Le nuove tecnologie (Big Data, Intelligenza Artificiale, Algoritmi) favoriranno il Fascismo? Il destino dell'Europa.
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Il fascismo è in ascesa in tutta Europa con la nascita di movimenti politici nazionalisti e xenofobi che stanno lentamente conquistando consensi popolari e potere politico. In Germania i raduni organizzati da formazioni di estrema destra quale l'AfD (che alle elezioni del 2017 ha ottenuto il 12,6% di consensi) si susseguono, come riporta la giornalista Géraldine Schwarz su The Guardian (vedi bibliografia), e hanno lo scopo di minimizzare i crimini nazisti come primo passo verso il risveglio delle idee di quell'epoca e di lavorare per l'uscita della Germania dalla EU, la sua alleanza con la Russia di Putin e la creazione della "Fortezza Europa" per l'adozione di una gerarchia tra gli umani in base alla loro razza e religione. In Italia, una organizzazione dichiaratamente fascista come CasaPound si è presentata alle elezioni politiche 2018, in deroga ai dettami costituzionali. A questo proposito, il giornalista Giuseppe Franco scrive sul Fatto Quotidiano (vedi bibliografia): "Nonostante le norme di legge in tema di apologia del fascismo, siamo testimoni di un nefasto incremento di manifestazioni nostalgiche che vecchi e nuovi “camerati” inscenano in alcune piazze, stadi, nei siti cimiteriali di alcune città e adesso anche nelle sedi delle associazioni umanitarie. Di conseguenza, nelle metropoli è sempre più frequente scorgere croci uncinate sui muri di edifici istituzionali o scolastici. Vuoti di memoria? No. La proliferazione di queste espressioni apologetiche è da individuare nella negligenza dei governi che, in un’impropria e pericolosa deroga ai dettami costituzionali, non hanno mai garantito che talune reminiscenze nazionalsocialiste, e conseguenti proselitismi, non avessero più luogo, strizzando l’occhio alle forze reazionarie borghesi, con le quali i governi privi di spina dorsale, hanno sempre stretto accordi." E adesso col conflitto Israele-Hamas anche l'antisemitismo ha ripreso quota in tutto il mondo...
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LE TECNOLOGIE AIUTANO I FASCISMI?: Cos'è cambiato oggi, a causa delle innovazioni tecnologiche, rispetto alle dittature del passato. Scrive Harari nel suo libro "Homo Deus": "Dittatura significava che un numero troppo elevato di macchine era concentrato nelle mani di un governo o di un gruppo di pochi eletti. Oggi, i dati stanno rimpiazzando la terra e le macchine come la risorsa più importante. Governare diventa combattere per il controllo dei flussi di dati. Dittatura oggi significa che troppi dati sono accumulati nelle mani di un governo o di una ristretta élite. Oggi, il più grande pericolo per le democrazie liberali è che i veloci cambiamenti nella tecnologia dell'informazione renderanno le dittature più efficienti delle democrazie. Nel ventesimo secolo, la democrazia e il capitalismo hanno sconfitto fascismo e comunismo perché la democrazia era più brava a elaborare i dati e prendere decisioni. Data la tecnologia del ventesimo secolo, era semplicemente improduttivo tentare di concentrare molti dati e molto potere in un solo posto. L'ascesa dell'intelligenza artificiale e dell'apprendimento automatico potrebbero rendere possibile elaborare enormi quantità di informazioni in modo molto efficiente in un solo posto, per prendere tutte le decisioni in un solo posto, allora l'elaborazione centralizzata dei dati sarà più efficiente rispetto all'elaborazione distribuita dei dati. Allora, il maggior svantaggio dei regimi autoritari del ventesimo secolo, il loro tentativo di concentrare tutte le informazioni in un solo posto, si trasformerà nel loro più grande vantaggio."
