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Coloro cui sfugge completamente l'idea che è possibile aver torto non possono imparare nulla, tranne la tecnica. (Gregory Bateson)
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Il Principio di Pareto e la regola 80/20: cos'è e come si applica alla propria vita
TEORIE > CONCETTI > DECISIONE
Scopo di questa pagina
Se conduciamo le nostre attività quotidiane (lavorative, familiari, ecc.) con affanno e abbiamo sempre la sensazione di essere in ritardo su ciò che avevamo programmato di fare, probabilmente non stiamo applicando alla nostra vita il principio di Pareto e la regola 80/20. Magari ne abbiamo sentito parlare ma non abbiamo capito la sua validità e l'importanza che potrebbe avere nel razionalizzare la nostra vita. Se l'abbiamo trascurata ne paghiamo le conseguenze. Il principio di Pareto è un principio di natura statistico-empirica che si riscontra in molti sistemi complessi dotati di una struttura di causa-effetto. Il principio afferma che circa il 20% delle cause provoca l'80% degli effetti. Questi valori vanno da intendersi come qualitativi e approssimativi. Il principio di Pareto ha trovato applicazione nei sistemi complessi e nei grandi numeri ma si può applicare anche al singolo individuo e alla risoluzione di molti dei suoi problemi. Ecco un test che ci permetterà di capire se lo applichiamo alla nostra vita:

  • Se delegate le attività che sapete essere poco importanti, state applicando questo principio.

  • Se fate ciò che più vi piace e dedicate solo una parte della giornata a questo, è probabile che stiate applicando la regola 80/20.

  • Se lavorate o vivete con i proventi di ciò che vi piace e se fate le vostre attività insieme a chi volete veramente, state applicando la regola 80/20.

  • Se fate attività che richiedono un grande sforzo, e non gli dedicate tutto il tempo del vostro giorno, ma il giusto e necessario, probabilmente state applicando la regola 80/20.

