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Coloro cui sfugge completamente l'idea che è possibile aver torto non possono imparare nulla, tranne la tecnica. (Gregory Bateson)
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Differenza tra libri ed ebook
TEORIE > CONCETTI > LETTURA CRITICA
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Tutti conoscono i vantaggi degli ebook: disponibilità (download immediato), prezzo (inferiore rispetto alla versione cartacea), immaterialità (ridotto peso ed enorme capacità di memoria dei lettori/tablet) e multimedialità (possibilità di inserire hyperlink che diano accesso a contenuti multimediali presenti sul web). Pochi conoscono però gli svantaggi, ad alcuni dei quali si può ovviare. C'è una grande differenza tra un libro cartaceo e un ebook, e tale differenza riguarda sia l'aggiornamento dei contenuti che il modo di fruirne (cioè la loro interpretazione). Un libro cartaceo è "statico" e immutabile, nel senso che una volta pubblicata una certa edizione il contenuto viene "bloccato" dall'editore; un ebook ha invece un contenuto "dinamico", nel senso che l'autore può decidere di modificarlo aggiornando, in accordo con l'editore, l'edizione disponibile online. Un'indagine del team di ricerca CIBER (Centre for Information Behaviour & the Evaluation of Research), citata dallo psicologo e formatore Andrea Nardi ha evidenziato le principali differenze tra lettura digitale e lettura tradizionale cartacea: "Lo studio ha evidenziato che nonostante l’apparente facilità e familiarità con i media digitali i giovani partecipanti non possiedono le capacità critiche e di analisi per valutare le informazioni che trovano sul web. È emerso inoltre come il testo in rete attivi modalità di lettura non sequenziali, caratterizzate da scansione e scrematura veloce (scanning e skimming) delle informazioni, “visite” e “balzi” rapidi da un sito all’altro. [...] La lettura a salti del testo digitale comporterebbe inoltre significative differenze neurologiche rispetto alla lettura in profondità di un testo sequenziale: nel caso della navigazione ipertestuale si attiverebbero le aree che presiedono alle decisioni e alla risoluzione di problemi, mentre nel secondo caso ci sarebbe una grande attività delle regioni che presiedono al linguaggio, alla memoria e all’elaborazione di stimoli visivi. [...] L’intensa attività cerebrale prodotta dalla lettura online spiegherebbe perché risulti così difficile una lettura approfondita delle informazioni: il processo di lettura e l’esperienza che facciamo su un testo digitale sono fortemente influenzati dal fatto che si clicca e si scorre il testo, valutiamo continuamente i link, facciamo scelte di navigazione, elaboriamo una molteplicità di stimoli sensoriali e tutto questo sembra distrarre il cervello dal lavoro di interpretazione del testo."  Le conclusioni del documento vedono molti fattori di rischio, quali l'impoverimento e abbassamento dei livelli cognitivi, nell'introduzione "estesa" nella scuola di testi digitali, la cui lettura sequenziale non comporterebbe gli stessi benefici neurologici, cognitivi e culturali della lettura su carta.
Vantaggi e svantaggi degli ebook

Tutti conoscono i vantaggi degli ebook: disponibilità (download immediato), prezzo (inferiore rispetto alla versione cartacea), immaterialità (ridotto peso ed enorme capacità di memoria dei lettori/tablet) e multimedialità (possibilità di inserire hyperlink che diano accesso a contenuti multimediali presenti sul web).

Pochi conoscono però gli svantaggi, ad alcuni dei quali si può ovviare.

C'è una grande differenza tra un libro cartaceo e un ebook, e tale differenza riguarda sia l'aggiornamento dei contenuti che il modo di fruirne (cioè la loro interpretazione), ma  il percorso verso la digitalizzazione della lettura è ormai avviato e non si fermerà.

Gli effetti della lettura online sulle capacità cognitive umane non sono ancora interamente noti ma già affiora il problema della mancanza di punti di riferimenti chiari del procedere della lettura.

Riguardo all'aggiornamento dei contenuti la differenza è nota: un libro cartaceo è "statico" e immutabile, nel senso che una volta pubblicata una certa edizione il contenuto viene "bloccato" dall'editore; un ebook ha invece un contenuto "dinamico", nel senso che l'autore può decidere di modificarlo aggiornando, in accordo con l'editore, l'edizione disponibile online.

