Quest'avvenimento prendeva il nome di "Piccoli Misteri" ed era considerato preliminare alla visione dei "Grandi Misteri", che avrebbero avuto luogo in settembre al tempo della semina autunnale. I Grandi Misteri erano il complemento dei Piccoli, poichè incentrati sulla redenzione invece che sulla morte, sul trionfale ritorno di Persefone dall'Ade con il figlioletto appena nato e concepito durante la sua permanenza in comunione con il regno spirituale"
Il culto era un incitamento alla coltivazione e allo sviluppo dell'agricoltura
Lo storico Carl Ruck scrive (p.73): "Il modello indicato da queste forme di apostolato eleusino suggerisce chiaramente la transizione dalla crescita vegetale spontanea all'arte della coltivazione, sulla quale deve fondarsi la civiltà"
La denominazione corretta dei funghi: non "psichedelici" ma "enteogeni"
Lo storico Carl Ruck insieme a Gordon Wasson, Jeremy Bigwood, Danny Staples e Jonathan Ott scrivono (p.185): "Delle molte parole proposte per descrivere questa classe unica di droghe solo alcune sono sopravvissute all'uso corrente. [...]  Non solo "psichedelico" è una formazione verbale errata, ma è stata così oggetto di connotazioni della cultura pop degli anni Sessanta che è del tutto incongruo parlare di uno sciamano che assume una sostanza "psichedelica". [...] In greco la parola "entheos" significa letteralmente Dio (theos) dentro, ed era usata per descrivere la condizione che segue quando una persona è ispirata e posseduta dal dio che è entrato nel suo corpo. Veniva usato per le crisi profetiche, la passione erotica e la creazione artistica. [...] In combinazione con la radice greca gen-, che denota l'atto del "divenire", questa parola dà come risultato il termine che qui proponiamo: enteogeni."
Nel 396 i Visigoti di Alarico invasero l'Attica distruggendo il telesterion (o fu Teodosio?)
Il botanico Giorgio Samorini scrive (p.20): "Dopo duemila anni di visioni, dopo centinaia di migliaia di visioni (la "Sala delle Visioni" poteva contenere sino a duemila persone per volta) tutto finì. Costantino proibì i culti malamente denominati "pagani", che sarebbe meglio denominare "culti non cristiani", e proibì quindi tutti i culti misterici e di fatto le visioni e il diritto alla visione come esperienza personale diretta"
Un accresciuto stato di coscienza nel cervello umano, causato dal fungo Ergot
Gli esperimenti scientifici sugli effetti degli psichedelici sulla mente umana, negli ultimi anni, si stanno moltiplicando e la giornalista scientifica Sarah Boseley scrive (vedi bibliografia 2016):

La misurazione dell'attività neuronale ha rivelato che le droghe psichedeliche alterano davvero lo stato del cervello, creando un diverso tipo di coscienza. "Vediamo un aumento della diversità dei segnali dal cervello", afferma Anil Seth, dell'Università del Sussex, nel Regno Unito. "Il cervello è più complesso nella sua attività."  Seth e il suo team lo hanno scoperto rianalizzando i dati precedentemente raccolti dai ricercatori dell'Imperial College di Londra. Robin Carhart-Harris e i suoi colleghi avevano monitorato l'attività cerebrale in 19 volontari che avevano assunto ketamina, 15 che avevano l'LSD e 14 che erano sotto l'influenza della psilocibina, un composto allucinogeno nei funghi magici. Il team di Carhart-Harris ha utilizzato set di sensori attaccati al cranio per misurare i campi magnetici prodotti dai neuroni di questi volontari e li ha confrontati con quando ogni persona ha assunto un placebo.