E' difficile applicare la regola 80/20 perché ogni situazione è diversa e se non si ha un sistema efficace per identificare quali input sono indispensabili e quali sono solo utili si fallirà. Questa è una capacità che viene con l’esperienza. Spesso cadiamo nella trappola di provare a fare tutto. Ma nel lavoro, come nella vita, meno è di più (Less is more). La regola 80/20 (conosciuta anche come "Principio di Pareto") è un ottimo modello mentale per aiutarci a concentrarci. Investopedia scrive: "Sebbene ci siano poche analisi scientifiche che dimostrino o smentiscano la validità della regola 80/20, ci sono molte prove aneddotiche che supportano la regola come essenzialmente valida, se non numericamente accurata. I risultati delle prestazioni dei venditori in un'ampia gamma di aziende hanno dimostrato il successo incorporando la regola 80/20". Ma uno dei motivi principali che riducono la sua applicazione è la "mancanza di determinazione" infatti tutti noi assistiamo alle sterili affermazioni di persone che affermano verbalmente molti propositi ma la maggior parte di esse, nella vita, non si impegnerà concretamente nel lavoro necessario per raggiungerlo. Questa pagina riporta i suggerimenti di alcuni esperti per favorire l'applicazione del principio di Pareto alla vostra vita.
Il rapporto tra cause ed effetti è asimmetrico
economia
Il 20% delle cause produce l'80% degli effetti
Punto chiave di questa pagina
Il PRINCIPIO 80/20 SECONDO RICHARD KOCH: L’80/20 non è un formula magica, è un comportamento statisticamente vero, empiricamente dimostrato in molte situazioni complesse, dominate da un contesto di grandi numeri. Tuttavia è possibile applicarla anche al contesto personale, per semplificarsi la vita in modo intelligente ed efficace, infatti se la si applica in modo non rigido di solito...funziona. Il pensiero 80/20 è l'arte di individuare gli aspetti più importanti del nostro ambiente e delle circostanze. I praticanti di questo principio sono riflessivi, non convenzionali, edonisti, strategici e non lineari.
Punti di riflessione
Buona parte del Novecento è stato il secolo di Pareto. L’impostazione della microeconomia che ancora oggi si insegna nelle università di tutto il mondo si basa esplicitamente sulla teoria paretiana: curve di indifferenza, utilità ordinale e ottimo paretiano sono i tre pilastri della teoria del consumatore, il cuore della scienza economica contemporanea. (Luigino Bruni)
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Pareto ha notato che il 20% dei baccelli di piselli nel suo giardino erano responsabili dell'80% dei piselli. Pareto ha ampliato questo principio alla macroeconomia mostrando che l'80% della ricchezza in Italia era di proprietà del 20% della popolazione. (Investopedia)
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Sebbene ci siano poche analisi scientifiche che dimostrino o smentiscano la validità della regola 80-20, ci sono molte prove aneddotiche che supportano la regola come essenzialmente valida, se non numericamente accurata. I risultati delle prestazioni dei venditori in un'ampia gamma di aziende ne hanno dimostrato il successo incorporando la regola 80-20. (Investopedia)
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Il principio di Pareto si basa sull'osservazione universale che esiste una sproporzione tra gli input e gli output di qualunque tipo di processo (manageriale, tecnologico, sociale, economico, ecc.). La percentuale del rapporto input/output non è rigidamente nella percentuale 80/20, ma vi si avvicina. Un'efficace implementazione dell'analisi di Pareto richiede la giusta fonte di dati. Se eseguita in modo appropriato, l'analisi di Pareto aiuterà a suddividere un grosso problema in parti più piccole e aiuterà a focalizzarsi su dove concentrare gli sforzi e quindi guidare in un migliore utilizzo delle risorse. (Software Testing Help)
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Il rapporto 80/20 non è solo utile per organizzare il nostro tempo ed essere più produttivi, ma ci permette anche di riflettere sul nostro benessere emotivo e sul modo in cui ci troviamo ad affrontare le situazioni e i problemi quotidiani. Per esempio, quando decidiamo di realizzare qualcosa, la tendenza più comune è quella di utilizzare l’80% della nostra energia per pensare alle conseguenze di ciò che faremo e solo il 20% ad agire per realizzare il compito. Non fraintendiamoci, pensare alle possibili conseguenze delle nostre azioni è una cosa naturale e buona, perché ci aiuta a prendere delle decisioni migliori; tuttavia, la verità è che spesso ci facciamo prendere da un atteggiamento molto pessimista, che genera in noi sentimenti negativi. Non pensiamo oggettivamente alle conseguenze ma ingigantiamo l’impatto delle nostre azioni, e ciò ci conduce all’immobilità causandoci fatica fisica e mentale. In realtà, numerosi studi hanno dimostrato che abbiamo la tendenza a ingigantire l’impatto emotivo degli eventi. Quindi non sarebbe meglio utilizzare l’80% della vostra energia per risolvere concretamente il problema piuttosto che per immaginare tutti i possibili disastri che potrebbero verificarsi? (Jennifer Delgado Suàrez)
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Pareto, che era anche conosciuto ai suoi tempi come un famoso economista, scommise davvero sulla produttività. Si potrebbe dire questo: "Non ho creduto nello sforzo in ogni momento (continuo), ma nello sforzo in ciò che ha veramente offerto un buon risultato (selettivo)". Quindi, anche se parlare del principio di Pareto come un modo per raggiungere il successo senza sforzi è una grande semplificazione, è vero che punta a qualcosa che a volte dimentichiamo: cerca nel nostro mondo ciò che è veramente produttivo e concentrati direttamente su questi compiti a tutti i livelli. (Sainte Anastasie)
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"Quale percentuale dei primi 10.000 titoli in qualsiasi negozio di media online (Netflix, iTunes, Amazon o qualsiasi altro) affitterà o venderà almeno una volta al mese?" La maggior parte delle persone pensa il 20 percento, e per una buona ragione: siamo stati addestrati a pensare in questo modo. La regola 80/20, nota anche come principio di Pareto (da Vilfredo Pareto, un economista italiano che ideò il concetto nel 1906), è tutt'intorno a noi. Solo il 20 percento dei principali film in studio sarà di successo. Lo stesso per programmi TV, giochi e libri per il mercato di massa: il 20 percento in tutto. Le probabilità sono ancora peggiori per i CD delle major, dove meno del 10 percento è redditizio, secondo la Recording Industry Association of America. Ma la risposta giusta, dice Robbie Vann-Adibe, è del 99 per cento. C'è richiesta per quasi tutti i primi 10.000 brani. Lo vede nelle sue statistiche sul jukebox; ogni mese, migliaia di persone investono i loro dollari per canzoni che nessun jukebox tradizionale ha mai portato in giro. (Chris Anderson)
