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Coloro cui sfugge completamente l'idea che è possibile aver torto non possono imparare nulla, tranne la tecnica. (Gregory Bateson)
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Processo valutazione di un libro/ebook - Fase4: Analisi argomenti
APPLICAZIONI
Scopo: analizza criticamente la bontà dell'argomentazione


Vengono analizzati criticamente gli argomenti selezionati per valutarne la bontà che, come descritto nella pagina buoni o cattivi argomenti
, consiste nel valutare verità, validità ed efficacia. In particolare ogni argomentazione pretende che:

  • le sue premesse siano vere

  • dalla verità delle sue premesse si possa ricavare la verità della conclusione


Gli argomenti da analizzare sono due e, per ognuni di essi, vengono identificate le premesse e le conclusioni.

Un argomento è un insieme di enunciati (premesse) dai quali si inferisce un certo enunciato (conclusione).  Premesse e conclusioni vengono spesso (ma non sempre) caratterizzate da indicatori inferenziali
, alcuni dei quali sono:

  • indicatori di premesse: poichè, perchè, dato che, siccome, infatti, considerato che, ecc

  • indicatori di conclusioni: quindi, pertanto, di conseguenza, questo significa che, ecc


Elementi utili per valutare la correttezza delle considerazioni che seguono possono essere trovati, ad esempio, nel cap.21 del libro di Franca D'Agostini "Verità avvelenata".


Classificazione degli argomenti
Argomento 1 (Esempio)

l'ossessiva concentrazione su parole vecchie e la loro ripetizione cambiano  il valore delle parole e trasformano i pensieri e i sentimenti, in precedenza individuali, in accettazione passiva degli atti pubblici.

Questo è un argomento complesso parafrasabile nella seguente forma:




(1) premessa: la concentrazione su parole vecchie (con nuovi significati) cambia il valore delle parole stesse
(2) premessa: la ripetizione mediatica delle parole vecchie "memorizza" i nuovi significati nella mente delle persone
(3) conclusione intermedia
: (se cambia il valore delle parole) cambiano i pensieri e i sentimenti
(4) premessa: i pensieri e i sentimenti che prima erano individuali diventano collettivi
(5) conclusione
: (se i sentimenti diventano collettivi) si accettano passivamente atti pubblici (decisioni sociali imposte dall'alto)


                       

  • Verità:  l'enunciato "l'ossessiva concentrazione su parole vecchie e la loro ripetizione cambiano il valore delle parole" è piuttosto generico e, dunque, debole se preso letteralmente.  Per stabilire la verità dell'enunciato dobbiamo fare ricorso ai testi citati da Zagrebelski a suo supporto, e cioè il testo di Martin Heidegger "In cammino verso il linguaggio", quello di Gian Luigi Beccaria "Tra le pieghe delle parole" ma, soprattutto il testo di Victor Klemperer "LTI La lingua del Terzo Reich" nel quale, con dovizia di particolari, è documentato il processo di impoverimento della lingua tedesca durante il nazismo. Le parole nuove inventate dal nazismo furono poche, venne invece modificato il significato delle parole esistenti. La lettura del libro di Klemperer è la dimostrazione drammatica della verità di questo enunciato, ecco un solo brano, tra i tanti, sul metodo di questo impoverimento (p.32) "Se per un tempo sufficientemente lungo al posto di eroico e virtuoso si dice "fanatico", alla fine si crederà veramente che un fanatico sia un eroe pieno di virtù e che non possa esserci eroe senza fanatismo. I termini fanatico e fanatismo non sono un'invenzione del Terzo Reich, che ne ha solo modificato il valore e li ha usati in un solo giorno con più frequenza di quanto non abbiano fatto altre epoche nel corso degli anni". Un altro esempio, tratto invece dal libro di Beccaria (pp.138-139) è il seguente: "l'italiano 'donna', che dal significato antico di 'signora' (latino domina) ha finito con l'indicare la 'collaboratrice domestica', la donna di servizio. 'Sono senza donna' significa oggi piuttosto 'mi manca la colf', non già che 'mi manca la fidanzata'". I molti esempi dei testi citati permettono di attribuire verità all'argomento in esame.

  • Validità: questo argomento presenta un'inferenza induttiva, infatti parte da un caso specifico 'antecedente' (quando esiste una concentrazione su parole vecchie e la loro ripetizione), lo connette a un altro fatto 'conseguente' (cambiano i pensieri e i sentimenti)  per arrivare a una regola generale probabile 'relazione di implicazione' (si trasformano i pensieri e i sentimenti in accettazione passiva degli atti pubblici). Quest'inferenza è valida ma debole: avrebbe bisogno di ulteriori premesse che rafforzino il passaggio dalle premesse alla conclusione. La validità induttiva ha a che fare con il concetto di probabilità la quale si esprime per gradi. Se dall'analisi è emersa la verità delle  premesse dell'argomento, allora si potrà dire che la verità della conclusione è più probabile della sua falsità. Per approfondire questo tipo di valutazioni consigliamo di consultare L'argomentazione di A.Iacona (pp.43-49).