Harari così conclude: "Che cosa possiamo fare per prevenire il ritorno del fascismo e la nascita di nuove dittature? La prima domanda che ci dobbiamo fare è: chi controlla i dati? Se siete degli ingegneri, trovate un sistema per evitare che troppi dati siano concentrati in poche mani. I nemici della democrazia liberale, loro sì hanno un metodo. Loro manipolano le nostre emozioni. Non le nostre email o il nostro conto in banca, loro manipolano i nostri sentimenti di rabbia, odio e vanità e poi usano queste emozioni per frammentare e distruggere la democrazia dall'interno. In realtà questo è il metodo che la Silicon Valley ha usato per prima con lo scopo di vendere i suoi prodotti. Ma oggi, i nemici della democrazia usano proprio questo metodo per venderci paura, odio e arroganza. Loro non possono creare queste emozioni dal nulla. Perciò devono capire le debolezze che già abbiamo per poi usarle contro di noi. È quindi responsabilità di noi tutti capire quali sono le nostre debolezze per fare in modo che esse non si trasformino in un'arma nelle mani dei nemici della democrazia. Saper riconoscere le nostre personali debolezze ci aiuterà a evitare anche la trappola dello specchio del fascismo."
Punti di riflessione
Io non ho creato il fascismo, l'ho tratto dall'inconscio degli italiani. Se non fosse stato così, non mi avrebbero seguito per vent'anni. (Benito Mussolini)
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Il fascismo sfrutta la nostra vanità. Ci fa vedere noi stessi molto meglio di quanto siamo in realtà. È questa la seduzione. Ma se voi conoscete davvero voi stessi, non vi lascerete ingannare da una tale lusinga. Se qualcuno metterà uno specchio davanti ai vostri occhi che nasconde i vostri difetti e vi fa vedere molto più belli e più importanti di ciò che in realtà siete, allora rompete quello specchio. (Yuval Noah Harari)
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Vi sono milioni di persone sensibili al carisma. Il potere hitleriano sedusse uomini e donne intelligenti, non sprovveduti e ignoranti, ma intellettuali, diplomatici, ecclesiastici, sia tedeschi che stranieri. (Marco Belpoliti)
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Governare diventa combattere per il controllo dei flussi di dati. Dittatura oggi significa che troppi dati sono accumulati nelle mani di un governo o di una ristretta élite. Oggi, il più grande pericolo per le democrazie liberali è che i veloci cambiamenti nella tecnologia dell'informazione renderanno le dittature più efficienti delle democrazie. Nel ventesimo secolo, la democrazia e il capitalismo hanno sconfitto fascismo e comunismo perché la democrazia era più brava a elaborare i dati e prendere decisioni. (Yuval Noah Harari)
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I nemici della democrazia sono proteiformi, non necessariamente fascisti nel significato ch’esso ha assunto storicamente. Il fascismo è solo una tra le tante manifestazioni storiche di qualcosa di assai più profondo, costante e radicato nell’animo umano e nelle pulsioni sociali. (Gustavo Zagrebelski)
In Europa, Governi privi di spina dorsale consentono l'apologia del fascismo
Il fascismo è in ascesa in tutta Europa con la nascita di movimenti politici nazionalisti e xenofobi che stanno lentamente conquistando consensi popolari e potere politico. In Germania i raduni organizzati da formazioni di estrema destra quale l'AfD (che alle elezioni del 2017 ha ottenuto il 12,6% di consensi) si susseguono, come riporta la giornalista Géraldine Schwarz su The Guardian (vedi bibliografia), e hanno lo scopo di minimizzare i crimini nazisti come primo passo verso il risveglio delle idee di quell'epoca e di lavorare per l'uscita della Germania dalla EU, la sua alleanza con la Russia di Putin e la creazione della "Fortezza Europa" per l'adozione di una gerarchia tra gli umani in base alla loro razza e religione. In Italia, una organizzazione dichiaratamente fascista come CasaPound si è presentata alle elezioni politiche 2018, in deroga ai dettami costituzionali. A questo proposito, il giornalista Giuseppe Franco scrive sul Fatto Quotidiano (vedi bibliografia):
Nonostante le norme di legge in tema di apologia del fascismo, siamo testimoni di un nefasto incremento di manifestazioni nostalgiche che vecchi e nuovi “camerati” inscenano in alcune piazze, stadi, nei siti cimiteriali di alcune città e adesso anche nelle sedi delle associazioni umanitarie. Di conseguenza, nelle metropoli è sempre più frequente scorgere croci uncinate sui muri di edifici istituzionali o scolastici. Vuoti di memoria? No. La proliferazione di queste espressioni apologetiche è da individuare nella negligenza dei governi che, in un’impropria e pericolosa deroga ai dettami costituzionali, non hanno mai garantito che talune reminiscenze nazionalsocialiste, e conseguenti proselitismi, non avessero più luogo, strizzando l’occhio alle forze reazionarie borghesi, con le quali i governi privi di spina dorsale, hanno sempre stretto accordi.