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La regola 80/20 funziona solo nei casi in cui le risorse sono limitate. Un negozio conserva solo mille titoli perché è limitato dallo spazio e non può contenerne centinaia di migliaia. Nessuno può indovinare che in una situazione come questa vorresti massimizzare la tua vendita mantenendo le cose che piacciono alla gente. Internet non ha tali limiti di spazio, inoltre è più facile cercare su Internet che in un negozio fisico. Ecco perché Internet non segue la regola 80/20. (Avinash Kumar)
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La coda lunga è, secondo Anderson, una strategia di vendita al dettaglio, basata su analisi statistiche, per cui si preferisce vendere un gran numero di oggetti unici in quantità relativamente piccole di ogni oggetto venduto, piuttosto che vendere un numero esiguo di elementi popolari in grandi quantità. Anderson sostiene in poche parole che i prodotti a bassa richiesta o che hanno un basso volume di vendita possono collettivamente costituire una quota di mercato superiore rispetto a rivali molto venduti, che sono relativamente pochi, se il negozio o canale di distribuzione è abbastanza grande. (Jacopo Matteuzzi)
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Per trovare il tempo per miglioramenti, dobbiamo dimenticare la regola 80/20. L'innovazione ci richiede di sperimentare, di seguire nuove strade anche se alcune, molte, saranno svolte sbagliate o vicoli ciechi. Ma questo non significa che devi fermare la tua vita e non fare altro che sperimentare ed esplorare. Sarebbe molto difficile, e spesso si ritorce contro: ho conosciuto troppe persone che hanno un bel lavoro iniziare a lavorare sui propri sogni, solo per esaurire le risorse e ritirarsi in un altro lavoro non migliore del primo. Invece di cercare di innovare il cento per cento della tua vita in una volta, scegli una parte ristretta della tua vita e concentrati sull'innovazione di quel venti percento. È molto più facile apportare grandi cambiamenti in una piccola area della vita piuttosto che apportare cambiamenti anche moderati in tutta la tua vita. Se vuoi diventare un musicista e non hai mai suonato prima, cosa preferiresti fare: impegnarti ad esercitarti per un'ora ogni giorno, o ad esercitarti tutto il giorno ogni sabato? La chiamo la regola 20/80. È più facile cambiare il venti per cento di un'azienda o di una vita dell'ottanta per cento che cambiare l'ottanta per cento di quella società o di quella vita anche del venti per cento. (Jeff DeGraff)
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Ciò che rende la metodologia di Steve Jobs diversa da quella di tutti gli altri è che ha sempre creduto che le decisioni più importanti che prendi non sono le cose che fai, ma le cose che decidi di non fare. (Dan Silvestre)
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Il Principio 80/20, come la teoria del caos, si basa sull'idea di non linearità. Gran parte di ciò che accade non è importante e può esserlo ignorato. Eppure ci sono sempre alcune forze che hanno un'influenza ben oltre la loro entità (numero). Queste sono le forze che devono essere identificate e guardate. Se sono forze per il bene, dovremmo moltiplicarle. Se sono forze che non ci piacciono, dobbiamo pensare molto attentamente a come neutralizzarle. (Richard Koch pp24-26)
L’80/20 non è un formula magica, è un comportamento statisticamente vero, empiricamente dimostrato in molte situazioni complesse, dominate da un contesto di grandi numeri. Tuttavia è possibile applicarla anche al contesto personale, per semplificarsi la vita in modo intelligente ed efficace, infatti se la si applica in modo non rigido di solito...funziona
Pochi vitali, molti banali
vital few, trivial many
Nel nostro scenario, le prime 2 cause (vital few) contribuiscono al 70% dei difetti.
L'evoluzione dell'essenzialità da Mies van der Rohe alla contemporaneità. (Cliccare per approfondire)
Cos'è il Principio di Pareto e la regola 80/20
Esiste una legge universale, scoperta dall'economista e sociologo Vilfredo Pareto nel 1897 quando, studiando la distribuzione dei redditi, si accorse che in Italia a quell’epoca, solo un esiguo 20% della popolazione possedeva ben l’80% delle terre. Tale legge venne applicata negli anni '50 alla qualità dei processi industriali dall'ingegnere Joseph Juran (vedi bibliografia 2019):
Joseph Juran è stato il primo a sottolineare che ciò che Pareto e altri avevano osservato era un principio "universale", che si applicava in una sorprendente varietà di situazioni, non solo all'attività economica, e sembrava valere senza eccezioni per problemi di qualità. All'inizio degli anni '50, Juran notò il fenomeno "universale" che ha chiamato Principio di Pareto: che in qualsiasi gruppo di fattori che contribuiscono a un effetto comune, pochi relativi rappresentano la maggior parte dell'effetto. Juran ha anche coniato i termini "pochi vitali" e "molti utili" o "molti banali" per riferirsi a quei pochi contributi, che rappresentano la maggior parte dell'effetto e a quei molti altri che rappresentano una proporzione minore dell'effetto. [...] Il principio di Pareto (regola 80/20) è così ovvio e così semplice che potresti chiederti di cosa si tratta. Dopotutto, lo sanno tutti, vero? Allora perché i dipendenti sentono così spesso i manager lamentarsi di dover affrontare dozzine di problemi nella loro organizzazione? E perché i dipendenti vedono così spesso le task force aziendali che elencano dozzine di problemi e si propongono di risolverli tutti simultaneamente e con lo stesso vigore? Se hai veramente compreso il semplice ma profondo Principio di Pareto, il primo passo di fronte a una miriade di problemi sarebbe raccogliere dati e fatti per identificare i pochi vitali. L'attenzione potrebbe quindi essere concentrata sull'attenzione e sugli sforzi di miglioramento su quelle poche cose che darebbero il massimo miglioramento della qualità.