Il punto chiave

Quando leggiamo un ebook, il venditore/editore acquisisce una serie di informazioni sulla nostra modalità di lettura online (velocità di lettura, inserimento di segnalibri, inserimento di note e commenti personali, ecc): è opportuno disabilitare questa funzione.

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La vera ragione per cui i libri avranno lunga vita è che abbiamo la prova che sopravvivono in ottima salute libri stampati più di cinquecento anni fa, e pergamene di duemila anni, mentre non abbiamo alcuna prova della durata di un supporto elettronico. (Umberto Eco)
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Le abitudini sono molti difficili da estirpare e la diffidenza verso le novità è sempre parecchia in ognuno di noi. I nuovi lettori invece, quelli che iniziano ora il loro rapporto con i libri e a leggerli sul formato elettronico, si potranno abituare presto. (Erri De Luca)
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Molti fattori di rischio, impoverimento e abbassamento dei livelli cognitivi, ci spingono ad essere più cauti verso l’introduzione nella scuola, spesso “disinvolta” e noncurante dei complessi correlati neurologici, cognitivi e culturali che la lettura sequenziale su carta porta con sé, dei libri in formato digitale. (Andrea Nardi)
ebook e lettura
The ebook! How many do you read per year?Not one, but I look at the figures.
Perchè le fonti di pensierocritico.eu sono statiche

Su questo sito web, che cita sempre le fonti delle sue asserzioni, non si fa mai riferimento a fonti "dinamiche", vale a dire a fonti modificabili da utenti anonimi (quali Wikipedia) o fonti in edizione solo digitale (ebook). Il motivo è quello indicato a fianco: la credibilità di una pagina web non può essere affidata alle sabbie mobili della Rete  ma, secondo noi, necessita di un ancoraggio che solo la carta è in grado di dare, quindi: libri cartacei e articoli (con l'eccezione dell'attualità) pubblicati su riviste sia  digitali che cartacee.

PS: Anche se Wikipedia e certi  Blog mantengono la loro grande utilità per "orientarsi" nella fase iniziale dello studio di un tema.

Un libro cartaceo è "statico" e immutabile, nel senso che una volta pubblicata una certa edizione il contenuto viene "bloccato" dall'editore; un ebook ha invece un contenuto "dinamico", nel senso che l'autore può decidere di modificarlo aggiornando, in accordo con l'editore, l'edizione disponibile online
RAS: un gruppo di neuroni alla radice della nostra attenzione e consapevolezza

La coscienza viene attivata dalla zona del cervello più antico dell'essere umano, posta nel tronco encefalico, denominata "Reticular Activating System" (RAS) e costituita da un gruppo di neuroni specializzati nel controllo dello stato di veglia e del ritmo circadiano. Quindi il RAS è un sistema di allerta che consente all'uomo di "notare" certe cose e ignorarne altre. Se dedicassimo uguale attenzione a tutti gli stimoli che ci arrivano dall'apparato sensoriale saremmo solo confusi: bisogna concentrarsi per essere coscienti di ciò che si fa. Ad esempio, se decidessimo di scrivere un libro o un articolo su un determinato argomento, cominceremmo a notare tutto ciò che, nell'informazione che riceviamo, lo riguarda. Infatti il problema del sovraccarico informativo odierno non è l'enorme quantità di informazione eterogenea che riceviamo, quanto il fatto che disturba il RAS nel compito di mantenere un'attenzione elevata sui temi di nostro interesse. Questa è anche la tesi principale del libro di Nicholas Carr "Internet ci rende stupidi?", cioè che la lettura online (e la facilità di passare rapidamente da un argomento all'altro mediante gli hyperlinks) possa disturbare la lettura lineare cui siamo abituati da secoli ostacolando la focalizzazione sui temi da noi scelti. Il RAS è la prima linea di difesa del cervello animale (incluso quello umano) contro il sovraccarico di stimoli ambientali.

Quando sappiamo esattamente cosa vogliamo il nostro RAS si attiva automaticamente alla ricerca di informazioni utili al nostro scopo. E' il RAS che decide di cosa dobbiamo essere consapevoli e le sue decisioni sono di natura evoluzionistica: sono state utili alla sopravvivenza e lo sono ancora.