Lo storico Yuval Noah Harari, autore del libro "Homo Deus", ha esaminato le conseguenze sulla società del futuro dei più recenti sviluppi tecnologici basati sul Web (Intelligenza Artificiale, Big Data nei processi comunicativi, impiego di algoritmi in tutti i processi sociali, ecc). Una sintesi delle sue conclusioni è riportata anche nel video TED "Why fascism is so tempting — and how your data could power it". Egli, nella conferenza TED, fa una breve storia del fascismo evidenziando il fatto che ogni fascismo nega tutte le identità individuali concentrandosi sull'identità nazionale e sulla sua salvaguardia. Scrive Arturo Marpicati nella Enciclopedia Treccani alla voce "Fascismo":
L'uomo del fascismo è individuo che è nazione e patria, legge morale che stringe insieme individui e generazioni in una tradizione e in una missione, che sopprime l'istinto della vita chiusa nel breve giro del piacere per instaurare nel dovere una vita superiore libera da limiti di tempo e di spazio.
Questa era la concezione dell'uomo quando il fascismo nacque in Italia: esso si concepiva come realizzatore della nazione, un individuo che in essa si trascende. In ciò, si differenzia dal nazionalismo che ha come programma solo l’esaltazione e la difesa della nazione. Sulla differenza tra nazionalismo e fascismo Harari dice:
Il nazionalismo mi dice che la mia nazione è unica, e che io ho precisi doveri nei confronti della mia nazione. Il fascismo, invece, mi dice che la mia nazione è al di sopra di tutti, e che io ho degli obblighi esclusivamente verso di essa. Il fascismo si realizza quando le persone provano a ignorare le difficoltà per rendersi la vita molto più semplice. Il fascismo nega tutte le identità ad eccezione dell'identità nazionale e insiste perché i miei obblighi siano soltanto verso la mia nazione. Allo stesso modo, come decide un fascista che cosa insegnare ai bambini a scuola? È di nuovo molto semplice. Esiste un solo e unico criterio: si insegna ai bambini tutto quello che serve all'interesse della nazione. La verità non ha alcuna importanza.
Il fascismo, così come il consumismo, opera sulla psicologia delle persone, solleticando la loro vanità, per convincerle che esse hanno un valore superiore, indipendentemente dai loro reali meriti. Dice Harari:
Tuttavia, quando parliamo dei mali del fascismo lo facciamo in maniera del tutto inefficace perché tendiamo a dipingere il fascismo come un mostro ripugnante, senza spiegare davvero perché è così seducente. Il fascismo spinge le persone a considerare se stesse come parte di qualcosa di assolutamente meraviglioso e importante nel mondo: la nazione. Come abbiamo detto prima, il fascismo sfrutta la nostra vanità. Ci fa vedere noi stessi molto meglio di quanto siamo in realtà. È questa la seduzione. Ma se voi conoscete davvero voi stessi, non vi lascerete ingannare da una tale lusinga. Se qualcuno metterà uno specchio davanti ai vostri occhi che nasconde i vostri difetti e vi fa vedere molto più belli e più importanti di ciò che in realtà siete, allora rompete quello specchio.
Il fascio littorio
Come scrive lo storico Gilbert Allardyce nel libro "What fascism is not", il termine fascismo ha iniziato a proliferare nel mondo nei primi anni '20 del Novecento con il successo di Benito Mussolini nella presa del potere in Italia. I fasci erano le armi portate dai littori (classe di servitori civili con il compito di proteggere i magistrati), un simbolo dell'antica Roma che indicava che un singolo bastoncino, così come una singola persona non erano molto forti ma, se legati insieme, potevano diventarlo.
Manifestazione di CasaPound
Hitler torna?