Questo principio può avere applicazioni pratiche in diversi settori, ad esempio:

  • Economia: l'80% delle ricchezze è in mano al 20% della popolazione; il 20% dei venditori fa l'80% delle vendite; per treni e aerei l'80% dei ricavi deriva da un 20% di rotte non in perdita; l'80% del deficit sanitario italiano è localizzato in un 20% di ASL sparse sul territorio.

  • Qualità: il 20% dei tipi possibili di guasto in un processo produttivo genera l'80% delle non conformità totali. Oppure: l'80% dei reclami proviene dal 20% dei clienti.

  • Informatica: l'80% del tempo di esecuzione è impiegato solo dal 20% delle istruzioni di un programma; l'80% delle operazioni degli utenti sono dovute al 20% delle funzioni a disposizione di un applicativo; l'80% degli errori di codifica è riconducibile al 20% dei moduli; l'80% dei visitatori di un sito vede solo il 20% delle pagine.

  • Controllo di gestione: l'80% dei costi è determinato dal 20% delle attività svolte; l'80% del valore del magazzino è determinato dal 20% degli articoli totali.

Esempio: Indagine sui clienti di un centro medico
Un elenco preliminare di 23 probabili cause di insoddisfazione è stato messo in forma di questionario e i pazienti sono stati intervistati



L'universo è sbilanciato
L'imprenditore e consulente Richard Koch, nell'introduzione al suo libro "The 80/20 Principle- The secret of achieving more with less" (scaricabile gratuitamente in fondo a questa pagina),  scrive:

Qual è il principio 80/20? Il Principio 80/20 ci dice che nella cultura di qualsiasi popolazione è probabile che alcune cose siano molto più importanti di altre. Un buon punto di riferimento o ipotesi è che l'80% dei risultati o degli output derivi dal 20% delle cause e talvolta da una proporzione molto più piccola di forze potenti. La lingua di tutti i giorni è una buona illustrazione. Sir Isaac Pitman, che ha inventato la stenografia, ha scoperto che solo 700 parole comuni costituiscono i due terzi della nostra conversazione. Compresi i derivati ​​di queste parole, Pitman ha scoperto che queste parole rappresentano l'80 per cento del linguaggio comune. In questo caso, meno dell'1% delle parole (il NewOxford Shorter Oxford English Dictionary elenca oltre mezzo milione di parole) viene utilizzato l'80% delle volte. Potremmo chiamarlo un principio 80/1. Allo stesso modo, oltre il 99 per cento dei discorsi utilizza meno del 20 per cento delle parole: potremmo chiamarla una relazione 99/20. I film illustrano il Principio 80/20. Uno studio recente mostra che l'1,3 per cento dei film guadagna l'80 per cento degli incassi al botteghino, producendo praticamente una regola 80/1 (vedi pagine 17–18). Il principio 80/20 non è una formula magica. A volte la relazione tra risultati e cause è più vicina a 70/30 che a 80/20 o 80/1. Ma è molto raro che il 50 per cento delle cause porti al 50 per cento dei risultati. L'universo è prevedibilmente sbilanciato. Poche cose contano davvero. Persone e organizzazioni veramente efficaci si aggrappano alle poche forze potenti al lavoro nei loro mondi e le trasformano a loro vantaggio.
La regola 80/20 può essere spiegata dalla Teoria del Caos?
Per spiegare il funzionamento della regola 80/20 l'imprenditore e consulente Richard Koch si affida alla Teoria del caos e scrive nel suo libro "The 80/20 principle" (pagina 24-26):