  • Efficacia: l'efficacia di un argomento è completamente indipendente dalla sua verità e validità, infatti essa dipende dalle credenze delle persone a cui è rivolto, cioè dalla propensione a credere che esso sia un buon argomento. Ad esempio ancora oggi vi sono molte persone che non credono alla teoria evoluzionistica ma preferiscono credere a quella creazionista benchè quest'ultima non disponga di prove scientifiche che la sostengano; di conseguenza qualunque argomento su questo tema sarà efficace solo se confermerà l'opinione già esistente negli appartenenti ai due gruppi. L'efficacia dell'argomento del libro analizzato sarà alta per le persone che avvertono disagio per le chiacchiere inconcludenti dei dibattiti televisivi o per la vuotezza degli slogan politici e che hanno in generale un atteggiamento critico nei confronti dell'informazione. L'efficacia sarà probabilmente bassa per quelle persone che non si stancano delle notizie, non importa di che qualità e attendibilità, che il sistema mediatico produce.

Argomento 2 (Esempio)

una società che non crea parole nuove, ma ricicla quelle vecchie con nuovi significati, è il segno di una degenerazione della vita pubblica.

L'argomento 2 è introduttivo al precedente, infatti sembra porre le basi per ciò che verrà esplicitato nell'argomento 1.
Questo è un argomento semplice parafrasabile nella seguente forma:

(1) premessa: (in Italia c'è) il segno di una degenerazione della vita pubblica (dovuta al lessico berlusconiano)
(2) premessa: la società (italiana) non crea parole nuove
(3) conclusione
:  la società (italiana) ricicla parole vecchie con nuovi significati

  • Verità: la pretesa di verità di questo argomento è che vi sia una degenerazione della vita pubblica nella società (italiana in questo caso) e una assenza di parole nuove. Per valutare questa pretesa abbiamo analizzato il lessico di Berlusconi e i suoi effetti sulla vita pubblica. L'esito, a nostro parere, è stato positivo, vale a dire che questo argomento può dirsi vero dato che, nel dibattito pubblico degli ultimi anni, sono state usate reiteratamente parole comuni (Zagrebelsky ne propone undici) con gravi effetti sulla perdita di senso civico, rispetto delle regole condivise e delle Istituzioni. L'analisi dettagliata si trova nel box grigio a fianco.

  • Validità: questo secondo argomento presenta un'inferenza abduttiva, infatti parte dall'osservazione di un fatto sociale 'conseguente' (la degenerazione della vita pubblica dovuta al lessico berlusconiano) per connetterlo a una regola ipotetica 'relazione di implicazione' ( la società non crea parole nuove) ed arriva a una conclusione ipotetica 'antecedente' (la società ricicla parole vecchie con nuovi significati). Quest'argomento presenta quindi un'inferenza valida.

  • Efficacia: sarà alta per coloro che non apprezzano stile, principi e comportamenti di Berlusconi; sarà bassa per coloro che non vogliono attribuire valore alla coerenza tra parole e comportamenti.

Analisi del lessico berlusconiano alla luce della Teoria degli Atti Linguistici

Una mappa concettuale del libro di G.Zagrebelsky "Sulla lingua del tempo presente", viene utilizzata come esempio di analisi della bontà argomentativa ed è visualizzabile qui.

Conclusione dell'intera argomentazione (Esempio)

La conclusione dell'argomento 2 appare essere la premessa dell'argomento 1.
L'intera argomentazione può quindi essere così rappresentata:

  • ARGOMENTO 2 (premessa): una società che non crea parole nuove, ma ricicla quelle vecchie con nuovi significati, è il segno di una degenerazione della vita pubblica.

  • ARGOMENTO 1 (premessa): (la degenerazione della vita pubblica si esprime con) l'ossessiva concentrazione su parole vecchie e la loro ripetizione che cambiano il valore delle parole e trasformano i pensieri e i sentimenti, in precedenza individuali, in accettazione passiva degli atti pubblici.

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  • CONCLUSIONE: (l'accettazione passiva degli atti pubblici dovuta all'impoverimento de) Il linguaggio, quando viene accettato acriticamente esercita una dittatura simbolica sulla società, spingendola verso il conformismo e l'omologazione.

Pagina aggiornata il 22 luglio 2022

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Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 2.5 Generico
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