Il letterato Marco Belpoliti, nel recensire il libro dello storico Ian Kershaw "Hitler" (vedi bibliografia), scrive:
Quali sono state le caratteristiche che hanno reso possibile la dittatura hitleriana? Kershaw ne elenca quattro: la manipolazione dei mezzi di comunicazione per controllare e condizionare le masse; un cinismo senza precedenti nelle relazioni internazionali; l’immenso potere distruttivo delle ideologie di superiorità razziale e le estreme conseguenze del razzismo; l’uso distorto delle tecnologie moderne e dell’ingegneria sociale. L’avvento di quel regime politico ha dimostrato una volta per tutte “come una società moderna, avanzata e istruita possa sprofondare nella barbarie, fino a culminare nella guerra ideologica, in un’azione di conquista di una brutalità e rapacità ai limiti del concepibile, e in uno sterminio di massa cui in precedenza mai il mondo aveva assistito”.
NARCISISMO
Le incrementate possibilità di condivisione consentite dai social media hanno molti aspetti positivi per l'intera società, ma anche potenziali aspetti negativi sui singoli individui. I social media favoriscono l'egocentrismo e il narcisismo dei singoli individui, come scrive Belpoliti:
Mentre un tempo lo smisurato egocentrismo era patrimonio solo di alcuni rari individui, la maggior parte delle persone era disciplinata e contenuta da istituzioni politiche, sociali e religiose oggi scomparse. Oggi invece il narcisismo è diventato, non solo un aspetto consueto nelle società occidentali, ma anche un motore delle trasformazioni in corso, così che appare ipoteticamente possibile che possano nascere e svilupparsi individui dotati di ego smisurati, potenziali protagonisti di avventure politiche inattese.
PROPAGANDA
La propaganda si differenzia dall'informazione per la tendenza a creare un nemico: per alimentarsi ha bisogno di creare risentimento e odio e indirizzarlo verso qualcuno. Belpoliti scrive:
Hitler era in grado di produrre il fuoco del risentimento e dell’odio. Sono questi due potenti sentimenti negativi che anche oggi agiscono sulle masse popolari dei paesi europei, la cui presenza è rinnovata attraverso slogan che semplificano la complessa situazione economica e politica e spingono a recidere la rete d’interdipendenze e mediazioni che ha mantenuto per settant’anni la pace nel Vecchio continente.
RAZZISMO
Della crescita dell'intolleranza razziale e dei fenomeni xenofobici sono piene le cronache degli ultimi anni, sia in Europa che, in particolare, in Italia con l'avvento della Lega al Governo. Belpoliti scrive:
La razionalità cui ricorre la classe dirigente italiana – quello che resta della borghesia illuminata e colta e dei partiti rinnovati dopo “Mani pulite” –, per cercare di spiegare e contenere l’avanzata di Salvini e le scelte economiche e gestionali del M5S, non è più sufficiente a creare un argine a quello che sta accadendo. La storia della Repubblica di Weimar racconta tragicamente questa medesima incomunicabilità.
Nazionalismo
Riguardo al nazionalismo le storiche Marida Brignani e Chiara Fragiacomo scrivono (vedi bibliografia 2018):
L’incremento progressivo della spinta nazionalistica in tutti gli stati membri dell’UE è rinfocolato quotidianamente dal clima di tensione urlata, di incertezza, di confusione che permea la comunicazione, la quale con identica assertività afferma tutto e il contrario di tutto, generando paura, diffidenza e una diffusa percezione di smarrimento che induce a confinare e difendere un territorio – fisico e psicologico – entro il quale riconoscere punti di riferimento rassicuranti. Il fenomeno è noto e le ricerche, le analisi e gli studi fin qui condotti ne confermano l’incremento in concomitanza con il dilagare della grande crisi economica del 2008. Un baratro dal quale molti paesi non sono ancora riemersi. Il trend generalizzato al rialzo dei populismi ha in questo periodo toccato punte estreme e molto note: dalle affermazioni sconcertanti del leader ungherese Orban, alla Brexit, all’elezione di Trump alla presidenza degli Stati Uniti che con i suoi twitter sconvolge ogni mattina le diplomazie di mezzo mondo, alla vittoria della destra nazionalista nelle elezioni austriache, alla drammatica crisi catalana che pone l’Europa di fronte a domande pressanti che richiedono risposte urgenti, nella realtà mai elaborate e condivise.