La teoria della probabilità ci dice che è praticamente impossibile per tutte le applicazioni del Principio 80/20 che avvengano casualmente, come uno scherzo del caso. Possiamo solo spiegare il principio postulando un significato più profondo o causa che si nasconde dietro di esso. Pareto stesso si è cimentato con questo problema, cercando di applicare una coerente metodologia per lo studio della società. Ha cercato "teorie che raffigurano"
fatti di esperienza e osservazione per schemi regolari, leggi sociali o ‘uniformità’ che spiegano il comportamento degli individui e della società.
La sociologia paretiana non è riuscita a trovare una chiave persuasiva. Morì molto prima dell'emergere della teoria del caos, che ha grandi parallelismi con il principio 80/20 e aiuta a spiegarlo, una semplificazione eccessiva della realtà. L'equilibrio è illusorio o fugace. L'universo è traballante. Eppure  la teoria del caos, nonostante il suo nome, non dice che tutto è in disordine, senza speranza e incomprensibile. Piuttosto, c'è una logica di auto-organizzazione in agguato dietro al disordine, una prevedibile non linearità, qualcosa che l'economista Paul Krugman ha definito "spettrale", "inquietante" e "terrificante".  La logica è più difficile da descrivere che da rilevare, e non è totalmente dissimile dalla ricorrenza di un tema in un brano musicale. Certo i modelli caratteristici si ripetono, ma con varietà infinita e imprevedibile. Che cosa hanno a che fare la teoria del caos e i relativi concetti scientifici con il Principio 80/20? Sebbene nessun altro sembri aver effettuato il collegamento, Io penso che la risposta sia: molto. Il filo conduttore tra la teoria del caos e il Principio 80/20 è la questione dell'equilibrio o, più precisamente, squilibrio. Sia la teoria del caos che il Principio 80/20 asseriscono (con ampio supporto empirico) che l'universo è squilibrato. Entrambi dicono che il mondo non è lineare; causa ed  effetti sono raramente legati allo stesso modo. Entrambi danno grande importanza anche all'autoorganizzazione: alcune forze sono sempre più potenti di altre e ci proveranno ad accaparrarsi più della loro giusta quota di risorse. La teoria del caos aiuta a spiegare perché e come avviene questo squilibrio tracciandone un certo numero di sviluppi nel tempo. Il Principio 80/20, come la teoria del caos, si basa sull'idea di non linearità. Gran parte di ciò che accade non è importante e può essere ignorato. Eppure ci sono sempre alcune forze che hanno un'influenza ben oltre la loro entità (numero). Queste sono le forze che devono essere identificate e guardate. Se sono forze per il bene, dovremmo moltiplicarle. Se sono forze che non ci piacciono, dobbiamo pensare molto attentamente a come neutralizzarle. Il Principio 80/20 fornisce un test empirico molto potente di non linearità in qualsiasi sistema: possiamo chiederci, il 20 per cento delle cause porta all'80 per cento dei risultati? È l'80 per cento di qualsiasi fenomeno associato solo il 20 per cento di un fenomeno correlato? Questo è un metodo utile per svuotare la non linearità, ma è ancora più utile perché ci indirizza a identificare le forze insolitamente potenti all'opera.!
Il caos è la scienza delle sorprese, del non lineare e dell'imprevedibile. Ci insegna ad aspettarci l'inaspettato
frattale
Cos'è il Caos
Fondazione Frattale riporta: Il caos è la scienza delle sorprese, del non lineare e dell'imprevedibile. Ci insegna ad aspettarci l'inaspettato. Mentre la maggior parte della scienza tradizionale si occupa di fenomeni presumibilmente prevedibili come la gravità, l'elettricità o le reazioni chimiche, la teoria del caos si occupa di cose non lineari che sono effettivamente impossibili da prevedere o controllare, come la turbolenza, il tempo, il mercato azionario, gli stati del nostro cervello e così via.
Questi fenomeni sono spesso descritti dalla matematica frattale, che coglie l'infinita complessità della natura. Molti oggetti naturali mostrano proprietà frattali, inclusi paesaggi, nuvole, alberi, organi, fiumi ecc., e molti dei sistemi in cui viviamo mostrano un comportamento complesso e caotico. Riconoscere la natura caotica e frattale del nostro mondo può darci una nuova visione, potere e saggezza. Ad esempio, comprendendo il complesso, la dinamica caotica dell'atmosfera, un pilota di mongolfiera può "guidare" un pallone in una posizione desiderata. Comprendendo che i nostri ecosistemi, i nostri sistemi sociali e i nostri sistemi economici sono interconnessi, possiamo sperare di evitare azioni che potrebbero finire per essere dannose per il nostro benessere a lungo termine.
Il principio 80/20 non è una formula magica. A volte la relazione tra risultati e cause è più vicina a 70/30 che a 80/20 o 80/1. Ma è molto raro che il 50 per cento delle cause porti al 50 per cento dei risultati. L'universo è prevedibilmente sbilanciato. Poche cose contano davvero. Persone e organizzazioni veramente efficaci si aggrappano alle poche forze potenti al lavoro nei loro mondi e le trasformano a loro vantaggio
Il principio di Pareto è anche chiamato la legge dei " pochi vitali e molti banali ".
Pareto Analysis è uno dei 7 strumenti di base del processo di qualità e viene applicato in molti settori dai manager per migliorare il business e la qualità. Quando viene applicato all'industria del software, il Principio di Pareto può essere citato come "l'80% dei difetti è contribuito dal 20% del codice". 80/20 sono solo una cifra, può variare come 70/30 o 95/5. Inoltre, non è necessario aggiungere fino al 100%, ad esempio, il 20% dei prodotti in un'azienda può rappresentare il 120% di profitti.
In sostanza, il Principio di Pareto afferma che le fonti di un problema possono essere suddivise in due categorie:

  • I pochi vitali: un piccolo numero di cause che spiegano la maggior parte del problema.

  • I molti utili: il gran numero di cause rimanenti che individualmente e collettivamente rappresentano una parte relativamente piccola dell'intero problema.

