Il “libero arbitrio” cosciente è problematico perché (1) i meccanismi cerebrali che causano la coscienza sono sconosciuti, (2) l’attività cerebrale misurabile correlata alla percezione cosciente apparentemente si verifica troppo tardi per una risposta cosciente in tempo reale, la coscienza viene quindi considerata “illusione epifenomenica” e ( 3) determinismo, cioè le nostre azioni e il mondo che ci circonda sembrano algoritmici e inevitabili. La teoria Penrose-Hameroff della “riduzione oggettiva orchestrata (Orch OR)” identifica momenti coscienti discreti con calcoli quantistici nei microtubuli all'interno dei neuroni cerebrali, ad esempio, 40/s in concerto con l'EEG di sincronia gamma. I microtubuli organizzano gli interni neuronali e regolano le sinapsi. In Orch OR, i calcoli quantistici dei microtubuli si verificano nelle fasi di integrazione nei dendriti e nei corpi cellulari dei neuroni cerebrali "integra e spara" collegati e sincronizzati da giunzioni gap, consentendo l'entanglement di microtubuli tra molti neuroni. I calcoli quantistici nei microtubuli aggrovigliati terminano con la “riduzione oggettiva (OR)” di Penrose, una proposta per la riduzione dello stato quantistico e i momenti coscienti legati alla geometria fondamentale dello spaziotempo. Ciascuna riduzione OR seleziona gli stati dei microtubuli che possono innescare attivazioni assonali e controllare il comportamento. I calcoli quantistici sono “orchestrati” da input sinaptici e memoria (quindi “Orch OR”). Se corretto, Orch OR può spiegare l'azione causale cosciente, risolvendo il problema 1. Per quanto riguarda il problema 2, Orch OR può causare nonlocalità temporale, inviando informazioni quantistiche indietro nel tempo classico, consentendo il controllo cosciente del comportamento. Per quanto riguarda il problema 3, Penrose OR (e Orch OR) invoca influenze non computabili da informazioni incorporate nella geometria dello spaziotempo, evitando potenzialmente il determinismo algoritmico. In sintesi, Orch OR può spiegare l’azione causale cosciente in tempo reale, evitando la necessità che la coscienza sia vista come un’illusione epifenomenica. Orch OR può salvare il libero arbitrio cosciente. (Stuart Hameroff)
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Riguardo alla natura della realtà, che è un paradosso come altri importanti concetti, lo psicologo Doriano Dal Cengio scrive (vedi bibliografia 2021 - 2a parte): "Attualmente in ambito scientifico coesistono due differenti visioni che si rifanno a due diversi paradigmi, il modello meccanicistico di natura newtoniana che ha dominato il fare scienza negli ultimi cinque secoli e l’altra visione che facendo riferimento alle novità introdotte dalla prospettiva quantistica sta elaborando un paradigma basato sull’interconnessione di tutti i sistemi (visione olistica). L’interesse che stiamo avendo per questo confronto riguarda i riflessi che il nuovo paradigma sta apportando nel campo delle discipline che si occupano di sviluppo e crescita personale, di salute e malattia, passando per quei processi che sono alla base della guarigione in senso lato." Il nuovo paradigma olistico ha dato anche la possibilità di elaborare nuove visioni dell'universo, della natura della realtà, della natura della mente, ecc. A questo riguardo
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COS'E' L'UNIVERSO SECONDO DAVID BOHM: Massimo Teodorani, a proposito del processo di costruzione dell'universo, proposto da David Bohm, nel suo libro "Bohm - La fisica dell'infinito" scrive (pp.42-43): "Nel contesto del nuovo indirizzo che prese il suo lavoro, Bohm sviscera una "cosmologia filosofica" (che può essere intesa anche come una metafisica) dove l'intero universo può essere pensato come un ologramma gigante e con caratteristiche continuamente dinamiche. Ciò genera quello che lui definisce "olomovimento", nell'ambito del quale si sviluppa in maniera implicita e non manifesta un ordine nell'universo. Un ordine nascosto che permea ogni regione di spazio e tempo, che Bohm chiama "ordine implicato", quello della meccanica quantistica, quello più vicino al pensiero e alle percezioni. Il mondo implicato, che è nascosto, dà origine come per magia alla realtà fenomenica, quella della materia percepita coi nostri sensi e con i nostri strumenti, l'ordine dello spazio e del tempo, della separazione e della distanza, dei segnali elettromagnetici, della forza meccanica e della causa effettiva, una realtà che opera sotto forma di quello che lui definisce "ordine esplicato", un mondo aperto e rivelato palesemente. L'ordine esplicato non è dunque altro che la proiezione da livelli dimensionalmente più elevati di realtà che hanno sede nell'ordine implicato. L'apparente solidità e stabilità degli oggetti e delle entità che operano nell'ordine esplicato sono generate e sostenute da un processo incessante di implicazione ed esplicazione, dove le particelle sub-atomiche si dissolvono costantemente nell'ordine implicato per poi ri-cristallizzarsi nell'ordine esplicato. I fisici, ancora oggi, tendono ancora a pensare in termini di ordine esplicato. Essi dissezionano la materia, cercando entità sempre più piccole fino alla particella ultima. Le loro equazioni fondamentali sono scritte usando le coordinate dello spazio e del tempo. E il loro mondo della fisica è distinto da quello della mente. La concezione di un mondo implicato era totalmente assente dalla fisica prima che emergessero come una bomba le profonde intuizioni di Bohm, nate proprio studiando a fondo non solo il formalismo ma anche il significato recondito della meccanica quantistica. Il concetto di ordine implicato nacque in Bohm quando egli iniziò ad avere delle visioni dell'infinito, che vedeva rappresentato in forma di un numero immenso di specchi sferici che si riflettono l'uno nell'altro, dove l'universo è composto di una infinità di riflessioni, e di riflessioni di riflessioni. Secondo la sua intuizione, ogni atomo riflette in questo modo e l'infinità di queste riflessioni è riflessa in ogni cosa: ognuna è una riflessione infinita del tutto."
