La conquista dei diritti (umani, politici, sociali)
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L'economista Emanuele Felice, nel suo libro "La conquista dei diritti scrive (pp.12-13): "I diritti e i doveri non esistono 'in natura'. Li abbiamo creati noi. Mossi da un principio di giustizia che è caratteristico della specie umana. La politica che può realizzare questo progressivo ampliamento, e questo connubio, è quella che riesce a mettere insieme, anzi a fondere, tre grandi sistemi di pensiero della nostra epoca: il liberalismo, il socialismo e l'ambientalismo. Beninteso, sono ideologie che perlopiù negli ultimi due secoli, si sono contrapposte, spesso si sono combattute, anche aspramente (specie le prime due, quelle con più passato). Ma nondimeno hanno saputo anche collaborare, con risultati notevoli, in termini di benessere e di incontro tra diritti e doveri (di nuovo, specie le prime due; finora almeno). Vedere queste tre ideologie come contrapposte e anche inconciliabili, propendere per l'una a scapito delle altre due è legittimo, ed è stato fatto e ancora lo si fa. Ma è altrettanto legittimo, argomenterò, volerle considerare come complementari, nel senso che 'si completano' a vicenda. Il terreno su cui si completano è proprio quello del connubio tra diritti e doveri."
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COSTITUZIONE ITALIANA: La Costituzione italiana riconosce ai cittadini una serie di diritti civili, diritti economico-sociali e diritti politici. I diritti civili vengono definiti 'diritti di libertà' e si suddividono in libertà individuali (ad es., la libertà personale) e libertà collettive (ad es., libertà di associazione). I diritti economico-sociali comprendono la proprietà privata, il diritto al lavoro, il diritto all'istruzione, alla salute ecc. I diritti politici garantiti sono il diritto di elettorato attivo e passivo, il diritto di petizione, il diritto di accesso agli uffici pubblici.
Punti di riflessione
La persona umana non è un individuo avulso dalle relazioni sociali e ambientali, ma un animale sociale, che - in termini generali - trova nelle relazioni con altre persone, con gli individui delle altre specie senzienti, e con l'ambiente e il mondo in senso più lato, una sua piena realizzazione: la sua felicità, per quanto sfuggente possa apparire questo termine. (Emanuele Felice p.13 del libro "La conquista dei diritti")
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“Quello che è l’opportunismo per gli uni è una democrazia per gli altri”. Questa massima di Ralf Dahrendorf, uno dei più importanti sociologi del XX secolo, viene usata spesso per descrivere oggi il populismo. Mai come oggi è diventato complicato descrivere valori e idee che confluiscono in questo che è oggi anche movimento politico. (Infodata 2019)
L'indice di democrazia del mondo viene calcolato ogni anno
Il Democracy Index ogni anno misura lo stato della democrazia in 167 Paesi. E’ calcolato dal settimanale The Economist. Più nello specifico se ne occupa Intelligence Unit una divisione dell’Economist che si concentra su analisi sul mondo degli affari e dei governi. Nel 2019 22 Paesi nel mondo sono stati classificati come “democrazie complete”. In classifica troviamo Norvegia (9.87), Islanda (9.58) e Svezia (9.39), mentre i valori più bassi sono quelli di Corea del Nord (1.03), Repubblica Democratica del Congo (1.13) e Repubblica Centrafricana (1.32).
Il Populismo sta avanzando in Europa
(Infodata 2019) Appare evidente che il populismo stia prendendo sempre più piede all’interno dell’Europa passando da poco più del 10% di voti (10,7 per l’esattezza) nel 1980 ad oltre il 22% (22,3) dello scorso anno.
Se all’inizio degli anni ’80 il fenomeno sembrava avere una tendenza decisamente più vicina alla sinistra, come dimostra il 9,6% paragonato al solo 1,1% della destra, a partire dagli anni ’90 c’è stata un’inversione piuttosto evidente che già sul finire dello scorso millennio vedeva una suddivisione piuttosto equa (5,7% per la sinistra, 6,1% per la destra) fino a diventare poi una prerogativa principalmente di destra, figlia di una preferenza elettorale più che doppia rispetto alla controparte (15,4% contro 6,9%).
I diritti e i doveri non esistono 'in natura'. Li abbiamo creati noi. Mossi da un principio di giustizia che è caratteristico della specie umana. La politica che può realizzare questo progressivo ampliamento, e questo connubio, è quella che riesce a mettere insieme, anzi a fondere, tre grandi sistemi di pensiero della nostra epoca: il liberalismo, il socialismo e l'ambientalismo
Conclusioni (provvisorie): la Costituzione italiana riconosce una serie di diritti civili, diritti economico-sociali e diritti politici.
L'economista Emanuele Felice, nel suo libro "La conquista dei diritti scrive (pp.12-13): "I diritti e i doveri non esistono 'in natura'. Li abbiamo creati noi. Mossi da un principio di giustizia che è caratteristico della specie umana. La politica che può realizzare questo progressivo ampliamento, e questo connubio, è quella che riesce a mettere insieme, anzi a fondere, tre grandi sistemi di pensiero della nostra epoca: il liberalismo, il socialismo e l'ambientalismo. Beninteso, sono ideologie che perlopiù negli ultimi due secoli, si sono contrapposte, spesso si sono combattute, anche aspramente (specie le prime due, quelle con più passato). Ma nondimeno hanno saputo anche collaborare, con risultati notevoli, in termini di benessere e di incontro tra diritti e doveri (di nuovo, specie le prime due; finora almeno). Vedere queste tre ideologie come contrapposte e anche inconciliabili, propendere per l'una a scapito delle altre due è legittimo, ed è stato fatto e ancora lo si fa. Ma è altrettanto legittimo, argomenterò, volerle considerare come complementari, nel senso che 'si completano' a vicenda. Il terreno su cui si completano è proprio quello del connubio tra diritti e doveri."
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Bibliografia (chi fa delle buone letture è meno manipolabile)
- Luca Tremolada (2020), Democracy Index: solo il 5,7% delle popolazione mondiale vive in democrazie “complete - Il Sole 24Ore 10 agosto 2020
- Infodata (2019), Cosa dice l’Authoritarian Populism Index? I casi di Italia e Ungheria -
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Pagina aggiornata il 30 maggio 2024