Ho suggerito una metafora diversa [da quella del romanzo 1984 di Orwell] per cogliere il problema - Il processo di Franz Kafka, che raffigura una burocrazia con scopi imperscrutabili che utilizza informazioni sulle persone per prendere decisioni importanti su di loro, ma nega alle persone la possibilità di sapere in che modo le informazioni su di loro sono usate. I problemi catturati dalla metafora di Kafka sono di tipo diverso rispetto ai problemi causati dalla sorveglianza. Spesso non provocano inibizione o freddezza. Essi sono invece problemi di elaborazione informazioni, uso o analisi dei dati, piuttosto che di raccolta informazioni. Essi influenzano i rapporti di forza tra le persone e le istituzioni dello Stato moderno.
Secondo Zuboff aziende come Google stanno costruendo un nuovo ordine economico la cui materia prima è l'esperienza della vita umana. Qualsiasi cosa facciamo vale come fonte di dati che servono non solo ai fini economici, ma a trasformare la vita stessa, secondo un meccanismo senza fine. Se un comportamento non è conveniente al conto economico di una compagnia di assicurazione, dati e prezzi permetteranno di dissuadere l'utente.
Su internet la distruzione della privacy avviene a opera dei guardiani algoritmici che dirigono la nostra ricerca di informazioni su Internet, e ci impongono risultati di ricerca selezionati per noi, oltre a profilare per scopi commerciali la nostra identità. L'algoritmo che seleziona per noi le notizie che più possono interessarci apparentemente è un vantaggio ma danneggia il senso civico perchè le "questioni importanti alla base della vita sociale sono la ragion d'essere della democrazia" e potrebbero essere fuori dal radar dei nostri interessi "personali", e in tal modo non le incontreremmo mai. Eli Pariser, nel libro "Il Filtro", spiega come le ricerche che ognuno di noi fa su un qualsiasi motore siano condizionate dalle precedenti ricerche fatte dal nostro indirizzo IP e memorizzate dal motore. Per avere dei risultati non influenzati dalle nostre ricerche passate è indispensabile dotarsi di un software per la navigazione anonima.
Per approfondire tecnicamente questo aspetto vedere articolo di Eckersley in bibliografia.
Se non si vuole navigare in modo anonimo è consigliabile, come misura minima, cancellare i cookie e flash cookie che durante la navigazione vengono memorizzati nel browser. Riguardo ai normali cookie è opportuno impostare le opzioni della privacy sul browser che si impiega in modo da impedirne la memorizzazione (ad eccezione dei siti ai quali lo si vuole permettere). Una guida per disattivare la memorizzazione dei cookie su diversi tipi di browser è disponibile qui. Riguardo ai flash cookies si consiglia di installare un software gratuito di uso più generale, CCleaner, e selezionare la rimozione dei flash cookies in Applicazioni-Multimedia-Adobe Flash Player.
Una delle reti più usate per anonimizzare la navigazione, anche nei paesi dove vige la censura, è la rete Tor. Io consiglio l'uso del Tor Browser Bundle che può essere scaricato qui. A differenza di qualche anno addietro nell'uso della rete Tor la navigazione avviene alla stessa velocità di quella normale. L'uso di Tor si è intensificato a seguito del Datagate e delle rivelazioni di Edward Snowden sul vasto programma di intercettazioni messo in piedi dalla National Security Agency statunitense (NSA). A seguito di tali rivelazioni si è verificato un raddoppio (da 600.000 a 1.2 milioni) degli utenti che quotidianamente accedono alla rete Tor, come mostrato nella chart a fianco.
Privoxy è un proxy per i protocolli http e https che ci aiuta a difendere la nostra privacy durante la navigazione. Privoxy è un “web proxy” ovvero un software che si interpone tra client e server inoltrando le comunicazioni tra i due e filtrandole: il PC client si connette quindi alla rete non in maniera diretta, ma attraverso, appunto, questo strumento. I proxy possono essere utilizzati per varie ragioni che vanno dall’aggiramento di particolari restrizioni alla fruizione di particolari servizi, dalla necessità di connettersi a particolari server inaccessibili in maniera diretta alla – come nel caso di Privoxy – navigazione in modo anonimo e sicuro. Si tratta di un software estremamente potente che permette una configurazione estremamente accurata delle proprie regole, ma che anche nella sua configurazione più semplice dimostra la sua efficacia. La guida per l'installazione di privoxy è disponibile qui. È bene precisare però che per garantire un corretto anonimato sul web sarebbe auspicabile integrare Privoxy con Tor: dato che Privoxy di per sé è assolutamente inadatta a garantire un anonimato assoluto.
Un'alternativa comoda, ma non altrettanto efficace, all'uso della rete Tor è l'impiego del motore DuckDuckGo che non filtra le ricerche dei singoli utenti, ma ovviamente, non ha la stessa efficacia del motore google utilizzabile su Tor. Le differenze tra i due motori, in merito alla tracciatura degli utenti sono qui descritte.
Secondo un test condotto nel febbraio 2013 Google rimane il miglior motore di ricerca rispetto a Bing, DuckDuckGo e Blekko.
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Daniel J. Solove (2007), “I’ve got nothing to hide” and other misunderstandings of privacy (PDF) [375 citazioni]
Holman W. Jenkins Jr (2010), Google and the Search for the Future
Alexis Ternoy (2016), Eli Pariser’s Filter Bubble is Now 5 Years Old…Have We Popped it Yet?
Evgeni Morozov, Il mercato della privacy - 6 settembre 2013 Internazionale - Articolo sulla privacy in vista della futura proliferazione di dispositivi mobili (Internet delle cose)
Evgeni Morozov, The real privacy problem - 22 ottobre 2013 MIT TEcnology Review - Articolo sul rapporto tra privacy e democrazia
Carmine Saviano (2015), Morozov, il lato oscuro della rete: "Il prezzo che paghiamo è invisibile: la nostra privacy" - La Repubblica
- Privacy, identità digitali e cookies. Preoccupazione del Garante che avvia consultazione - Articolo sintetico sui cookie e sulla nuova normativa che ne regola l'uso
- Cookie e Riforma Europea - Articolo che descrive i vari tipi di cookie e le norme per mettere in regola i siti web
- 20 cose che ho imparato sui browser e il web - Guida Google sul web e sulla privacy
2013 Internet Browser Software Product Comparisons - Classifica dei migliori browser 2013
- Permessi delle applicazioni Android: come proteggersi dalle app troppo invasive - 2013
- Per installare Tor come add-on Chrome
- Peter Eckersley (2014), How Unique Is Your Web Browser? (PDF) Electronic Frontiers Foundation [428 citazioni]
- 15 Must Have Online Privacy and Security Gadgets - AppMarsh - 15 dispositivi per proteggere la propria privacy
- Sangeeta Kumari, Shailendra SinghA (2015), Critical Analysis of Privacy and Security on Social Media (PDF)
- Carlo Bastasin (2019), Siamo tutti sorvegliati speciali - Sole24Ore
Pagina aggiornata il 16 maggio 2021