Spirale del Silenzio e Paura dell'isolamento
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La teoria della spirale del silenzio, proposta nel 1984 dalla sociologa Elisabeth Noelle-Neumann, sostiene che le persone hanno sempre un'opinione su quale sia la tendenza della maggioranza in merito a uno specifico tema e, dato che subiscono la paura dell'isolamento, nel caso in cui si trovino ad avere un'opinione difforme da quella della maggioranza preferiscono tacere la propria opinione. Quando il setting dell'agenda dei media spinge certi temi all'attenzione pubblica e ne trascura altri magari più veri e urgenti, questi ultimi cadranno nella spirale del silenzio accompagnati dalla frustrazione di coloro che vorrebbero che se ne parlasse. Una ricerca effettuata negli USA dal PEW Research Internet Project (ved. bibliografia) ha evidenziato che l'impiego dei principali social network (Facebook e Twitter) riduce l'espressione delle reali opinioni degli utenti. Infatti, se un utente percepisce di avere un'opinione minoritaria, rispetto alla rete dei propri contatti/amici, decide di non esprimerla in percentuali maggiori che nella vita reale. Ciò accade sia perchè gli utenti non vogliono deludere i loro contatti/amici, ma anche perchè gli utenti non vogliono lasciare tracce digitali delle loro opinioni minoritarie, dato che temono che esse possano danneggiarli in futuro (socialmente, professionalmente, ecc.).
Paura dell'isolamento
Coloro i quali hanno un'opinione diversa da quella da loro percepita come maggioritaria si rifugiano nel silenzio per timore dell'isolamento.
Punto chiave di questa pagina
SPIRALE DEL SILENZIO: Il terreno scelto da Noelle Neumann per indagare il processo di opinione pubblica è quello
sociopsicologico; il tasto sul quale insisterà costantemente è quello del controllo sociale. Da tale
prospettiva – quella sociopsicologica - la sfera pubblica è una sorta di tribunale anonimo, uno stato
in cui l’individuo è visto e giudicato da tutti e nel quale non si vuole isolare, non vuole perdere la
faccia. La sfera pubblica può dunque essere intesa come “un’ampia autorità sociale che penetra
anche nei gruppi primati, nei gruppi di riferimento (reference groups) o nei piccoli gruppi […] Il
potere dell’opinione pubblica sull’individuo consiste nella spinta conformista che incalza
l’individuo, perché la natura sociale dell’uomo è sensibile ed estremamente fragile, e perché l’uomo
teme l’esilio, l’isolamento”.
Punti di riflessione
La maggior parte delle persone, quando percepisce di avere un'opinione diversa da quella della maggioranza, si rifugia nel silenzio.
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L'ipotesi chiave della teoria della spirale del silenzio è che le percezioni del clima dell'opinione influiscono sull'espressione dell'opinione politica. Abbiamo meta-analizzato la forza di questa relazione e chiarito l'impatto dei moderatori teoricamente rilevanti [ad esempio il mondo online è meno intimidatorio quando si esprimono opinioni]. Nel complesso, i nostri risultati suggeriscono che la relazione tra percezione del clima di opinione ed espressione di opinione politica è più forte e più solida di quanto si pensasse in precedenza. (Jörg Matthes)
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Esprimere opinioni dissenzienti a familiari, amici o vicini ha un effetto più forte rispetto a estranei, politici o media. La spiegazione di questa nuova scoperta può essere trovata nell'argomento della responsabilità sociale. Quando si esprime il dissenso per chiudersi agli altri, la responsabilità sociale è probabilmente più elevata rispetto a esprimere disaccordo con giornalisti, politici o estranei. Pertanto, i cittadini reprimono le loro opinioni per mantenere l'armonia sociale. In termini di spirale del silenzio, ciò significa che il disaccordo con amici e familiari può portare a uno stato più elevato di paura dell'isolamento sociale rispetto agli estranei. Abbiamo quindi scoperto che l'effetto di silenziamento è più forte quando le opinioni dissenzienti su questioni importanti sono espresse a familiari, amici e vicini. (Jörg Matthes)
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L'opinione pubblica svolge una funzione di integrazione della società. Sotto la minaccia di revoca costringe i governi a rispettarla, e lo stesso fa con gli individui paventando l'isolamento. (Elisabeth Noelle-Neumann)
Cos'è la spirale del silenzio
La teoria della spirale del silenzio, proposta nel 1984 dalla sociologa Elisabeth Noelle-Neumann, sostiene che le persone hanno sempre un'opinione su quale sia la tendenza della maggioranza in merito a uno specifico tema e, dato che subiscono la paura dell'isolamento, nel caso in cui si trovino ad avere un'opinione difforme da quella della maggioranza preferiscono tacere la propria opinione.
Quando il setting dell'agenda dei media spinge certi temi all'attenzione pubblica e ne trascura altri magari più veri e urgenti, questi ultimi cadranno nella spirale del silenzio accompagnati dalla frustrazione di coloro che vorrebbero che se ne parlasse.
Elisabeth Noelle-Neumann evidenzia il fatto che le opinioni che i mass media trascurano subiscono, nella mente delle persone, un processo di svalutazione e di vergogna ad essere espresse. Poche persone sono abbastanza forti e libere da sostenere il peso psicologico di percepirsi isolati nel loro contesto sociale. Questo comportamento sociale si basa sull'euristica del conformismo e, in particolari situazioni, può portare a gravi conseguenze come dimostra il caso del plotone 101 descritto qui.