Dobbiamo la nostra capacità d'attenzione a una parte evolutivamente molto antica del cervello: il RAS (Reticular Activating System). Il RAS  è molto complesso ed è costituito da oltre 100 piccole reti neurali che regolano molte funzioni vitali per l'essere umano, ad esempio mantengono l' eccitazione comportamentale, il controllo motorio, il controllo cardiovascolare, la modulazione del dolore, il sonno, la coscienza e l'assuefazione
Il RAS filtra e assegna le priorità
(Cliccare per approfondire)
RAS: un gruppo di neuroni alla radice della nostra attenzione e consapevolezza

La coscienza viene attivata dalla zona del cervello più antico dell'essere umano, posta nel tronco encefalico, denominata "Reticular Activating System" (RAS) e costituita da un gruppo di neuroni specializzati nel controllo dello stato di veglia e del ritmo circadiano. Quindi il RAS è un sistema di allerta che consente all'uomo di "notare" certe cose e ignorarne altre. Se dedicassimo uguale attenzione a tutti gli stimoli che ci arrivano dall'apparato sensoriale saremmo solo confusi: bisogna concentrarsi per essere coscienti di ciò che si fa. Ad esempio, se decidessimo di scrivere un libro o un articolo su un determinato argomento, cominceremmo a notare tutto ciò che, nell'informazione che riceviamo, lo riguarda. Infatti il problema del sovraccarico informativo odierno non è l'enorme quantità di informazione eterogenea che riceviamo, quanto il fatto che disturba il RAS nel compito di mantenere un'attenzione elevata sui temi di nostro interesse. Questa è anche la tesi principale del libro di Nicholas Carr "Internet ci rende stupidi?", cioè che la lettura online (e la facilità di passare rapidamente da un argomento all'altro mediante gli hyperlinks) possa disturbare la lettura lineare cui siamo abituati da secoli ostacolando la focalizzazione sui temi da noi scelti. Il RAS è la prima linea di difesa del cervello animale (incluso quello umano) contro il sovraccarico di stimoli ambientali.

Quando sappiamo esattamente cosa vogliamo il nostro RAS si attiva automaticamente alla ricerca di informazioni utili al nostro scopo. E' il RAS che decide di cosa dobbiamo essere consapevoli e le sue decisioni sono di natura evoluzionistica: sono state utili alla sopravvivenza e lo sono ancora.

Tripartizione evolutiva del cervello
Il paradigma della tripartizione evolutiva del cervello venne proposto nel 1990 dal neurofisiologo Paul D. MacLean.  Esso suddivide il cervello umano in tre stati evolutivi (diversi ma strettamente interconnessi): il primo e più antico è il "cervello rettiliano" (Reptilian complex), sede degli istinti primari e delle funzioni vitali; il secondo è il "cervello emotivo" (Paleomammalian complex o sistema limbico), tipico dei mammiferi e delegato alla gestione delle emozioni; il terzo, ed evolutivamente più recente,  è la "neocorteccia" (Neomammalian complex) nella quale è riposta tutta l'attività inerente il pensiero e il linguaggio dell'uomo moderno.
Reticular Activating System (RAS)
RAS
Il Reticular Activating System (RAS) è localizzato nella parte evolutivamente più antica del cervello umano (precisamente nel tronco encefalico). Attraverso il fascio tegmentale centrale il RAS stimola il talamo il quale irradia tutta la corteccia cerebrale assicurando lo stato di veglia e la consapevolezza.
Il RAS regola molte importanti funzioni tra le quali: ritmo sonno-veglia, percezione del dolore, controllo dell'attività digestiva, cardiocircolatoria, respiratoria, minzionale, controllo del movimento, attività somatoviscerali quali la deglutizione, vomito, espirazione, ecc. Il RAS ci permette di concentrarci, inconsciamente, su qualcosa per noi della massima importanza ignorando altri stimoli. Ad esempio, se abbiamo un impegno importante ci fa svegliare al momento giusto anche senza sveglia, oppure, se stiamo assistendo un malato ci fa sentire il suo richiamo anche in ambienti rumorosi, e così via.
A causa del controllo di queste importanti funzioni vitali una lesione del RAS porta al coma o alla morte.

