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- Ancoraggio: sono bias dovuti all'euristica dell'ancoraggio e rispondono alla tendenza dei soggetti ad essere influenzati da un valore numerico di riferimento
- Costo: considerano il valore dei costi o delle perdite maggiore di quanto in realtà siano
- Desiderio: si caratterizzano per l'influenza del desiderio nei processi decisionali
- Framing: sono caratterizzati dall'influenza del contesto nei processi decisionali
- Rappresentatività: in ambito decisionale questi bias si caratterizzano per la violazione di regole probabilistiche a favore delle opzioni più rappresentative e più mentalmente disponibili
Nella tabella seguente sono descritti ed esemplificati gli undici bias cognitivi di uso più frequente selezionati dagli psicologi Wilke e Mata.
Sosteniamo che molti pregiudizi cognitivi derivano da meccanismi cerebrali intrinseci che sono fondamentali per il funzionamento delle reti neurali biologiche. A sostegno del nostro punto di vista, discerniamo e spieghiamo quattro principi di base della rete neurale: (1) Associazione, (2) Compatibilità, (3) Mantenimento e (4) Focus. Questi principi sono inerenti a (tutte) le reti neurali originariamente ottimizzate per svolgere concrete funzioni biologiche, percettive e motorie. Costituiscono la base per le nostre inclinazioni ad associare e combinare informazioni (non correlate), a dare priorità alle informazioni compatibili con il nostro stato attuale (come conoscenza, opinioni e aspettative), a conservare informazioni fornite che a volte potrebbero essere meglio ignorate e concentrarsi sulle informazioni dominanti ignorando le informazioni pertinenti che non sono direttamente attivate.I presunti meccanismi sono complementari e non si escludono a vicenda. Per diversi bias cognitivi possono tutti contribuire in vari gradi alla distorsione delle informazioni. Il presente punto di vista non solo completa i tre punti di vista precedenti, ma fornisce anche un quadro unificante e vincolante per molti fenomeni di distorsione cognitiva.
Sebbene il numero di euristiche e pregiudizi che sono stati identificati nella letteratura psicologica (e nella economia comportamentale) sia elevato, un'analisi più approfondita rivela molte somiglianze e coerenze tra loro, l'una spesso è un esempio specifico dell'altra. Ad esempio, bias come il conservatorismo, il pregiudizio della familiarità, il riconoscimento euristico, il pregiudizio di conferma, il pregiudizio dello status quo, la giustificazione del sistema, il pregiudizio della normalità, l'illusione della verità e il pregiudizio "non inventato qui" hanno tutti in comune la nostra tendenza a preferire ciò che è compatibile con il nostro stato attuale. Questa abbondanza di fenomeni di distorsione spesso abbastanza simili può essere prontamente semplificata e spiegata dai principi unificanti delle reti neurali. Va notato, tuttavia, che non sembrava possibile mettere in relazione l'intera gamma (oltre 100) di fenomeni di distorsione con i quattro principi. Il tipo di distorsioni che non potevamo facilmente mappare sugli attuali quattro principi sembravano essere quelli che si occupano di calcoli e stime su profitti e perdite e sulle nostre scarse capacità di ragionamento statistico in generale. Pertanto, il presente quadro non spiega facilmente perché le persone non sembrano molto interessate ai risultati del ragionamento di probabilità.
Osservazioni quotidiane confermano l'esistenza di pregiudizi [bias] nella percezione umana. Noi troviamo che i nostri avversari, e a volte anche i nostri colleghi, vedono eventi e problemi attraverso il prisma distorcente della loro ideologia politica, della storia e degli interessi individuali o del loro gruppo, e del loro desiderio di vedere se stessi in una luce positiva. Quando tuttavia riflettiamo sulla nostra visione del mondo, generalmente rileviamo poche prove di questi pregiudizi. Abbiamo l'impressione di vedere problemi ed eventi "obiettivamente", come sono in realtà. Vorremmo concedere, forse, che alcune delle nostre opinioni sono state modellate dalla nostra esperienza personale e dall'identità di gruppo, ma sentiamo che nel nostro particolare caso questi fattori hanno condotto ad aumentare la conoscenza piuttosto che il pregiudizio.
- confronto tra sè e americano medio (24 studenti)
- confronto tra sè e compagno di classe medio (30 studenti)
- confronto tra sè e viaggiatore medio (su 76 viaggiatori di varie età ed etnia)
I don't know what mistakes to make anymore
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- Amos Tversky, D. Kahneman (1974) - Judgment under Uncertainty: Heuristics and Biases (PDF) [34215 citazioni]
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- A. Ceschi et al. (2012), Un approccio empirico per una Tassonomia delle Euristiche (PDF) - UNIVR
- Martie G. Haselton, David Buss (2000) - Error Management Theory: A New Perspective on Biases in Cross-Sex Mind Reading (PDF) [682 citazioni]
- Martie G. Haselton, Andrew Galperin (2011) - Error Management and the Evolution of Cognitive Bias (PDF) [12 citazioni]
- A. Tversky, D. Kahneman (1983) - Extensional Versus Intuitive Reasoning: The Conjunction Fallacy in Probability Judgment (PDF) [2969 citazioni]
- D. Kahneman et al. (2008) - THE ENDOWMENT EFFECT: EVIDENCE OF LOSSES VALUED MORE THAN GAINS (PDF) [12 citazioni]
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- Samuel McNerney (2015), Living in a Post-Kahneman World
- Marco Besozzi (2013), Errori cognitivi, probabilità e decisioni mediche (PDF) Ottimo libro gratuito (in italiano) sull'importanza della Teoria della probabilità e, in particolare, del Teorema di Bayes per le strategie diagnostiche e le decisioni mediche
- List of cognitive biases - Rational Wiki - Lista aggiornata di cognitive biases
- Richards J. Heuer Jr (1999), Psychology of Intelligence Analysis (PDF) - CIA - Interessante libro (in inglese) di un analista della CIA che introduce i criteri utili (in termini di bias cognitivi e analisi delle evidenze) per gli analisti dei servizi segreti
- Jeff Desjardins (2018), 24 Cognitive Biases That Are Warping Your Perception of Reality - Visual Capitalist
- Jeff Desjardins (2018), 18 Cognitive Bias Examples Show Why Mental Mistakes Get Made - Visual Capitalist
- Mattie Haselton, David Buss (2000), Error Management Theory (PDF) [1174 citazioni]
- Robert Kegan, Lisa Lahey (2001), The Real Reason People Won’t Change
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a chi non vuole correre il rischio di credere di essere l'unico genio in un mondo di idioti
Pagina aggiornata il 5 giugno 2023