Le modifiche al filtro del talamo, indotte dall'LSD, spiegate da Katrin Preller
Pazienti affetti da ansia o depressione possono ricevere benefici da terapie psichedeliche mirate
Effetti dell'ergot sull'essere umano
La psicologa Elisabeth Hartney (vedi bibliografia 2022), scrive:

È convinzione comune tra le persone che assumono LSD che la droga sblocchi la consapevolezza del proprio inconscio, dando loro accesso ai ricordi repressi del loro passato e rivelando verità nascoste su se stessi e sull'umanità. Mentre molti riferiscono che gli effetti dell'LSD sono profondi, anche spirituali, non ci sono prove che un viaggio acido possa scoprire verità nascoste. Ci sono prove promettenti che supportano l'idea che droghe come l'LSD hanno il potenziale per suscitare cambiamenti nella cognizione che portano a miglioramenti nel benessere psicologico. La ricerca in quest'area continua, ma ogni possibile effetto terapeutico dell'LSD richiede molti più dati. Anche se avere un amico di supporto può aiutarti a far fronte a un brutto viaggio (Trip), anche le persone che hanno esperienza con l'LSD e hanno una formazione in psicoterapia a volte non sono in grado di impedire agli altri di avere una reazione negativa al farmaco. I ricercatori riconoscono che fattori esterni come l'ambiente possono avere un effetto significativo sull'esperienza di una persona con l'LSD.  Ma controllare questi fattori con l'aiuto degli altri non garantisce un esito positivo. Avere un brutto Trip è sempre un rischio con l'uso di LSD.

La neuropsicologa Katrin Preller (vedi bibliografia 2019), scrive:

Gli psichedelici esercitano effetti unici sulla coscienza umana. Il modello del filtro talamico suggerisce che gli effetti principali degli psichedelici possono derivare da deficit di gating, basati su una disintegrazione dell'elaborazione delle informazioni all'interno dei circuiti di feedback cortico-striato-talamo-corticale (CSTC). I nostri risultati confermano le principali previsioni proposte nel modello CSTC e forniscono prove che l'LSD altera la connettività efficace all'interno dei percorsi CSTC che sono stati implicati nel gating delle informazioni sensoriali e sensomotorie alla corteccia. In particolare, l'LSD ha aumentato la connettività effettiva dal talamo alla corteccia cingolata posteriore in un modo che dipendeva dall'attivazione del recettore della serotonina 2A e ha ridotto la connettività effettiva dallo striato ventrale al talamo indipendentemente dall'attivazione del recettore della serotonina 2A. Insieme, questi risultati migliorano la nostra comprensione meccanicistica dell'azione degli psichedelici nella salute e nella malattia. I classici allucinogeni o psichedelici inducono uno stato alterato di coscienza caratterizzato da alterazioni dell'umore, della percezione sensoriale, del pensiero e del senso di sé. Gli psichedelici, quindi, offrono l'opportunità unica di indagare le basi neurofarmacologiche e meccanicistiche della percezione, del pensiero e della coscienza. Tuttavia, nonostante il rinnovato interesse scientifico e clinico per queste sostanze, permangono ancora importanti lacune nelle nostre conoscenze sugli effetti degli psichedelici sul cervello e sul loro meccanismo d'azione farmacologico. Questo modello CSTC suggerisce che il talamo svolge un ruolo chiave nel controllo o nel veicolare le informazioni alla corteccia ed è quindi coinvolto in modo critico nella regolazione della coscienza. Si suggerisce che alterazioni oltre la normale gamma di gating talamico delle informazioni provochino un sovraccarico della corteccia, con stimoli esterocettivi e interocettivi eccessivi che possono alla fine causare l'allargamento sensoriale, le interruzioni cognitive e la dissoluzione dell'ego osservate sia nelle psicosi naturali che nelle droghe in stati alterati di coscienza indotti. Questo modello di talamico-gating è supportato da risultati ottenuti in pazienti schizofrenici che mostrano una maggiore connettività funzionale ed efficace tra il talamo e specifiche regioni corticali del cervello, e studi che mostrano deficit nel gating sensomotorio preattentivo dopo la somministrazione di sostanze psichedeliche. È stato suggerito che il gating talamico sia influenzato da diversi sistemi di neurotrasmettitori. Il blocco dei recettori NMDA, l'aumento della neurotrasmissione dopaminergica o l'eccessiva stimolazione dei recettori 2A della serotonina (5-HT) potrebbero portare a uno squilibrio dei neurotrasmettitori all'interno dei circuiti CSTC, che si traduce in un'apertura del filtro talamico. [il Talamo è la regione cerebrale deputata al filtro delle informazioni sensoriali provenienti dall'ambiente, prima del loro invio alla corteccia cerebrale] Le proiezioni dopaminergiche e serotoninergiche mesostriatali forniscono input allo striato e si ritiene che siano controbilanciate dall'input glutamatergico derivato dalle vie cortico-striatali. Le alterazioni in questi sistemi di neurotrasmettitori possono comportare una ridotta influenza dello striato sul talamo e aprire il filtro talamo.
