Febbraio 2023
NEWSLETTER
Newsletter 29
pensierocritico.eu
Focus della newsletter 29
Il focus di questa newsletter sono i "processi cerebrali essenziali", infatti sappiamo che non tutti i processi hanno avuto la stessa importanza nel "creare" la mente dell'essere umano moderno. Vengono sintetizzate le conclusioni di diversi studi sull'origine della mente umana e delle idee che indirizzano i comportamenti umani. Quei comportamenti umani che miravano alla sopravvivenza e, tra questi, vi sono quelli che hanno portato, in una minoranza di individui, allo sviluppo di un pensiero critico. Questa analisi prescinde dai primordiali processi che, nei primi ominidi, hanno creato il tronco encefalico, la capacità di attenzione (RAS) e la psicologia con processi quali la "agentività" degli psicologi Albert Bandura e Michael Tomasello. Si tratta di una selezione da me operata sulle idee di molti filosofi, tra i quali (Charles Sanders Peirce, Edgar Morin, Carlo Sini, Hans Georg Gadamer, Karl Popper), neuroscienziati (Gregory Bateson, Joseph LeDoux, Christof Koch, Michael Gazzaniga, Arnaldo Benini), sociologi (Erving Goffman, Donald Campbell), psicologi (Daniel Kahneman, Paolo Legrenzi, Leon Festinger, Mauro Maldonato, ), ecc. Questa è una selezione della quale sono personalmente responsabile e sarò grato a chi vorrà segnalarmi errori o confutare le idee esposte con argomenti documentabili. D'altronde stiamo entrando in un'epoca nella quale l'Intelligenza artificiale generale (AGI) sembra voler sfidare le capacità di pensiero umane e occorre chiedersi se avrà le proprietà per farlo o se si tratta solo di un'illusione, se AGI riuscirà a maturare la creatività di cui la mente umana è oggi la sola detentrice o se essa rimarrà un oracolo da interpretare...
I temi trattati in questo numero sono:
- Processi cerebrali essenziali: Quali sono i processi cerebrali più importanti che caratterizzano l'operare dell'essere umano? Inizio descrivendo l'ipotesi fatta dal neuroscienziato Michael Gazzaniga il quale, nei suoi esperimenti scientifici, fatti negli anni '60 su pazienti affetti da epilessie clinicamente intrattabili, resecò il corpus callosum che, nel cervello umano unisce con un fascio di fibre emisfero destro ed emisfero sinistro. A seguito della resecazione, Michael Gazzaniga condusse degli esperimenti nei quali notò che, benchè i due emisferi fossero stati separati, il paziente continuava ad avere una coscienza unica di se stesso ma una diversa percezione della realtà. L'emisfero sinistro, nel quale sono allocate le funzioni cognitive, continuava a svolgere tutte le proprie normali funzioni, mentre l'emisfero destro vedeva gli eventi che gli apparivano davanti ma non riusciva capirli nè a fare nessuna congettura su di essi. In altre parole era solo l'emisfero sinistro che dava un senso al mondo e poteva anche descriverlo con il linguaggio. Gazzaniga sostenne (e anche oggi lo fa) che il cervello umano è un "black box" costituito da molti moduli indipendenti, ma esiste un modulo (composto dall'amigdala, dai gangli della base e altri organi) che ha una funzione particolare, cioè: cerca spiegazioni sul perché si verificano gli eventi, e per far questo crea delle storie. Michael Gazzaniga descrive, nel suo libro "L'interprete" (p.32), in che modo è arrivato a immaginare l'esistenza del modulo Interprete nel nostro sistema nervoso, durante i suoi esperimenti con pazienti ai quali era stato resecato il corpo calloso che unisce i due emisferi, utilizzando un "test concettuale simultaneo" (descritto nel seguito). Scrive Gazzaniga: "La capacità di interpretazione continua dell'emisfero sinistro può significare che è sempre alla ricerca di ordine e ragione, anche dove non ce ne sono". Infatti, in pazienti che hanno avuto particolari lesioni cerebrali, Gazzaniga racconta di aver assistito all'azione dell'Interprete nel cercare a tutti i costi di spiegare la situazione (vedi: The Interpreter Within: The Glue of Conscious Experience - 1999). Questi casi fanno riflettere perchè dimostrano che la nostra (dell'Interprete) "capacità interpretativa" viene influenzata dalla qualità dei dati che riceviamo e, in un'epoca come la nostra, densa di sovraccarico informativo e fakenews, diventa importante far funzionare il pensiero critico... L'Interprete "lega" insieme, interallacciandoli: framing, reframing, semiosi e capacità inferenziale fino a dare all'essere umano la chiave di lettura degli eventi. Infatti Michael Gazzaniga scrive: "Il meccanismo dell'interpretazione sembra profondamente legato alla capacità di creare inferenze e di comprendere, al di là del momento contingente, cosa stia succedendo o perchè sia successo. L'emisfero destro, che non lavora da "interprete", semplicemente non può influenzare il comportamento del suo possessore o quello di eventuali terzi, perchè non sa dare una chiave di lettura alle azioni"