I connect, I don't want the world to forget me.
Per farsi un'idea concreta della quantità di dati personali che Google raccoglie dall'attività di ogni singolo utente sul web, è utile riferirsi all'esperimento condotto nel 2013 da un giornalista statunitense (Tom Gara), e pubblicato sul suo blog del Wall Street Journal (ved. bibliografia) .
Tom Gara ha raccolto i dati della sua interazione con Google per un periodo di cinque anni (che è il periodo di mantenimento sui server Google dei dati degli utenti). Egli ha quindi visualizzato sul Dashboard Google i dati di sua pertinenza, usando un motore di ricerca per navigare più comodamente tra di essi. La possibilità che tali dati possano essere visualizzati da altri (e le rivelazioni di Edward Snowden riguardo agli abusi della NSA hanno poi dimostrato che tale possibilità è reale), chiarisce la gravità e il rischio cui è esposta oggi la privacy degli utenti di Google, come di altre grandi aziende del Web (Facebook, Twitter, Apple, Yahoo, ecc.).
Una sintesi numerica dei dati visualizzati da Tom Gara (una sintesi grafica è mostrata nell'immagine a fianco), è la seguente:
64.019 ricerche su Google
134.966 conversazioni email
855 documenti creati su applicazioni google
2702 indirizzi email di contatti
35 password di website
Occorre fare alcune precisazioni :
i dati vengono raccolti solo quando si usano servizi dei marchi Google (Google search, Browser Chrome, Youtube, GMail, Android Smartphone, Google Maps, ecc.)
i dati sono protetti da password (dell'utente google)
l'utente non ha disattivato la memorizzazione dei dati
Facebook usa i Big Data per analisi predittive sui comportamenti degli utenti basate sulle preferenze espresse con il pulsante "Like". Per capire a che livello di predittività può arrivare Facebook, due ricercatori dell'Università di Cambridge e un ricercatore di Microsoft (Michal Kosinski et al. ved. bibliografia) hanno condotto una ricerca nel 2013 su 58.000 volontari statunitensi che hanno messo a disposizione i dati del loro comportamento ("like") su Facebook oltre che i loro profili demografici e i risultati di alcuni test psicometrici.
Il modello costruito dai ricercatori è stato in grado di discriminare:
- Colore della pelle (afro-americani o caucasici) nel 95% dei casi
- Inclinazioni politiche (Democratici o Repubblicani) nel 85% dei casi
- Orientamento sessuale nel 80% dei casi
- Religione professata (Cristiani o Musulmani) nel 82% dei casi
- Abitudini di fumo nel 73% dei casi
- Consumo di alcol nel 70% dei casi
- Consumo di droghe nel 65% dei casi
I risultati completi sono mostrati nell'immagine a fianco. Facebook usa, oggi, questi dati per indirizzare pubblicità mirate dei suoi inserzionisti ai singoli utenti, tuttavia, potrebbero esserci degli abusi, ed alcuni si sono già verificati, ad esempio nel settore delle agenzie di ricerca d'impiego che, nel 43% dei casi usano i social network per scegliere i candidati, per approfondire: Occhio ai social ragazzi, i padroni ci spiano.
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- Michal Kosinsky et al. (2013), Private traits and attributes are predictable from digital records of human behavior (PDF) - Proceedings of the National Academy of Sciences
- The Role Of Social Media In Pre-Employment Candidate Screening– Statistics And Trends - febbraio 2914 Go-Gulf
- Tom Gara (2013), '64,019 Searches: A Dark Journey Into My Google History' - WSJ
- Tom Gara (2013), My Life, and Past, as Seen Through Google's Dashboard - WSJ
- Evgeni Morozov (2013), Il mercato della privacy - Internazionale - Articolo sulla privacy in vista della futura proliferazione di dispositivi mobili (Internet delle cose)
- Evgeni Morozov (2013), The real privacy problem - MIT TEcnology Review - Articolo sul rapporto tra privacy e democrazia
- Privacy, identità digitali e cookies. Preoccupazione del Garante che avvia consultazione - Articolo sintetico sui cookie e sulla nuova normativa che ne regola l'uso
- Cookie e Riforma Europea - Articolo che descrive i vari tipi di cookie e le norme per mettere in regola i siti web
- (2013), How Big Data Analytics Reveal Your Most Intimate Secrets - Articolo sulle capacità analitiche dei Big Data Appplications che, incociando i dati degli utenti, provenienti da varie applicazioni riescono a fare accurate predizioni comportamentali
- Matt Burgess, VIictoria Woollaston (2017), DuckDuckGo: what is it and how does it work? - Wired
- Riccardo Campaci (2016), DuckDuckGo è ora il motore di ricerca di default di Tor Browser - Macitynet.it
Pagina aggiornata il 5 luglio 2018