LSD e visione della realtà
Il chimico Albert Hofmann scrive (p.56): "Per il mondo greco come per noi, i Misteri sono associati a Demetra e Kore, che con Trittolemo rappresentano i famosi progenitori mitici della coltivazione del grano e dell'orzo. [...] è probabile che gli antichi greci abbiano estratto un allucinogeno dall'ergot. Potrebbe essere quello del grano o dell'orzo, o mediante una via più semplice come quella di usare l'ergot che cresce sulla comune erba selvatica Paspalum."
Il chimico Albert Hofmann scrive (p.55): "La celebre pianura di Rari era adiacente ad Eleusi, e questo potrebbe aver portato a scegliere quel sito in particolare per la locazione del tempio di Demetra e per lo sviluppo di potenti miti. [...] Ma quali tipi di ergot [parassiti allucinogeni di segale, grano e orzo] erano accessibili agli antichi greci? Là non cresceva segale ma grano e orzo, e sappiamo che la Cleviceps purpurea prospera su entrambi. [...] La separazione degli agenti allucinogeni mediante una semplice idrosoluzione dagli alcaloidi non solubili ergotamina ed ergotossina rientrava facilmente nel novero delle facoltà di cui disponevano i primi abitanti della Grecia".
L'intervista di Stanislav Graf ad Albert Hofmann, scopritore dell'LSD
Nel 1984, a Esalen in California lo psichiatra Stanislav Grof intervistò il chimico Albert Hofmann. L’intervista (vedi bibliografia Vanni Santoni 2021), molto accurata e interessante, merita di essere letta nella sua interezza perchè riporta le diverse esperienze che Hofmann fece per provare su di se le varie sostanze psichedeliche. Essa venne originariamente pubblicata nel 2002.
Aldous Huxley e la sua esperienza con le droghe psichedeliche (mescalina)
Aldous Huxley e le droghe
Huxley aveva da sempre mostrato un vivo interesse per le sostanze in grado di plasmare la mente, e fin dagli anni Trenta tenne conferenze e scrisse articoli su di esse. Quando agli occhi di tutti le droghe erano solo o stimolanti (cocaina, caffè, tabacco ecc.) o narcotici (oppio, morfina ecc.), Huxley già parlava e scriveva di funghi allucinogeni e di sciamani siberiani. In uno dei suoi romanzi più famosi, Il Mondo nuovo, descrisse una potente droga futuristica il soma, dal nome del mitico enteogeno vedico.
Il ritorno di Giuditta a Betulia (Sandro Botticelli)
Sotto l'effetto della mescalina "Nella gonna di Giuditta, nei drappeggi del suo abito Huxley scorge la vera potenza artistica e il genio celato del Botticelli. Si meraviglia di come per tutto il suo tempo ha osservato le cose perlopiù con l’occhio superficiale e utilitarista, l’occhio sistematico e razionale abituato a concettualizzare con l’imperativo di non destrutturare la semplicità delle cose in Bellezza"
Huxley era affetto da un tumore alla lingua allo stato terminale. Alla morte dello scrittore, avvenuta con un'iniezione di LSD che egli stesso richiese alla moglie, scrive Raffaella De Santis: "Huxley non poteva immaginare Twitter, né un Trump o un Salvini dalla vocazione social, ma in effetti già ne parlava. Nella sua distopia, pur nei toni moraleggianti, si annidavano spettri che sembrano riaffacciarsi. Primo fra tutti la paura dell'altro, del "diverso" che torna ad essere "selvaggio".