Nel 2019 il movimento delle sardine ha interrotto la spirale del silenzio e la paura dell'isolamento che gravava sugli elettori italiani
Scrive Davide Buonpane: Attraverso l’empatia riusciamo a evitare lo stigma nei confronti dell’altro che può portare solo alla mitizzazione, negativa o positiva che sia, senza vaglio critico. Senza questa emozione quindi, potremmo dimenticarci che gli obiettivi di una politica autoritaria e semplicistica non sono gli immigrati, le famiglie arcobaleno, la comunità LGBT, i poltronari del Parlamento, ma ahimè, tutti noi. E forse, in fondo, è proprio questo il messaggio finale delle sardine: io sono l’altro e gli altri siamo noi.
Le persone hanno sempre un'opinione su quale sia la tendenza della maggioranza in merito a uno specifico tema e, dato che subiscono la paura dell'isolamento, nel caso in cui si trovino ad avere un'opinione difforme da quella della maggioranza preferiscono tacere la propria opinione
Maggioranza rumorosa e minoranza silenziosa
La teoria della spirale del silenzio nacque dalla constatazione che, nell'ultima fase di una elezione (in Germania negli anni '70), lo spostamento improvviso di opinioni e preferenze elettorali si verificano non nella maggioranza rumorosa (coloro che non hanno timore di dichiarare la propria preferenza), ma nella minoranza silenziosa (coloro che temono la sconfitta della parte preferita e si rifugiano nel silenzio). Secondo la Noelle-Neumann la paura dell'isolamento è una forza centrifuga che accelera la discesa di un'opinione nella spirale del silenzio.
Maggioranza rumorosa
Captare l'opinione della maggioranza
Secondo l'autrice ogni persona è equipaggiata con un organo di senso quasi-statistico che le permette di captare l'opinione della maggioranza ed è in particolare nell'ambiente virtuale televisivo che tale competenza si esercita.
In questa valutazione le opinioni espresse dai mass media hanno un ruolo prevalente perchè vengono ritenute più autorevoli delle opinioni del proprio circolo familiare o professionale. I mass media creano un'immagine dell'opinione generale (spesso non corrispondente alla realtà), determinando nelle persone una spinta a conformarsi a quell'immagine.
What are you doing?
Sometimes you have to take sides and take a position.
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Le opinioni diffuse dai mass media determinano la caduta nella spirale del silenzio delle opinioni da essi trascurate. Ad esempio, i sondaggi elettorali hanno lo scopo di creare delle previsioni che orientino gli elettori e facciano scivolare nel silenzio le opinioni contrarie a quelle previsioni. In tal modo i committenti dei sondaggi elettorali creano una realtà fittizia (uno pseudo-ambiente nella mente di ogni persona direbbe Walter Lippmann) che, spesso, finisce per realizzarsi. Per approfondire gli aspetti legati all'esclusione delle notizie dall'agenda dei media (agenda-cutting) andare alla pagina Agenda Setting e alla pagina Manipolazione mediatica.
Molti utenti scoprono, con sorpresa, che i loro amici esprimono sui social network opinioni diverse da quelle espresse verbalmente nella vita reale
I social media e l'effetto della spirale del silenzio
Una ricerca effettuata negli USA dal PEW Research Internet Project (ved. bibliografia) ha evidenziato che l'impiego dei principali social network (Facebook e Twitter) riduce l'espressione delle reali opinioni degli utenti. Infatti, se un utente percepisce di avere un'opinione minoritaria, rispetto alla rete dei propri contatti/amici, decide di non esprimerla in percentuali maggiori che nella vita reale. Ciò accade sia perchè gli utenti non vogliono deludere i loro contatti/amici, ma anche perchè gli utenti non vogliono lasciare tracce digitali delle loro opinioni minoritarie, dato che temono che esse possano danneggiarli in futuro (socialmente, professionalmente, ecc.).
Per questo motivo molti utenti scoprono, con sorpresa, che i loro amici esprimono sui social network opinioni diverse da quelle espresse verbalmente nella vita reale.
I mass media creano un'immagine dell'opinione generale (spesso non corrispondente alla realtà), determinando nelle persone una spinta a conformarsi a quell'immagine
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Bibliografia (chi fa delle buone letture è meno manipolabile)
Elisabeth Noelle-Neumann (1984), The Spiral of Silence - (PDF) Premessa all'edizione italiana del 2002
- Pamela J. Shoemaker et al. (2000), Fear of Social Isolation: Testing an Assumption from the Spiral of Silence (PDF) [53 citazioni] - Analisi critica della teoria
- I social network innescano la 'spirale del silenzio' - ANSA 28 agosto 2014
- Social Media and the ‘Spiral of Silence’ - PEWResearch Internet Project August 26, 2014
- Stella C. Chia (2014), How Authoritarian Social Contexts Inform Individuals’ Opinion Perception and Expression - (PDF)
- D. Garth Taylor (1982), Pluralistic Ignorance and the Spiral of Silence: A Formal Analysis - Contiene i link a varie ricerche sul tema
- Jörg Matthes, Johannes Knoll, Christian von Sikorski (2018), The “Spiral of Silence” Revisited: A Meta-Analysis on the Relationship Between Perceptions of Opinion Support and Political Opinion Expression (PDF)
- Davide Buonpane (2020), Sardine: un movimento emozionale contro lo sfruttamento delle emozioni - Ribalta
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Pagina aggiornata il 16 maggio 2023