Sovranismo
Riguardo al sovranismo scrive il politologo Sergio Fabbrini (vedi bibliografia 2018):
Nel sovranismo confluiscono e si mischiano interessi e predisposizioni che provengono dal nazionalismo, dal populismo e dalle culture illiberali (di destra e di sinistra). Esso esprime l'insoddisfazione verso i processi di globalizzazione e, nel nostro continente, di integrazione. Costituisce la reazione all'interdipendenza tra Paesi.
Populismo
Riguardo al populismo scrive il filosofo Maurizio Ferraris (vedi bibliografia 2018):
Il massimo beneficiario della asimmetria fra capitale e lavoro è il populismo informatico venuto alla ribalta negli anni delle fake news e della postverità. Il programma di governo è confezionato su misura a partire dalla esatta conoscenza delle aspettative degli elettori, e viene adeguato in tempo reale. Come risultato gli elettori sono sempre pienamente soddisfatti, ma non saranno mai rimborsati per la fiducia data attraverso il voto, giacchè non avranno mai un governo, ma solo lo specchio dei loro desideri.
Sovranisti nella UE
ednHub scrive:
Bruxelles - L'ascesa dei Democratici Svedesi (Ds) di Jimmie Akesson grazie a una campagna elettorale anti-migranti alle elezioni politiche in Svezia segna un nuovo salto di qualità dei movimenti populisti e di estrema destra nello scenario politico europeo. Si conferma l'avanzata generale, in tutto il Vecchio Continente, dei movimenti xenofobi e euroscettici, che al governo o in Parlamento rafforzano le proprie posizioni. Ecco il quadro di questi partiti nei diversi Paesi Ue:
- REPUBBLICA CECA: Il movimento anti-establishment ANO 2011, dai toni radicali sui migranti, ha vinto le elezioni del 20 e 21 ottobre 2017, ottenendo 78 seggi su 200 in Parlamento, nonostante accuse e sospetti, in passato, abbiano costretto il suo leader populista, il magnate Andrej Babis, a dimettersi da ministro delle finanze.
- AUSTRIA: L’estrema destra populista del Partito della libertà austriaco (FPÖ) di Heinz-Christian Strache è andata forte alle elezioni per il Parlamento austriaco del 15 ottobre: con il 27,4% dei consensi, è il secondo partito nel Paese. L'FPÖ è salita al governo nella coalizione turchese-blu con i popolari dell'ÖVP di Sebastian Kurz, che ha vinto con il 31,4% dei voti e grazie a una netta sterzata a destra e a una campagna giocata sul contrasto all’immigrazione.
- GERMANIA - Con oltre il 13% dei voti, l'Adf potrà contare su circa 87 deputati al Bundestag. Il partito era entrato l'anno scorso nei parlamenti del Baden-Wuerttemberg, Renania-Palatinato, Sassonia-Anhalt e Meclemburgo-Pomerania.
- FRANCIA - La leader del Front National Marine Le Pen è arrivata al ballottaggio con Emmanuel Macron alle elezioni dello scorso aprile, raccogliendo uno storico 21,53% dei voti. L'Fn si è poi fermato al 13,2% alle successive legislative di giugno e ora pensa a riformarsi.
- OLANDA - Alle elezioni del marzo scorso, il Pvv di Geert Wilders, anti-Ue e anti immigrati, era dato per favorito come primo partito ma ha raccolto soltanto il 13,1%, arrivando secondo dietro il Vvd del premier Mark Rutte ma guadagnando comunque cinque seggi in piu' rispetto al voto del 2012.
- BELGIO - Dall'ottobre 2014 sono nella coalizione di governo i nazionalisti fiamminghi dell'N-VA del sindaco di Anversa Bart De Wever, che ha ottenuto il 33% dei voti, e punta, anche se non nell'immediato, all'indipendenza delle Fiandre.