L'esperienza trascendentale di Huxley con la mescalina
La mescalina libera Huxley dalla camicia di forza delle considerazioni utilitaristiche, dei giudizi prestabiliti – e quindi dei pregiudizi – della morale, della presunzione, dell’autoaffermazione e di tutte quelle nozioni che “intrappolano” l’uomo in una realtà meschina e di scarso rilievo spirituale. L’individuo è teso a una costante ricerca di una scappatoia per evadere dalla grigia realtà che lo accoglie ogni mattina appena sveglio. L’alcol principalmente, seguito dalle droghe (sigarette incluse), rappresentano le scappatoie per tentare una vana e breve fuga dal mondo dell’Io, e planare con la mente e coi sensi nel paradisiaco mondo del Non-Io.
La mescalina agisce per sottrazione. Più specificatamente: se da un lato spalanca le porte della percezione consentendo di vedere ogni cosa per come la si dovrebbe vedere, dall’altro agisce come “restringente”, sbarra le porte alle relazioni umane e alle normali vicende della vita. “Questa partecipazione alla manifesta gloria delle cose non lasciava posto, per così dire, agli interessi ordinari e necessari dell’esistenza umana, soprattutto agli interessi relativi alle persone”
Aldous Huxley e le droghe
Sul rapporto di Huxley con le droghe scrive Paolo Bonsignore (vedi bibliografia 1996):

Il 6 maggio 1953, sotto il controllo medico del Dott. Humphrey Osmond, Huxley assunse per la prima volta 400 mg. di solfato di mescalina al fine di registrare le reazioni a questa sostanza e gli effetti prodotti sulla mente. Tutto il dialogo tra Huxley e il dottore venne registrato su nastro magnetico. L’esperienza fu fondamentale, per l’autore. Egli era da tempo affascinato dalla possibilità di alterare gli equilibri chimici del cervello attraverso sostanze allucinogene, come dimostra la sua considerazione del 1931 a proposito di un libro di un farmacologo tedesco: “ho trovato grande interesse nel leggere la curiosa storia dell’assunzione delle droghe, e mi sembra uno dei capitoli più significativi della storia naturale dell’essere umano”.  
Il commento di Huxley a questa prima assunzione di mescalina fu: “How absolutely incredible”, dopodiché cominciò a descrivere l’esperienza “in diretta”: “...non sto vedendo un fiore come se fosse una cosa estranea o strana, sto vedendo cosa Adamo ha visto il mattino della sua creazione: il miracolo, momento per momento, della nuda esistenza”. In un’altra lettera agli editori Chatto & Windus scrive: “E’ senza dubbio la più straordinaria e significativa esperienza disponibile per l’essere umano, questa Beatifica Visione; e ti apre ad una moltitudine di problemi filosofici, attraverso luci intense e innalza ogni sorta di domanda nel campo dell’estetica, della religione, della teoria della conoscenza...”. L'assunzione di allucinogeni era dunque, per lui, uno stimolo alla meditazione e alla speculazione filosofica, non costituì mai una fuga né una debolezza, e questa sua esperienza viene ritrovata tale e quale in Island [L'isola]. Ufficialmente sembra che Huxley si sia sottoposto a circa 12 esperimenti con diversi allucinogeni, ma la traduttrice dei suoi testi in italiano, la Dott. Floriana Bossi, che ho intervistato in data 10 marzo 1996 a Torino, sostiene che Huxley stesso avesse dichiarato un’assunzione molto più frequente.
Le porte della percezione
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La giornalista scientifica Natalie Wolchover (vedi bibliografia 2011), scrive:

Come con altre persone che possiedono un QI elevato, è probabile che il cervello di Einstein fosse altamente integrato, con molti percorsi che collegavano regioni lontane. Percorrere quei percorsi lunghi e tortuosi, tuttavia, richiedeva un'enorme quantità di energia, al punto che il cervello della persona media semplicemente non costruisce molti di questi percorsi. "L'idea di base è che il cervello umano [medio] rappresenta una sorta di compromesso tra la riduzione al minimo dei costi e la massimizzazione dell'efficienza", ha affermato Edward Bullmore.