L'imbarazzo sorge quando non c'è un chiaro punto di interruzione tra i pochi vitali e i molti banali (utili).
Resi e rimborsi di una produzione
Un grafico di Pareto è un ibrido di un istogramma e un grafico a linee che indica l'importanza relativa dei fattori o degli elementi in un determinato set di dati insieme alle loro percentuali cumulative. La carta deve il suo nome al principio di Pareto, noto anche come legge dei pochi vitali, che afferma che circa il 20% delle cause contribuisce all'80% degli effetti. Lo scopo del grafico è discernere i fattori critici in un set di dati, differenziandoli da quelli insignificanti.
Un esempio per aumentare il traffico di un Blog
Un esempio applicativo tratto da "Investopedia":

    Se si possiede un Blog e si hanno problemi di scarso traffico, occorre chiedersi:

      1. Quali fonti costituiscono il 20% più ricco del traffico verso il mio blog?
      2. Chi sono i primi 20% del mio pubblico che desidero raggiungere?
      3. Quali sono le caratteristiche di questo pubblico come gruppo?
      4. Posso permettermi di investire più soldi e sforzi per soddisfare i miei primi 20 lettori?
      5. In termini di contenuto, quali post del blog costituiscono il 20% dei miei argomenti con le migliori prestazioni?
      6. Posso migliorare questi argomenti e ottenere ancora più trazione dai miei contenuti rispetto a quanto sto ottenendo ora?
      Occorre quindi analizzare queste domande e modificare il blog di conseguenza:

      1. Adattare il design e la personalità del blog per allinearli a quelli del suo pubblico di destinazione del 20% più alto, una strategia comune nel micromarketing

      2. Riscrivere alcuni contenuti per soddisfare in modo più completo le esigenze del lettore di destinazione

    Applicando la regola 80-20 al progetto del blog, l'utente ha capito meglio il suo pubblico e ha preso di mira il suo 20% di lettori più importanti in modo più mirato. Ha rielaborato la struttura e il contenuto del blog in base a ciò che ha appreso e il traffico sul suo sito è aumentato di oltre il 220%.
    Ecco alcuni esempi applicativi tratti da "Software Testing Help":

    • Il 20% dei dipendenti svolge l'80% del lavoro.
    • Il 20% dei conducenti causa l'80% degli incidenti.
    • Il 20% del tempo trascorso in una giornata porta all'80% del lavoro.
    • Il 20% dei vestiti nell'armadio viene indossato l'80% delle volte.
    • Il 20% dei prodotti in magazzino occupa l'80% dello spazio.
    • Il 20% dei dipendenti è responsabile dell'80% dei congedi per malattia.
    • Il 20% degli articoli per la casa consuma l'80% dell'elettricità.
    • Il 20% del libro che stai leggendo avrà l'80% del contenuto che stai cercando.
    • Il 20% di tutte le persone nel mondo riceve l'80% di tutte le entrate.
    • Il 20% degli strumenti nella casella degli strumenti viene utilizzato per l'80% delle attività.
    • L'80% dei reati viene commesso dal 20% dei criminali.
    • L'80% delle entrate proviene dal 20% dei prodotti aziendali.
    • L'80% dei reclami proviene dal 20% dei clienti.
    • L'80% dei piatti cucinati in casa utilizza il 20% del totale degli utensili.
    • L'80% del rimborso del prestito in sospeso proviene dal 20% di inadempienti.
    • L'80% dei clienti utilizza solo il 20% delle funzionalità di app/website/smartphone del software.
    • L'80% del contributo proviene dal 20% dei potenziali contributi disponibili.
    • L'80% della vendita del ristorante proviene dal 20% del suo menu.

    E tali esempi sono infiniti. Se osservi la natura e le cose che accadono intorno, puoi citare molti esempi come questo. Viene applicato in quasi tutti i campi, che si tratti di affari, vendite, marketing, controllo qualità, sport, ecc. Una procedura per svolgere un'analisi paretiana e creare i relativi grafici è riportata nel sito: "Software Testing Help"
    Quando il principio di Pareto non funziona?
    Nella New Economy, ad esempio nel processo di vendita di Amazon
    La coda lunga. Quando il principio di Pareto non funziona? Nei mercati di nicchia!
    Il principio di Pareto in certe situazioni non è più applicabile e non funziona, come ha fatto notare l'economista e giornalista Chris Anderson nel 2004 introducendo il concetto di "coda lunga (Long tail) (vedi bibliografia 2004):

    Nel 1988 l'alpinista britannico di nome Joe Simpson ha scritto un libro intitolato Touching the Void, uno straziante racconto della quasi morte nelle Ande peruviane. Ha ottenuto buone recensioni ma, solo un modesto successo, è stato presto dimenticato. Poi, un decennio dopo, accadde una cosa strana. Jon Krakauer ha scritto Into Thin Air, un altro libro su una tragedia dell'arrampicata in montagna, che è diventato un successo editoriale. Improvvisamente Touching the Void ha ricominciato a vendere. I librai hanno iniziato a promuoverlo accanto ai loro display  Into Thin Air e le vendite sono aumentate ulteriormente. Cos'era successo? In breve, i consigli di Amazon.com., software del libraio online ha rilevato i modelli di comportamento di acquisto e ha suggerito che i lettori a cui piaceva Into Thin Air avrebbero apprezzato anche Touching the Void. [...] Questa non è solo una virtù delle librerie online; è un esempio di un modello economico completamente nuovo per le industrie dei media e dell'intrattenimento, che sta appena iniziando a mostrare il suo potere.
    The long tail
    Ricerche online: vediamo dal grafico come con l'aumentare della complessità di una frase chiave (quindi con le Long Tail Keyword) si abbassa il numero di ricerche degli utenti (quindi diminuisce il traffico potenziale), ma allo stesso tempo diminuisce la concorrenza di altri siti Web, e aumenta il tasso di conversione (essendo una ricerca più specifica l'utente sarà più propenso all'“azione”).
    L'economista e giornalista Chris Anderson scriveva nel 2004: "Un'analisi dei dati e delle tendenze di vendita di questi servizi [intrattenimento digitale] e di altri simili mostra che l'economia emergente dell'intrattenimento digitale sarà radicalmente diversa dal mercato di massa di oggi. Se l'industria dell'intrattenimento del 20° secolo riguardava i successi, il 21° riguarderà ugualmente gli errori".
    Come applicare il principio di Pareto alla propria vita
    Come applicare il principio di Pareto alla tua vita?
    Il sito DCF pubblica: "Ottimizzare le proprie attività con il Principio di Pareto":