Punti di riflessione
Il metodo scientifico secondo Richard Feynman
Conclusioni (provvisorie): Secondo David Bohm l'universo è un ologramma gigante governato da un olomovimento che crea incessantemente un ordine implicato e, conseguentemente, un ordine esplicato dal quale emerge la realtà fenomenica
Riguardo alla natura della realtà, lo psicologo Doriano Dal Cengio scrive: "Attualmente in ambito scientifico coesistono due differenti visioni che si rifanno a due diversi paradigmi, il modello meccanicistico di natura newtoniana che ha dominato il fare scienza negli ultimi cinque secoli e l’altra visione che facendo riferimento alle novità introdotte dalla prospettiva quantistica sta elaborando un paradigma basato sull’interconnessione di tutti i sistemi (visione olistica). L’interesse che stiamo avendo per questo confronto riguarda i riflessi che il nuovo paradigma sta apportando nel campo delle discipline che si occupano di sviluppo e crescita personale, di salute e malattia, passando per quei processi che sono alla base della guarigione in senso lato." Il nuovo paradigma olistico ha dato anche la possibilità di elaborare nuove visioni dell'universo, della natura della realtà, della natura della mente, ecc. David Bohm è stato, nel Novecento, un fisico e filosofo molto "creativo" che ha prodotto, oltre a importanti re-interpretazioni e matematizzazioni della fisica quantistica anche profonde speculazioni sulla natura dell'universo in cui viviamo. Nonostante che, forse anche a causa della prematura morte (75anni), avvenuta nel 1982, egli non sia riuscito a matematizzare le sue idee sulla concezione dell'universo, la sua speculazione filosofica rimane tra le più profonde ancora oggi presenti. Egli fu il creatore e promulgatore di alcuni nuovi concetti, che vennero accettati (non tutti e non da tutti) dalla comunità scientifica e ritenuti tuttora validi (non tutti e non da tutti) , tra questi: (1) "ordine implicato" (è quello della meccanica quantistica, nascosto, dà origine alla realtà fenomenica); (2) "potenziale quantico" (che corrisponde a ciò che è poi stato denominato ordine implicato) (3) "ordine esplicato" (è la proiezione da livelli più elevati di realtà, dell'apparente stabilità e solidità degli oggetti e delle entità sostenute da un incessante processo di implicazione ed esplicazione), (4) "noosfera" (è la sfera del pensiero umano, costituita da tutte le menti che interagiscono sul pianeta); (5) "olomovimento" (nell'ambito del quale l'ordine dell'universo si sviluppa in maniera implicita (e non manifesta), permeando ogni regione di spazio e tempo). Sulla concezione della fisica quantistica, ad esempio Bohm ha scritto:
"frammentazione, separazione, spazio e tempo sono solo un'illusione nata dalla nostra limitata percezione della realtà." Le idee di Bohm furono influenzate dagli iniziali studi sui 'plasma', cioè da quei gas ionizzati i quali, in presenza di un elevato stato di ionizzazione (che elimina una significativa porzione delle molecole e degli atomi), assumono uno stato chiamato "quarto stato della materia" perché presentano interazioni elettromagnetiche determinanti per l'evoluzione dinamica del sistema. L'astrofisico Massimo Teodorani, nel suo libro "David Bohm - La fisica dell'infinito" scrive (p.47): "Il potenziale quantico che Bohm aveva sviscerato nella sua reinterpretazione della teoria quantistica corrisponde dunque all'ordine implicato e all'olomovimento che si genera da esso, solo che questa volta il potenziale quantico anziché essere trattato come un nuovo indispensabile termine della fisica viene ora contestualizzato in una vasta cosmologia gerarchica dove tutto è governato da un ordine implicato, in grado di guidare la manifestazione esplicata dell'universo come la sperimentiamo nella vita di tutti i giorni". Sulla natura illusoria di ciò che oggi percepiamo come realtà egli ha meditato a lungo, anche insieme al mistico indiano Jiddu Krishnamurti, arrivando alle seguenti conclusioni, come Massimo Teodorani scrive (p.56): "L'universo nel suo livello più profondo non contiene né spazio né tempo, ma solo coscienza, mentre tutto il resto, la frammentazione della realtà, la distanza tra gli oggetti, il fluire del tempo, sono solo illusioni che noi percepiamo nella realtà esplicata. Solo conoscendo il processo di olomovimento, tramite il quale si stabilisce una relazione e una dinamica tra mondo implicato (nascosto) e mondo esplicato (palese) noi possiamo fornire una chiave di lettura della realtà in cui viviamo." Questa natura illusoria della realtà era stata intuita dal grande Carl Gustav Jung che l'aveva approfondita per alcuni decenni col fisico quantistico Wolfgang Pauli, con il quale ha perfezionato la natura degli archetipi e dell'inconscio collettivo. Per approfondire questo tema andare alla pagina: "Jung e Pauli".
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Bibliografia (chi fa delle buone letture è meno manipolabile)
- Paul Drouin (2020), Quantum State and Taoist Medicine - Quantum University
- Stuart Hameroff (2012), How quantum brain biology can rescue conscious free will [61 citazioni]
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Pagina aggiornata il 12 marzo 2024