"Turn on, tune in, drop out" ("Accenditi, sintonizzati, abbandonati")
Lo psichiatra Timothy Leary, dopo una prestigiosa carriera accademica che si concluse all'Università di Harvard, fu allontanato dall'insegnamento perché teorizzava l'uso del LSD come strumento per ampliare la "percezione" e la "coscienza". Fu l'ispiratore del "movimento hippie", del genere letterario "cyberpunk" e di molti poeti della "beat-generation". Il suo motto finale fu: "Turn on, tune in, drop out", per approfondire andare alla vita di Tim Leary (vedi bibliografia ):

E’ un concetto che mi ha insegnato Marshall McLuhan. Il significato è semplice: "Turn on" significa attivare la divinità o il grande spirito che è in ognuno di noi. Da migliaia di anni tutti i filosofi ripetono qualcosa di simile, accendi la spiritualità che è in te. "Tune in" significa che una volta che sei attivato spiritualmente e sei pronto per tornare in mezzo agli altri, devi trovare un mezzo per manifestare la tua nuova consapevolezza: dipingi, scrivi, suona qualcosa che sia in grado di esprimere la tua personalità. "Drop out" non significa una sorta di isolamento dovuto al consumo di marijuana ascoltando rock, ma un invito a cambiare la vita. Significa fare più cose possibili entrando ed uscendo dalla realtà
Ma se alcol e droghe possono originare una seria dipendenza, al contrario, la mescalina non induce il consumatore a tornare  da lei con bramosia e malessere tradotto in bisogno fisico. Secondo la peculiare visione di Huxley, sostanze allucinogene come la mescalina meriterebbero di essere riconosciute come i prodotti “ideali” per soddisfare l’irrefrenabile smania di trascendenza dell’uomo. Calpestata da alcol e sigarette, figli di un sistema manovrato dalla macchina capitalistica, la mescalina è tutt’oggi ancora poco conosciuta e quasi per nulla integrata a favore della ricerca in ambito clinico e dei meccanismi puramente sociali e di svago “didattico
Qual è il messaggio dei Misteri Eleusini per il mondo odierno?
Albert Hofmann scrive nel libro "La strada per Eleusi" (pp.191-192): "La grande importanza e la lunga durata dei Misteri indicano che essi rispondevano a una profonda necessità, a un anelito dell'anima. Se adottiamo il punto di vista di Nietzsche, lo spirito greco era caratterizzato da una consapevolezza della realtà divisa dalla sua origine. La Grecia fu la culla di un'esperienza di realtà in cui l'Io si sentiva separato dal mondo esterno. Qui, la separazione cosciente dell'individuo dal suo dall'ambiente si sviluppò prima che in altre culture. Questa visione dualistica del mondo, che il medico e scrittore tedesco Gottfried Benn ha caratterizzato come "destino nevrotico europeo", ha avuto un ruolo decisivo nel corso della storia spirituale europea ed è ancora pienamente operativa nel mondo occidentale".
Si pensa che un fungo allucinogeno abbia avuto un enorme impatto su alcune delle culture attuali per almeno quattromila anni e viene ritenuto da alcuni alla radice dell'origine di alcune delle religioni odierne. Nel 1968, Gordon Wasson avanzò il concetto che questo fungo fosse la "pianta" che veniva chiamata Soma, nel suo libro "Soma, Divine Mushroom of Immortality". Wasson credeva che il Soma fosse il fungo utilizzato nelle cerimonie religiose, oltre 4000 anni fa, prima dell'inizio della nostra era cristiana, dalle persone che, in India, si definivano "ariani". Wasson credeva anche che le proprietà allucinogene dell'Amanita muscaria fossero la causa dell' "estasi" descritta nel Rig Veda, il libro sacro degli indù.