Amazon mostra i segnalibri dei lettori e la loro numerosità
Questa immagine mostra su un lettore Kindle la posizione dei segnalibri (location), i passi sottolineati ai quali i segnalibri si riferiscono, e il numero di lettori che li hanno apprezzati (popular highlights). Nota: Amazon intende con location un passo di circa 22-23 parole. Il numero di pagina non viene usato per gli ebook perchè le variabili di lettura (formato dello schermo, grandezza e tipo di carattere) ne vanificano l'utilità.
Il rischio è che la sorveglianza sulla modalità di lettura spinga gli editori a chiedere agli autori di modificare in senso peggiorativo  i testi (semplificando, alleggerendo, omettendo, banalizzando, ecc)
L'editore/venditore sorveglia la nostra modalità di lettura

Occorre sapere che quando leggiamo un ebook, il venditore/editore acquisisce una serie di informazioni online sulla nostra modalità di lettura (velocità di lettura, inserimento di segnalibri, inserimento di note e commenti personali, ecc). Lo scopo dichiarato è quello di impiegare tali informazioni per migliorare quel prodotto editoriale, e oggi è probabilmente così, ma domani? Sappiamo che quando la tecnologia consente di fare qualcosa di nuovo, c'è sempre qualcuno che se ne appropria per i propri interessi economici, politici, ecc. Il rischio è che la sorveglianza sulla modalità di lettura spinga gli editori a chiedere agli autori di modificare in senso peggiorativo  i testi (semplificando, alleggerendo, omettendo, banalizzando, ecc). L'acquisizione di dati sulle modalità di lettura è un problema generale come riportato nell'articolo apparso sul Post il 4 luglio 2012 "Le cose che sanno gli ebook".

Interpretazione dei contenuti: il conformismo dei segnalibri


A questo riguardo è utile leggere l'opinione di Nicholas Carr, pubblicata in italiano da Internazionale 931 (13 gennaio 2012) e in inglese dal WSJ (ved. bibliografia); egli descrive la propria esperienza di pubblicazione di un ebook con il servizio di Amazon Kindle Direct Publishing che consente a chiunque di pubblicare, senza intermediazioni, e vendere sul sito Amazon i propri ebook.

La differenza maggiore tra libri cartacei ed ebook riguarda però l'interpretazione dei contenuti, infatti gli ebook permettono di aggiungere segnalibri e note personali nelle varie pagine dell'ebook. Tali contrassegni non rimangono privati ma vengono posti online: vedere l'esempio nel box a fianco in cui un ebook, acquistato su amazon, mostra le segnalazioni (highlights) dei passi contrassegnati da altri lettori. Qualcuno potrebbe ritenerlo un vantaggio, a nostro parere invece i segnalibri sono un sentiero verso il conformismo. Conoscere le preferenze altrui (magari dei nostri amici), a nostro modo di vedere, danneggia l'intepretazione del contenuto e rischia di impoverire la riflessione personale su di esso. Per approfondire andare alla pagina valutare un libro/ebook.

Nicholas Carr, nell'evidenziare i vantaggi della facilità di aggiornamento, mette in guardia sugli svantaggi: "I consigli di istituto potrebbero influenzare le letture degli studenti, per esempio modificando i libri di testo che non coincidono con le loro idee. I governi autoritari potranno cambiare i libri per adattarli ai loro interessi politici. E c'è il rischio di perdere il controllo delle revisioni".

Qualcuno potrebbe pensare: cosa c'è di nuovo, è sempre successo. E' vero, nelle nazioni illiberali è sempre successo e succede, ma oggi la tecnologia consentirebbe di farlo ovunque in modo semplice, rapido e invisibile.

tagli
Why the cuts to culture?
The less you know the better it is for you.
Differenze sulla modalità di lettura tra testi digitali e testi cartacei
Un'indagine del team di ricerca CIBER (Centre for Information Behaviour & the Evaluation of Research), citata dallo psicologo e formatore Andrea Nardi (vedi bibliografia 2005) ha evidenziato le principali differenze tra lettura digitale e lettura tradizionale cartacea:

Lo studio ha evidenziato che nonostante l’apparente facilità e familiarità con i media digitali i giovani partecipanti non possiedono le capacità critiche e di analisi per valutare le informazioni che trovano sul web. È emerso inoltre come il testo in rete attivi modalità di lettura non sequenziali, caratterizzate da scansione e scrematura veloce (scanning e skimming) delle informazioni, “visite” e “balzi” rapidi da un sito all’altro. [...] La lettura a salti del testo digitale comporterebbe inoltre significative differenze neurologiche rispetto alla lettura in profondità di un testo sequenziale: nel caso della navigazione ipertestuale si attiverebbero le aree che presiedono alle decisioni e alla risoluzione di problemi, mentre nel secondo caso ci sarebbe una grande attività delle regioni che presiedono al linguaggio, alla memoria e all’elaborazione di stimoli visivi. [...] L’intensa attività cerebrale prodotta dalla lettura online spiegherebbe perché risulti così difficile una lettura approfondita delle informazioni: il processo di lettura e l’esperienza che facciamo su un testo digitale sono fortemente influenzati dal fatto che si clicca e si scorre il testo, valutiamo continuamente i link, facciamo scelte di navigazione, elaboriamo una molteplicità di stimoli sensoriali e tutto questo sembra distrarre il cervello dal lavoro di interpretazione del testo.

Le conclusioni del documento vedono molti fattori di rischio, quali l'impoverimento e abbassamento dei livelli cognitivi, nell'introduzione "estesa" nella scuola di testi digitali, la cui lettura sequenziale non comporterebbe gli stessi benefici neurologici, cognitivi e culturali della lettura su carta.

La valutazione online che "non" misura la capacità critica
L’intensa attività cerebrale prodotta dalla lettura online spiegherebbe perché risulti così difficile una lettura approfondita delle informazioni: il processo di lettura e l’esperienza che facciamo su un testo digitale sono fortemente influenzati dal fatto che si clicca e si scorre il testo, valutiamo continuamente i link, facciamo scelte di navigazione, elaboriamo una molteplicità di stimoli sensoriali e tutto questo sembra distrarre il cervello dal lavoro di interpretazione del testo
Sorveglianza sull'apprendimento e sulla lettura online

Il sociologo Evgeny Morozov (ved. bibliografia) denuncia il rischio insito nell'apprendimento online (ormai esistono molte iniziative sia profit che non profit che offrono corsi online gratuiti aperti a tutti: MOOCs) e al conseguente impiego di testi digitali online.
Coursesmart, una società statunitense leader nei libri di testo digitali, che fornisce circa il 90% dei testi scolastici digitali nel Nordamerica, ha presentato un sistema di verifica online dello studio chiamato CourseSmartAnalytics
; tale sistema monitora le modalità di lettura di ogni studente: pagine lette, tempo trascorso su ogni pagina, capitoli "saltati", ecc. In base a tale monitoraggio il sistema dà un voto all'impegno dello studente e lo comunica al docente. Morozov si chiede quale valore possa avere tale voto dato che non ha nessuna relazione con le capacità critiche dello studente, infatti scrive Morozov: "Essere «critici» significa imparare a distinguere tra fonti diverse, nuotare contro le correnti intellettuali dominanti e a volte rifiutarsi di leggere i testi assegnati. Dovremmo considerare «disimpegnati» gli studenti che in Unione Sovietica fingevano di studiare i principi del marxismo-leninismo - così come gli insegnanti che fingevano di insegnarglieli? Non tutti possono essere liberi pensatori e difendere in pubblico la propria riluttanza a leggere un testo che trovano improprio; la resistenza è spesso passiva e non particolarmente eroica."

Il sistema di verifica online dello studio chiamato CourseSmartAnalytics monitora le modalità di lettura di ogni studente: pagine lette, tempo trascorso su ogni pagina, capitoli "saltati", ecc. In base a tale monitoraggio il sistema dà un voto all'impegno dello studente e lo comunica al docente. Ma essere «critici» significa imparare a distinguere tra fonti diverse, nuotare contro le correnti intellettuali dominanti e a volte rifiutarsi di leggere i testi assegnati
La razionalità richiede impegno personale!
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Bibliografia (chi fa delle buone letture è meno manipolabile)


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Libri consigliati
a chi vuole capire la differenza tra libri cartacei ed ebook
Adriano Colombo
Spesa annua pro capite in Italia per gioco d'azzardo 1.583 euro, per l'acquisto di libri 58,8 euro (fonte: l'Espresso 5/2/17)

Pagina aggiornata il 27 giugno 2021

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Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 2.5 Generico
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