    L’80/20 non è un formula magica, è un comportamento statisticamente vero, empiricamente dimostrato in tante situazioni. Tu non devi fare altro che sfruttare tutto ciò per risolvere i tuoi problemi:

    • Non puoi risolvere tutto e subito.

    • Ti accontenterai di intervenire sull’80% del problema (è una buona percentuale, no?)

    • Individua tutte le cause.

    • Tra queste 2 su 10 sono quelle che pesano maggiormente sul risultato.

    • Sforzati di capire quali sono ed intervieni su quelle.

    • Avrai così risolto gran parte del problema ottimizzando al meglio i tuoi sforzi!
    I consigli di Richard Koch per applicare il principio di Pareto alla propria vita
    I miglioramenti marginali che occorre trascurare
    Non sprecare il tuo tempo cercando di fare miglioramenti marginali alla tua produttività nel tempo a tua disposizione. In alternativa, prendete in considerazione di raddoppiare il vostro tempo speso per il 20% superiore delle attività. Koch ritiene che quest'unico atto ci permetterebbe di ottenere un output 60% maggiore in una sola settimana di due giorni.
    Le relazioni giuste che occorre cercare o rafforzare
    Da soli non si può avere successo. La società dà molta importanza all'avere diversi alleati e relazioni. Tuttavia, non servono molte relazioni per avere successo. Invece, occorre assicurarsi di avere le relazioni giuste. Le relazioni giuste dipenderanno dal momento della vostra vita e dal vostro ambiente attuale. Il 20% delle vostre relazioni costituirà l'80% dell'impatto positivo sui vostri interessi. Pertanto, non tutte le vostre relazioni hanno la stessa importanza. Occorre focalizzarsi nel coltivare le alleanze che abbiamo identificato come le più importanti.
    Come negoziare con la regola 80/20
    20% o meno dei punti in questione comprenderanno più di 80% del valore del territorio conteso. Nonostante ciò, le persone tendono a puntare a conquistare il maggior numero possibile di punti in una trattativa. Questo approccio significa che si concentrano anche su punti non importanti e non sono disposti a concederli durante le fasi finali della negoziazione. Pertanto, dovreste concedere i punti non importanti della negoziazione durante le fasi finali. Fallo solo in cambio di una quantità accettabile di punti essenziali. Le ultime fasi della negoziazione sono le più importanti. Di nuovo, Koch sottolinea che l'80% delle concessioni avverrà nell'ultimo 20% del tempo disponibile. Di conseguenza, fate le vostre richieste più importanti verso la fine piuttosto che all'inizio di una trattativa.
    Le attività di basso livello che occorre rifiutarsi di fare
    Koch evidenzia che ci sono attività di basso livello che spesso riempiono il vostro tempo e vi impediscono di impegnarvi in attività di alto livello. In particolare, evidenzia dieci specifiche attività di basso livello con cui le persone spesso lottano:

    1. Cose che gli altri vogliono che tu faccia.
    2. Cose che si sono sempre fatte in questo modo.
    3. Cose che non sei particolarmente bravo a fare.
    4. Cose che non ti piace fare.
    5. Cose che sono sempre interrotte.
    6. Cose a cui poche altre persone sono interessate.
    7. Cose che hanno già richiesto il doppio del tempo previsto.
    8. Cose in cui i tuoi collaboratori sono inaffidabili o di bassa qualità.
    9. Cose che hanno un ciclo prevedibile.
    10. Rispondere al telefono.
    Gli investimenti finanziari che occorre fare
    In genere, 80% dell'aumento di ricchezza di una persona è associato a meno del 20% dei suoi investimenti. Questa regola si applica ai portafogli a lungo termine. Pertanto, è necessario assicurarsi che il 20% che si sta scegliendo sia ben studiato.
    Less is more: il metodo di Steve Jobs
    Essere più produttivi non significa fare di più. Si tratta di fare di meno concentrandosi sui compiti che hanno la maggiore leva e facendoli bene. Rimuovi tutto il resto. Ecco cosa fare subito:

    1. Inizia con l'obiettivo finale: cosa stai cercando di ottenere? Scrivilo. Sii specifico utilizzando metriche e una sequenza temporale per raggiungerli. Ad esempio: Acquisire 3 nuovi clienti in questo trimestre

    2. Scomponilo: dividi l'obiettivo in azioni specifiche che devi intraprendere per raggiungerlo. Pensa in termini di sistemi: azioni che puoi fare ripetutamente. Ad esempio: effettuare 100 telefonate a nuovi contatti

    3. Ordina le attività:  elenca tutte le tue attività e classificale in base a due criteri: sforzo e impatto. Per lo sforzo: 1 è facile, 10 è difficile da fare. Per l'impatto: 1 è un impatto minimo, 10 è un'attività ad alta leva

    4. Priorità: dividere i potenziali risultati per la quantità di impegno per ottenere una classifica "prioritaria". Esegui prima l'elemento con il numero di priorità risultante più basso. Questo è il tuo compito più importante . Pianificalo sul tuo calendario, bloccando il tempo per eseguire Deep Work che sposta l'ago sui tuoi obiettivi

    5. Ripulisci e ripeti: fino a raggiungere il tuo obiettivo

    Sembra troppo semplice per essere vero. Ma mentre la maggioranza delle persone può affermare a parole ciò che vuole, molti (LA MAGGIOR PARTE) non si impegneranno nel lavoro necessario per raggiungerlo.
    Conclusioni (provvisorie): Per applicare concretamente il Principio di Pareto una delle caratteristiche più importanti è la "determinazione" (che, ad esempio, è stata una delle chiavi del successo di Steve Jobs)
    Se conduciamo le nostre attività quotidiane (lavorative, familiari, ecc.) con affanno e abbiamo sempre la sensazione di essere in ritardo su ciò che avevamo programmato di fare, probabilmente non stiamo applicando alla nostra vita il principio di Pareto e la regola 80/20. Magari ne abbiamo sentito parlare ma non abbiamo capito la sua validità e l'importanza che potrebbe avere nel razionalizzare la nostra vita. Se l'abbiamo trascurata ne paghiamo le conseguenze, e lamentarsi non serve a nulla. Il principio di Pareto è un principio di natura statistico-empirica che si riscontra in molti sistemi complessi dotati di una struttura di causa-effetto. Il principio afferma che circa il 20% delle cause provoca l'80% degli effetti. Questi valori vanno da intendersi come qualitativi e approssimativi. Il principio di Pareto ha trovato applicazione nei sistemi complessi e nei grandi numeri ma si può applicare anche al singolo individuo e alla risoluzione di molti dei suoi problemi. Ecco un test che ci permetterà di capire se lo applichiamo alla nostra vita:

    • Se delegate le attività che sapete essere poco importanti, state applicando questo principio.

    • Se fate ciò che più vi piace e dedicate solo una parte della giornata a questo, è probabile che stiate applicando la regola 80/20.

    • Se lavorate o vivete con i proventi di ciò che vi piace e se fate le vostre attività insieme a chi volete veramente, state applicando la regola 80/20.

    • Se fate attività che richiedono un grande sforzo, e non gli dedicate tutto il tempo del vostro giorno, ma il giusto e necessario, probabilmente state applicando la regola 80/20.

    E' difficile applicare la regola 80/20 perché ogni situazione è diversa e se non si ha un sistema efficace per identificare quali input sono indispensabili e quali sono solo utili si fallirà. Questa è una capacità che viene con l’esperienza. Spesso cadiamo nella trappola di provare a fare tutto. Ma nel lavoro, come nella vita, meno è di più (Less is more). La regola 80/20 (conosciuta anche come "Principio di Pareto") è un ottimo modello mentale per aiutarti a concentrarti. Investopedia scrive: "Sebbene ci siano poche analisi scientifiche che dimostrino o smentiscano la validità della regola 80/20, ci sono molte prove aneddotiche che supportano la regola come essenzialmente valida, se non numericamente accurata". I risultati delle prestazioni dei venditori in un'ampia gamma di aziende hanno dimostrato il successo incorporando la regola 80/20. Ma uno dei motivi principali che riducono la sua applicazione è la "mancanza di determinazione" infatti tutti noi assistiamo alle sterili affermazioni di persone che affermano verbalmente molti propositi ma la maggior parte di esse, nella vita, non si impegnerà concretamente nel lavoro necessario per raggiungerlo. Questa pagina riporta i suggerimenti di alcuni esperti per favorire l'applicazione del principio di Pareto alla vostra vita.
    per scaricare le conclusioni (in pdf):
    La razionalità richiede impegno personale!
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    Libri consigliati
    a chi vuole applicare il principio di Pareto
    Versione gratuita (in inglese)
    Spesa annua pro capite in Italia per gioco d'azzardo 1.583 euro, per l'acquisto di libri 58,8 euro (fonte: l'Espresso 5/2/17)

    Pagina aggiornata il 15 maggio 2023

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    Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 2.5 Generico
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