Conclusioni (provvisorie): Gli psichedelici provocano effetti sull'attività cosciente determinando una maggiore "chiarezza mentale", che venne sperimentata per due millenni a Eleusi, e che ha favorito la visione dualista del mondo
I funghi magici furono di moda negli anni Sessanta diventando uno dei simboli della cultura Hippie. Ma, in realtà, i funghi avevano conquistato la cultura antica greca durante i riti che venivano svolti annualmente a Eleusi, un sito posto a una ventina di chilometri da Atene. Un evento che si è svolto per quasi duemila anni prima di essere interrotto dall'affermazione cristiana nel mondo romano. Eleusi è stata la sede di un precursore di quelli che oggi chiamiamo "Festival" culturali e che hanno influenzato milioni di persone dell'epoca. L'etnomicologo Gordon Wasson scrive: "Quando l'uomo emerse dal suo passato brutale, migliaia di anni fa, ci fu una fase nell'evoluzione della sua consapevolezza che coincise con la scoperta di un fungo (o di una pianta superiore?) dalle proprietà miracolose: fu per lui una rivelazione, un vero e proprio detonatore per la sua anima, capace di suscitare i più elevati sentimenti di timore e riverenza, di gentilezza e amore che l'umanità possa raggiungere. Gli è concesso di vedere ciò che l'occhio mortale non può vedere. Quanto saggi furono i greci nel proteggere questo Mistero, e la somministrazione di quella pozione, con il segreto e la sorveglianza! Ciò che oggi è considerata una semplice droga, una triptamina o un derivato dell'acido lisergico, era per loro un miracolo prodigioso capace di ispirare poesia, filosofia e religione". Ciò che agli albori della cultura greca, ma anche di altre antiche civiltà come quella induista, non si sapeva era che la maggior parte delle colture mediterranee vengono parassitate da un fungo che contiene degli alcaloidi allucinogeni. Questi funghi hanno provocato in passato epidemie che hanno portato alla morte migliaia di persone (La farmacista Ilaria Randi scrive: "L'ergotismo è un'intossicazione nota già dal Medioevo. Infatti, in questo periodo vi furono diverse epidemie di ergotismo provocate dall'ingestione di farine contaminate dalla Claviceps Purpurea. L'ergotismo, oltre a dare origine a manifestazioni fisiche, spesso e volentieri provocava anche sintomi psichici, come le allucinazioni. Per tale ragione, questa "malattia" - di cui non si conoscevano le cause scatenanti - era spesso associata alle forze maligne, alla stregoneria e al demonio). Oggi, nelle colture  di orzo, grano, segale, ecc. i funghi non crescono più per effetto degli antiparassitari. I greci impararono a estrarre dai funghi una pozione non letale (è probabilmente questo il vero segreto!) che provocava effetti allucinogeni. Si era allora nella prime fasi di sviluppo dell'agricoltura ed essi avevano bisogno di creare un culto che ne favorisse l'adozione. Il culto venne costruito intorno alle figure della Dea Demetra (Cerere per i romani), madre della Terra, e della figlia Persefone (Proserpina per i romani), che essa aveva avuta da Zeus. Il mito venne costruito per simboleggiare l'alternanza delle stagioni, dalla morte invernale al risveglio primaverile che ridà inizio al ciclo vitale: nei quattro mesi invernali Persefone dimora sotto terra, richiamata nell'Ade, e insieme a lei dorme il mondo della natura; ma quando la dea risale alla luce del sole, nelle stagioni della primavera e dell'estate, avviene il passaggio dall'Oltretomba alla vita, che si rinnova ogni anno. La Treccani scrive: "Nei misteri eleusini, celebrati nella città sacra di Eleusi, vicino ad Atene, si metteva in scena, ogni anno, nel periodo tra settembre e ottobre, quando si semina il grano, il ritrovamento di Persefone da parte di Demetra: una grande e solenne processione, partita da Atene, giungeva in piena notte, con le fiaccole accese, al santuario e alla grotta sacra dove si diceva vi fosse un accesso al mondo dei morti. Qui, solo coloro che erano stati ‘iniziati’ ai