- UNGHERIA - Il partito nazionalista Jobbik si è affermato come seconda forza del Paese, on il 20% delle preferenze, alle elezioni dell'8 aprile. A vincere in modo schiacciante, con i 49%, è stato il premier uscente ungherese Viktor Orban, al centro di uno durissimo scontro con l'Ue per le sue posizioni nazionaliste, anti-europeiste e per il fermo rifiuto delle quote di accoglienza per il ricollocamento dei migranti.
- GRECIA - Nel 2015, i neonazisti di Alba Dorata hanno ottenuto oltre il 7% dei voti e rappresentano la terza forza politica.
- SLOVACCHIA - Un elettore su cinque ha votato per l'estrema destra alle politiche del marzo 2016. Il Partito Nazionale Slovacco (Sns) di Marian Kotleba, neonazista, ha ottenuto oltre l'8%.
- POLONIA - Il partito nazionalista e conservatore Giustizia e Libertà (Pis), fondato dai fratelli Kaczynski, è al potere in Polonia con la premier Beata Szydlo, in rotta di collisione su vari dossier con Bruxelles.
- REGNO UNITO - Il partito euroscettico Ukip, orfano del leader Nigel Farage, è rimasto al palo alle ultime elezioni di giugno, rimanendo fuori dal parlamento.
- FINLANDIA - Il partito di destra dei Veri Finlandesi è nella coalizione di governo formata dal premier centrista Juha Sipila nel 2015. Timo Soini, il leader del movimento che ha fatto dell'euroscetticismo la sua principale carta elettorale, è ministro degli Esteri e degli Affari europei.
- DANIMARCA - Lo xenofobo Partito del Popolo danese (Df) si è confermato seconda forza politica alle elezioni del 2015, col 21,1% dei voti, ma il premier Lars Lokke Rasmussen lo ha lasciato fuori dal governo.
- SLOVENIA -Dopo due mesi di stallo, il Parlamento sloveno ha votato in agosto a favore della nomina a premier di Marjan Sarec, leader dell'omonima lista civica, seconda alle elezioni del 4 giugno con il 12,7%, che ha formato un esecutivo di minoranza sostenuto da cinque partiti di centrosinistra. All'opposizione c'è il Partito democratico sloveno (SDS), guidato dal premier conservatore uscente Janez Jansa, alleato del leader nazionalista ungherese Viktor Orban nel blocco dei paesi di Visegrad (Ungheria, Slovenia, Polonia e Repubblica Ceca). Jansa aveva vinto le elezioni con il 25,5% dei voti, ma non è riuscito a formare una coalizione per disporre della maggioranza necessaria a guidare il Paese.
- SVEZIA - Dopo una feroce campagna elettorale in gran parte incentrata sull'immigrazione, i Democratici Svedesi (Ds) di Jimmie Akesson hanno incrementato il loro consenso nelle elezioni del settembre 2018, diventando la terza forza del paese scandinavo. 17,6% i consensi ottenuti, +4,7% rispetto alle politiche del 2014.
La differenza tra Tribalismo e Fascismo
Riguardo al tribalismo che porta al fascismo scrive il giurista Gustavo Zagrebelski (vedi bibliografia 2018):
Il giornale La Repubblica, il 2 luglio 1995, ospitò uno scritto di Umberto Eco che parla di ” fascismo eterno” o di Urfaschismus (il prefisso ur indica qualcosa di originario, primordiale). I suoi caratteri sono riassunti così: identità aggressiva e purismo etico; rifiuto della modernità e tradizionalismo reazionario; rigetto dei principi dell’89 e dei diritti individuali; irrazionalismo e primato dell’azione sulla riflessione e sulla discussione; decisionismo; culto della forza e “machismo”, anti- parlamentarismo; ostilità nei confronti della libertà di scienza arte e stampa, sospette portatrici di germi critici; esaltazione dell’uomo medio e del senso comune; concezione del popolo come un tutt’uno indifferenziato; corporativismo; intolleranza nei confronti dei “diversi” e dei “non integrabili”; xenofobia variamente motivata e razzismo; pensiero unico e unanimismo; fantasmi di complotti; nazionalismo ripiegato su se stesso contro internazionalismo e, a maggior ragione, cosmopolitismo; complesso di unicità e di superiorità, unito a vittimismo che sfocia in aggressività. Il linguaggio, a sua volta, è l’ingrediente comunicativo pieno di sottintesi: parole nuove, parole antiche in significati nuovi; parlar violento e plebeo di cose difficili ed elevate; accarezzare l’ ignoranza e la banalità