Bravo! So then God reproaches us.
- Tendenza a mentalizzare (è la capacità, indice di salute mentale, di concepire stati mentali inconsci e consci in se stessi e negli altri)
- Dualismo mente-corpo (è la sensazione che esistano entità le quali, per esprimersi, possano fare a meno di un corpo fisico; questa sensazione ha come conseguenza la credenza nell'immortalità della mente)
- Pensiero teleologico (è la credenza che le cose esistano per uno scopo e che questo implichi l'esistenza di un creatore)
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- Tendenza a mentalizzare (è la capacità, indice di salute mentale, di concepire stati mentali inconsci e consci in se stessi e negli altri)
- Dualismo mente-corpo (è la sensazione che esistano entità le quali, per esprimersi, possano fare a meno di un corpo fisico; questa sensazione ha come conseguenza la credenza nell'immortalità della mente)
- Pensiero teleologico (è la credenza che le cose esistano per uno scopo e che questo implichi l'esistenza di un creatore)
- le evidenze scientifiche mostrano una correlazione inversa tra intelligenza e fede religiosa?
- la correlazione inversa tra intelligenza e religiosità corrisponde a differenze nel "fattore g" (intelligenza generale)?
- la correlazione inversa tra intelligenza e religiosità esiste in nazioni diverse?
il modo più esatto di pensare un'intelligenza è quella di concepirla come un potenziale: di un individuo che possiede un'intelligenza si può dire che non c'è nessuna circostanza che gli impedisca di usarla
queste intelligenze sono finzioni - nel migliore dei casi finzioni utili - per parlare di processi e abilità che (come il resto della vita) formano un continuo
un individuo può perdere per intero i lobi frontali diventando nel corso di questo processo una persona radicalmente diversa, ormai incapace di manifestare qualsiasi iniziativa o di risolvere nuovi problemi, e continuare ciononostante a presentare un IQ vicino al livello del genio
Don't worry: it will pass: when you grow up you will feel foolish.
- le persone intelligenti sono meno disponibili a essere conformisti, ed è quindi più probabile che resistano ai dogmi
- le persone intelligenti tendono ad adottare uno stile di pensiero analitico (anzichè intuitivo), che contrasta le credenze religiose
- la religiosità produce benefici psicologici (autocontrollo, autoregolazione, automiglioramento, attaccamento sicuro) che, però, vengono forniti anche dall'intelligenza, quindi le persone intelligenti possono fare a meno di rivolgersi ai dogmi religiosi per fruirne
(Cliccare per andare alla fonte)
In una ricerca condotta dal PEW Reseach Center nel 2008 in USA (ved. bibliografia), le persone intervistate rispondendo alla domanda "l'evoluzione è la migliore spiegazione sull'origine della vita umana?" hanno dato le seguenti risposte (differenziate per credo religioso):
La tabella completa si trova alla pag. 95 del seguente report PDF: U.S. Religious Landscape SurveySI 48% (Totale) (Cattolici 58%, Protestanti 35%, Ebrei 77%, Musulmani 45%, Buddisti 81%, Atei e agnostici 72%)
NO 45% (Totale) (Cattolici 35%, Protestanti 58%, Ebrei 17%, Musulmani 51%, Buddisti 14%, Atei e agnostici 22%)
NON SO 7% (Totale) (Cattolici 7%, Protestanti 7%, Ebrei 5%, Musulmani 3%, Buddisti 5%, Atei e agnostici 6%)
Unfortunately I stayed here.
La nozione di "verità", nel senso di qualcosa che può essere "conosciuto", è anch'essa antitetica rispetto alla scienza. Nella religione la verità è la verità, punto e basta. In campo scientifico, il massimo che possiamo fare è escogitare una soluzione provvisoria che potrebbe un giorno essere smentita da un'altra soluzione in grado di spiegare meglio più fenomeni, a prescindere da quanto tale scenario possa sembrare oggi inverosimile. Infine, l'idea che la scienza veneri qualcosa come se fosse il suo "Dio" è francamente inquietante, perchè sembra dire che gli scienziati, lungi dall'essere impegnati in un esame obiettivo della realtà naturale, cercano di sostituire una religione con un'altra.
La religione è più semplice da capire della scienza, perlomeno se ci limitiamo ai grandi monoteismi, che sono tutti basati su testi sacri. In questo tipo di religioni la verità contenuta nelle scritture viene vista come assoluta e impenetrabile al dubbio. Se le scritture dicono, nella Genesi, che Dio ha creato il mondo in sette giorni, allora, per un sostenitore della Genesi, è andata effettivamente così, fine della storia. La scienza non potrebbe essere più lontana da questo atteggiamento. Essa ha a che fare non con la verità ma con il dubbio; non con la conoscenza, ma con l'ignoranza; non con realtà rivelate, ma con incertezze. Sarebbe davvero un bene se più scienziati (e tutti i giornalisti) fossero consapevoli delle differenze tra scienza e religione.
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Pascal Boyer (2001), Religion explained - The evolutionary origins of religion thought (PDF) [2422 citazioni] - testo completo in inglese
Howard Gardner, Multiple Intelligences - Diversi documenti in inglese sulle intelligenze multiple
- Miron Zuckerman, Jordan Silberman, Judith A. Hall (2013), The Relation Between Intelligence and Religiosity: A Meta-Analysis and Some Proposed Explanations (PDF) [94 citazioni]
- Test Preliminare d'intelligenza per accedere al Mensa
- Stephanie Dawson (2013), 12 Interesting Facts About IQ - PositiveMed
- Quale Quoziente di Intelligenza serve per entrare nel Mensa?
- Michael E. McCullough, Brian L. B. Willoughby (2009), Religion, Self-Regulation, and Self-Control: Associations, Explanations, and Implications [593 citazioni]
- Will M. Gervais, Ara Norenzayan (2012), Analytic Thinking Promotes Religious Disbelief (PDF) [213 citazioni]
- Tomas Chamorro-Premuzic (2013), Why Are Religious People (Generally) Less Intelligent?
- Satoshi Kanazawa (2010), Why Liberals and Atheists Are More Intelligent (PDF) [180 citazioni]
- Henry Gee (2016), Scienza e religione: verità e dubbio - Micromega Almanacco della Scienza
- Gary J. Lewis, Stuart J. Ritchie, Timothy C. Bates (2011), The relationship between intelligence and multiple domains of religious belief: Evidence from a large adult US sample (PDF) [61 citazioni]
- Richard Lynn, John Harvey, Helmuth Nyborg (2000), Average intelligence predicts atheism rates across 137 nations (PDF) [156 citazioni]
- Richard Lynn, Tatu Vanhanen(2006), IQ and Global Inequality
Pagina aggiornata il 27 novembre 2023