misteri, potevano finalmente compiere una cerimonia che è rimasta segreta fino a oggi, e che era probabilmente legata all’idea della fecondità e anche dell’immortalità dell’anima." I Misteri di Eleusi rappresentano probabilmente una chiave di accesso allo sviluppo della cultura greca, e quindi dell'intera cultura occidentale, perchè a Eleusi parteciparono i principali filosofi e drammaturghi del tempo (Platone, Socrate, Aristotele, Sofocle, Euripide, Eschilo, Aristofane e molti altri). Ciò che oggi si conosce dell'effetto degli alcaloidi presenti nei funghi enteogeni che venivano somministrati a Eleusi, è che essi provocano, nella mente umana, un'incredibile espansione dell' Io cosciente. Esperimenti neuroscientifici sono stati condotti negli ultimi vent'anni sugli effetti che LSD provoca nel cervello umano e ciò che è emerso preliminarmente, come scrivono la neuropsicologa Katrin Preller e i suoi colleghi: "c'è l'ipotesi che gli psichedelici alterino la capacità del talamo di controllare o bloccare il flusso di informazioni alla corteccia. Il talamo è la parte centrale del diencefalo contenente cellule relè che proiettano alla corteccia. Il talamo porta anche l'input principale alla corteccia dalle aree sottocorticali e probabilmente tutte le regioni della corteccia ricevono input dal talamo. Svolge anche un ruolo chiave in varie teorie neurobiologiche della coscienza, suggerendo che l'attività neurale nei circuiti talamo-corticali dà origine all'esperienza cosciente. Durante il sonno, la sedazione e l'anestesia, la connettività talamo-corticale è ridotta, mentre il trasferimento di informazioni dal talamo alla corteccia è massimo durante gli stati che richiedono livelli elevati di attenzione sostenuta. [...] L'LSD non provoca un'inondazione corticale indifferenziata come prima ipotizzato nel modello, ma porta piuttosto a un modello di aumento del flusso di informazioni verso particolari aree della corteccia mentre la connettività talamica con altre aree corticali è ridotta nello stato di riposo. Ciò potrebbe spiegare gli effetti soggettivi apparentemente paradossali spesso riportati negli stati alterati di coscienza indotti da psichedelico che sono caratterizzati da un aumento dell'eccitazione nonché da un'esperienza onirica, cognizione alterata ma allo stesso tempo segnalata chiarezza mentale percepita ed effetti simil-psicotici combinati con esperienze felici" . Pare dunque che gli psichedelici provochino effetti sull'attività cosciente determinando una maggiore "chiarezza mentale". Nel 1953 questa chiarezza mentale venne sperimentata anche dallo scrittore Aldous Huxley, che fece delle esperienze con la mescalina, estratta dal peyote (un cactus messicano che produce lievi effetti allucinogeni), e scrisse in seguito il libro "Le porte della percezione", nel quale riportò le sue riflessioni sull'esperienza farmacologica e il suo significato per l'arte e la religione. Qual è il messaggio dei Misteri Eleusini per il mondo odierno? Albert Hofmann scrive nel libro "La strada per Eleusi" (pp.191-192): "La grande importanza e la lunga durata dei Misteri indicano che essi rispondevano a una profonda necessità, a un anelito dell'anima. Se adottiamo il punto di vista di Nietzsche, lo spirito greco era caratterizzato da una consapevolezza della realtà divisa dalla sua origine. La Grecia fu la culla di un'esperienza di realtà in cui l'Io si sentiva separato dal mondo esterno. Qui, la separazione cosciente dell'individuo dal suo dall'ambiente si sviluppò prima che in altre culture. Questa visione dualistica del mondo, che il medico e scrittore tedesco Gottfried Benn ha caratterizzato come "destino nevrotico europeo", ha avuto un ruolo decisivo nel corso della storia spirituale europea ed è ancora pienamente operativa nel mondo occidentale"
per scaricare le conclusioni (in pdf):
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    Pagina aggiornata il 25 maggio 2023

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