di massa. Non necessariamente tutti compresenti, questi sono aspetti delle “società chiuse” o “società organiche”, di cui il modello primordiale è, propriamente, la tribù.Sebbene talora si abbia l’impressione di cose relativamente moderne, comparse nel secolo dei totalitarismi, sono invece antichissime. L’archetipo è il tribalismo da sempre riemergente in particolari situazioni storiche, ogni volta con caratteri propri, per esempio con quelli del fascismo. Ciò significa che tutti i fascismi sono tribalisti, ma non tutti i tribalismi sono fascisti. [..]Si sarà notato che tutti gli elementi del tribalismo stanno anzitutto nel “substrato” delle azioni e dei convincimenti sociali. Da lì occorre procedere. A chi pretende di parlare a nome degli “italiani” e della loro “identità”, si opponga il dissenso; a chi esalta la forza, si oppongano il rispetto e la mitezza; a chi burocratizza la scuola e l’ università per trasformarle in avviamento professionale, si oppongano i diritti della cultura; alle illegalità, si reagisca senza timore con la denuncia; alla cultura della discriminazione e della violenza, si contrappongano iniziative di solidarietà. Agli ignoranti che usano la vuota e spesso oscena neo-lingua, si chieda: ma che cosa dici mai, come parli? eccetera, eccetera.
Le tecniche commerciali della Silicon Valley applicate a politiche fasciste
Cos'è cambiato oggi, a causa delle innovazioni tecnologiche, rispetto alle dittature del passato. Dice Harari:
Dittatura significava che un numero troppo elevato di macchine era concentrato nelle mani di un governo o di un gruppo di pochi eletti. Oggi, i dati stanno rimpiazzando la terra e le macchine come la risorsa più importante. Governare diventa combattere per il controllo dei flussi di dati. Dittatura oggi significa che troppi dati sono accumulati nelle mani di un governo o di una ristretta élite. Oggi, il più grande pericolo per le democrazie liberali è che i veloci cambiamenti nella tecnologia dell'informazione renderanno le dittature più efficienti delle democrazie. Nel ventesimo secolo, la democrazia e il capitalismo hanno sconfitto fascismo e comunismo perché la democrazia era più brava a elaborare i dati e prendere decisioni. Data la tecnologia del ventesimo secolo, era semplicemente improduttivo tentare di concentrare molti dati e molto potere in un solo posto. L'ascesa dell'intelligenza artificiale e dell'apprendimento automatico potrebbero rendere possibile elaborare enormi quantità di informazioni in modo molto efficiente in un solo posto, per prendere tutte le decisioni in un solo posto, allora l'elaborazione centralizzata dei dati sarà più efficiente rispetto all'elaborazione distribuita dei dati. Allora, il maggior svantaggio dei regimi autoritari del ventesimo secolo, il loro tentativo di concentrare tutte le informazioni in un solo posto, si trasformerà nel loro più grande vantaggio.
Harari così conclude:
Che cosa possiamo fare per prevenire il ritorno del fascismo e la nascita di nuove dittature? La prima domanda che ci dobbiamo fare è: chi controlla i dati? Se siete degli ingegneri, trovate un sistema per evitare che troppi dati siano concentrati in poche mani. I nemici della democrazia liberale, loro sì hanno un metodo. Loro manipolano le nostre emozioni. Non le nostre email o il nostro conto in banca, loro manipolano i nostri sentimenti di rabbia, odio e vanità e poi usano queste emozioni per frammentare e distruggere la democrazia dall'interno. In realtà questo è il metodo che la Silicon Valley ha usato per prima con lo scopo di vendere i suoi prodotti. Ma oggi, i nemici della democrazia usano proprio questo metodo per venderci paura, odio e arroganza. Loro non possono creare queste emozioni dal nulla. Perciò devono capire le debolezze che già abbiamo per poi usarle contro di noi. È quindi responsabilità di noi tutti capire quali sono le nostre debolezze per fare in modo che esse non si trasformino in un'arma nelle mani dei nemici della democrazia. Saper riconoscere le nostre personali debolezze ci aiuterà a evitare anche la trappola dello specchio del fascismo.
Conclusioni (provvisorie): le nuove tecnologie (Intelligenza artificiale, Big Data, Algoritmi) stanno favorendo i fascismi rendendo le dittature più efficienti delle democrazie.
Il fascismo è in ascesa in tutto il mondo e anche in Europa con la nascita di movimenti politici nazionalisti e xenofobi che stanno lentamente conquistando consensi popolari e potere politico. Lo storico Yuval Noah Harari, nel suo libro "Homo Deus" sostiene che le tecniche commerciali delle società della Silicon Valley (Facebook, Google, Apple, ecc), che hanno manipolato le nostre emozioni per venderci i loro prodotti, incominciano adesso ad essere applicate a politiche fasciste. Certi politici manipolano i nostri sentimenti di rabbia, odio e vanità e poi usano queste emozioni per frammentare e distruggere la democrazia dall'interno. Dittatura oggi significa che troppi dati sono accumulati nelle mani di un governo o di una ristretta élite. Questi soggetti conoscono le debolezze psicologiche dell'essere umano e hanno imparato come sfruttarle, alimentando paure irrazionali. Sempre più i fascismi usano queste debolezze per conquistare il potere (Trump negli USA, Bolsonaro in Brasile, ecc). Oggi, il più grande pericolo per le democrazie liberali è che i veloci cambiamenti nella tecnologia dell'informazione renderanno le dittature più efficienti delle democrazie.
Letteratura che orienta la realtà
In un'intervista di Stefano Massini a Daniel Pennac, i due scrittori discutono dell'influenza che la lettertura esercita sulla società. Essi elencano gli autori che hanno permesso loro di orientarsi in situazioni difficili, come quella in cui non si riesce a padroneggiare la realtà. Il libro suggerito per contrastare "i regimi" è: "Vita e destino" di Vasilij Grossman.
La razionalità richiede impegno personale!
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Bibliografia (chi fa delle buone letture è meno manipolabile)
- Michela Dall'Aglio (2018), Yuval Noah Harari. Evoluzione o estinzione del sapiens? - DoppioZero
- Roberto Sommella (2017), In Europa torna il fascismo e l'ultima frontiera è la Francia - Huffington Post
- Luigi Pandolfi (2013), Se in Europa torna lo spettro del fascismo - Micromega
- Luca Rasponi (2017), It's happening again - Il ritorno del fascismo in italia e in Europa
- Giuseppe Franco (2017), Nuovi fascismi, non sono vuoti di memoria
- Erika Riggi (2018), NUOVI FASCISMI. COME SONO CAMBIATI I RAGAZZI DI CASA POUND - Corriere della Sera
- Democracy in Crisis (2018), FREEDOM IN THE WORLD 2018 - Freedom House
- Géraldine Schwarz (2018), My family has a Nazi past. I see that ideology returning across Europe - The Guardian
- Gianni Riotta (2016), I Know Fascists; Donald Trump Is No Fascist - The Atlantic
- Sergio Fabbrini (2018), Forza e debolezze dei sovranisti- Sole24 Ore
- Maurizio Ferraris (2018), Diciamoci la verità su queste fake news - La Repubblica
- Marco Belpoliti (2018), Hitler torna? - DoppioZero
- Fausto Colombo (2018), Il potere socievole, storia e critica dei social media (PDF) - Academia.edu [32 citazioni]
- Maria Teresa Cuomo, Gerardino Metallo, Debora Tortora (2011), Opportunità, limiti e criticità dei social network (PDF)
- Marida Brignani, Chiara Fragiacomo (2018), I nazionalismi in Europa - Novecento.org
- Gustavo Zagrebelski (2018), E’ arrivato il tempo della resistenza civile - La Repubblica
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Spesa annua pro capite in Italia per gioco d'azzardo 1.583 euro, per l'acquisto di libri 58,8 euro (fonte: l'Espresso 5/2/17)
Pagina aggiornata il 20 novembre 2023